RECENSIONI DISCHI

JOHNNY MARR - The Messenger

Warner Bros 2013

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E' indiscutibile che gli Smiths siano stati un gruppo importante. Possono piacere o meno, ma hanno influenzato una serie di band per lustri e lustri (Dai Placebo al Brit Pop in generale). Morrisey era un personaggio da amare od odiare, ed io personalmente non l'ho mai sopportato. Eppure molti pezzi degli Smiths mi piacevano assai, tranne quando entrava la sua

voce. Questione di gusti (mi successe la stessa coso anni dopo con gli Smashing Pumpkins). Mi aspettavo quindi da questo disco di Johnny Marr, chitarrista e compositore di buona parte del materiale degli Smiths, un mezzo capolavoro. MI dicevo, tolto Morrisey, resta solo l'eccellenza. Mi sbagliavo. Evidentemente Moz portava nella band non solo il suo indiscutibile carisma, ma anche una serie di tensioni ed equilibri che a livello compositivo sfociavano in classici eterni come Ask Me o Bigmouth Strikes Again. Picchi di classe pregna di urgenza che in questo album non sono nemmeno sfiorati. E' un disco di canzoni piacevoli, carine, ben curate, a volte leziose...  Nulla di male, ma nemmeno qualcosa che abbia il diritto di restare nel lettore per pił di qualche settimana. O giorno... E il problema in fondo non sono i pezzi in se. Manca l'atmosfera, il mood. Quel qualcosa in pił che un cantante diverso e carismatico probabilmente avrebbe portato all'interno del disco, trasformandolo da piacevole a veramente bello. Chi ha detto Morrisey?

Max1334

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