RECENSIONI DISCHI

GAVIN FRIDAY - catholic

rubyworks 2011

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Erano sedici anni che Gavin Friday non pubblicava un album. Davvero, se non contiamo le collaborazioni e le colonne sonore, il nostro non scriveva il suo nome su un album da più di tre lustri, ovvero da quando mp3, ipod, flac e roba simile erano lontani dal divenire pane quotidiano per gli amanti della musica. A ben vedere, probabilmente molti dei giovani amanti del postpunk crestati che alle serate si scatenano sulle note di Pagan Lovesong ancora andavano all'asilo. Pensa te la vita... Ecco, sarò onesto: sedici anni fa non gridai al micacolo. Ascoltai "Shag Tobacco", mugugnai tra me e me, lo rimisi nella copertina e tirai fuori Heresie. Già. Non sono mai stato un fan dei Virgin Prunes post-Guggi, ne ho mai amato i tre album solisti di Friday (per non parlare dei tentativi dei Prunes...). Quindi cosa mi potevo aspettare da questo album? Assolutamente nulla. E infatti non ne sono deluso. Anzi. Devo dire che ascoltato senza pretese, regala anche qualche sorpresa. No, scherzo. Non è vero: niente sorprese. Niente scossoni. Niente grida al miracolo. Solo un oretta scarsa di Friday mezzosecolare. Mieloso, melenso anche. E noioso. O meglio, gli ingredienti ci sono, ma o l'impasto è stato fatto male, o qualcosa non è andato bene nella lievitazione. O forse al posto del sale c'ha messo lo zucchero? Non lo so. So solo che, esattamente come sedici anni fa, ho ascoltato questi undici pezzi. Senza gridare al miracolo. Ho rimesso via il disco. E ho tirato fuori Heresie. Calcolando che Gavin ha 51 anni, il prossimo disco se mantiene questa media uscirà per il suo sessantasettesimo compleanno. Preparo già una copia di A New Form of Beauty per l'occasione.  Anzi no, scusate: Heresie. Sapete, le tradizioni vanno rispettate....

 

http://www.gavinfriday.com/

Max1334

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