RECENSIONI EVENTI

BATS OVER MILAN FESTIVAL 3 2009

23-24 ottobre 2009, Musicdrome, Milano

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Bats Over Milan 3, Musicdrome, Milano, 23/24 Ottobre 2009

Luci ed ombre sul festival più atteso dai gotici milanesi? Un pò. I motivi sono stati vari, dai gruppi saltati agli orari non rispettati. Inutile fare discorsi, supposizioni o lanciare accuse gratuite. Non è nel nostro stile.  Abbiamo preferito lasciare la parola agli organizzatori di Mi-Decay, con un breve botta-risposta che si spera chiarisca gli eventi che sono accaduti il 23 ed il 24 ottobre scorsi. Prima però, ecco un resoconto della due giorni meneghina....

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Report Festival
Il Bats Over Milan compie tre anni, e festeggia sulla carta nel migliore dei modi. Due giorni nellla quale dovevano alternarsi sul palco otto gruppi, tra nomi storici e nuove promesse. Purtroppo una serie di fattori ha rovinato la kermesse, che all'ultimo momento sembrava quasi dover essere annullata. Ma andiamo con ordine. Il venerdì pomeriggio la situazione è molto tesa. Causa scioperi dei voli infatti, le band che avrebbero dovuto esibirsi si trovano i voli prenotati cancellati. Per fortuna l'organizzazione riesce a rimediare con dei voli subito successivi, ma la cosa porterà qualche ritardo nei soundcheck e i set leggermente tagliati per tutti. Entriamo al locale e dopo qualche chiacchiera con qualche amico, salgono sul palco i Names. Nonostante abbiano passato gli "anta" da parecchio, riescono a coinvolgere i presenti con quaranta minuti di wave d'annata pulita e senza fronzoli. Non sono mancate le hit (Calcutta), se così si possono chiamare, dato che non sono mai stati una vera e propria band riempipista, anzi. Reggendosi più sul culto degli affezionati, questi quattro ragazzi che nei primi anni '80 incisero anche per la  Factory hanno proposto il lor set in maniera seria e senza colpi di scena. A modo loro, bravi, coinvolgenti e convincenti. Qualche punzecchiatura dal palco per essere costretti a tagliare il set non nasconde un certo nervosismo della band, che comunque si dimostra professionale ed accontenta tutti. Cambio palco rapidissimo e prima sorpresa. Dovevano essere gli headliner, ma per problemi vari di soundcheck eccetera salgono sul palco i Red Lorry Yellow Lorry. Se vi dicessi che li amo alla follia mentirei. Per un motivo o per l'altro, non mi hanno mai preso l'anima. Neppure quando li vidi anni fa al metamatik festival (...anche se devo ammettere che ero reduce da un doppio assalto Dive/Bloody Dead and Sexy che mi aveva totalmente prosciugato corpo ed anima...). Eppure, in questo festival pieno di sorprese, sono tra quelli che mi son piaciuti di più. Sarà che sto invecchiando e comincio a sentire quella nostalgia che fa molto vintage, ma il sig. Chris Reed e co mi hanno regalato un concerto ineccepibile. In molti si sono lamentati per la loro staticità sul palco, ma è proprio quella che mi ha rapito. Secchi, tirati, nessuna pausa tra un pezzo e l'altro, hanno infilato una serie di hit da paura ( Monkeys on Juice, This Today, Pushing On...) senza colpo ferire. Rispetto al concerto di Roma di qualche settimana prima, mancano i bis e qualche brano, ma anche i "furgoncini" hanno subito il taglio della setlist, quindi... Per chi scrive, e non solo, eccellenti. Emblematico il commento musico/calcistico di un amico romano presente "quando ci sono di mezzo il giallo ed il rosso, è sempre perfetto!". Nonostante il mio disinteresse per il pallone, non posso che essere pienamente daccordo con lui! Altro rapido cambio di palco, ed ecco apparire i Chameleons...Vox! Problemi legali e menate varie infatti vietano a Mark Burgess ed il batterista John Lever di utilizzare il vecchio nome della band, e quindi la combriccola composita di ex Chameleons più i musicisti della band di John ha utilizzato questo escamotage.
Il live in se ha luci ed ombre. Le luci sono riservate soprattutto alla scaletta. Pescare esclusivamente dal materiale dei Chameleons, per chi come me li ha adorati, è una mossa assolutamente azzeccata, ed anche se la voce di Mark alle volte sembra un pò stanca, è impossibile non emozionarsi con classici come Souls in Isolation o l'intramontabile Second Skin. Qua e là il gruppo si lancia in jam spontanee, dilatando i brani e permettendo a Mark di inserire delle citazioni (tra le altre, The Tide is Turning di Roger Waters, Get Back dei Beatles, Liar dei Sex Pistols ed altre). Vedendo quell'uomo sul palco, mi sono chiesto perchè non abbiano mai sfondato come avrebbero meritato. E la risposta, in realtà, è tutta lì. Come per i Sound, i Chameleons non avevano un look, un immagine. Erano persino meno appariscenti delle band anti-immagine, completamente sommersi nella loro normalità da middle class inglese. Mark sembrava e sembra il ragazzo della porta accanto, quelle persone gentili che probabilmente a natale bussano alla porta del vicino per scambiarsi gli auguri, non certo l'anima tormentata che canta piccole gemme di psichedelia dark. Sto ancora pensando a queste cose quando finisce Don't Fall ( per loro è saltato solo l'ultimo bis, Splitting in Two), chiusura di un concerto davvero soddisfacente. Parlavo di luci ed ombre. Queste ultime si ritrovano in una band ottima, ma non ancora rodata al cento per cento, che è capace di progressioni memorabili come di incespicare sulle sciocchezze. Poco importa comunque, e poco importa se le luci del palco sono rimaste fisse per tutto il concerto (questo capiterà a tutte le band del festival, tranne che agli S.C.U.M. ), le immagini vivide di quell'uomo FELICE di condividere con il suo pubblico emozioni e canzoni, rimarranno a lungo nelle mie memorie. Il tempo di salutare gli amici, fumare una sigaretta e via, anche perchè si chiude presto e domani si torna qui. Versa qualche lacrima l'anima danzereccia di turno, ma era prevedibile...
Il sabato saliamo in macchina verso le tre del pomeriggio, sapendo che ci vuole all'incirca un ora e mezza per arrivare al locale. Di solito... Infatti non ne bastano due, grazie al Derby Milan Inter (il Musicdrome tra l'altro è vicino San Siro, vi lascio immaginare...) che intasa non poco le arterie milanesi, ed ad una serie di lavori in corso infinita (la finiranno sta metropolitana prima o poi...). Arriviamo dunque al Musicdrome mentre gli L.T.D. sono già sul palco. Seguo solo l'ultima parte del loro set ma mi basta per capire che dall'anno scorso ne han fatta di strada. Completamente rimaneggiata la formazione, con sezione ritmica nuova di pacca, il gruppo appare ben rodato, grazie anche alle numerose performance fatte per l'Italia nei dodici mesi precedenti. Lasciamoli maturare ancora un pò, se ingranano bene ci regaleranno parecchie sorprese. Mentre il palco viene cambiato, vengo a sapere che i Frustration non suoneranno perchè....Hanno perso l'aereo!!!! Stavolta niente scioperi, è proprio la band che ha sbagliato. Inutile dire che parte del pubblico era presente proprio per i Postpunkers francesi, ed il nervosismo era nell'aria. Torno all'interni del Musicdrome per seguire la performance degli S.C.U.M. Non sapevo chi fossero, ma mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta. Questi ragazzini inglesi, che guardano ancora gli "enta" con il binocolo, hanno messo in piedi uno show mozzafiato. Immaginate un incrocio tra Jesus and Mary Chain, Loop, Breathless, Shoegaze, Noise, New Wave ed avrete un idea di quello che intendo. Complice anche il fatto di avere il tecnico luci personale (e a mio parere, concerti come questi vanno anche "visti" oltre che "ascoltati" ), la mezzora degli S.C.U.M. ha spazzato via decine di concerti di gruppi più blasonati che ho visto negli ultimi anni. Malati, viziosi, con un cantante FINALMENTE frontman ( sono stufo di vedere ragazzini che sul palco si muovono come se fossero al supermercato...) mi hanno completamente rapito. Ottimi su tutti i fronti, spero di rivederli al più presto! Cambio palco veloce, e contro ogni aspettativa da parte del pubblico (anche se erano stati affissi dei volantini all'entrata all'ultimo momento) salgono sul palco, alle sette e mezza, i Section 25. Che hanno dunque preso il posto in scaletta dei Frustration. Questo ha fatto in modo che la band suonasse di fronte ad un audience non certamente numerosa, dato che durante l'esibizione della band (ed anche alla fine) continuava ad arrivare gente...molti apposta per loro. Ma tant'è. I quattro vecchietti sembrano seccati, ma molto professionalmente si lanciano in un set ben bilanciato tra vecchi cavalli di battaglia e pezzi nuovi, soluzione che accontenta un pò tutti. La band decide comunque di non suonare un set completo, ed alle otto e mezza circa dopo la conclusiva Wretch è tutto finito. A questo punto alcuni tra il pubblico cominciano a lamentarsi rumorosamente, mentre la maggior parte della gente si mette in attesa degli headliner. Il problema è che passa più di un ora... Per fortuna ci sono buoni amici con cui scambiare quattro chiacchiere (alla fine anche questo amo dei concerti, si rivedono facce perse di vista da tempo e si fa il punto della situazione...DAL VIVO, altro che feisbuc e roba varia...). Nel momento in cui Mark E. Smith sale sul palco, la sala è bella piena e la gente su di giri. Il set dei Fall è avaro di vecchie hit, incentrandosi soprattutto sul repertorio più recente, ma già solo vederli su di un palco dà un idea del perchè siano così importanti. Il sig Smith sembra un vecchietto alcolista (non che da giovane sembrasse Raz De Gan....) ed ho amato la sua attitudine. Sembra davvero che non glie ne freghi nulla, anarchia totale. Canta un pò, gioca con i microfoni, alza ed abbassa i volumi degli amplificatori, incespica, si siede, si appoggia, guarda di traverso la gente, sogghigna....ogni suo gesto manda in visibilio i fan dei Fall, e sono certo che una piccola parte dentro di lui goda di tutto ciò, ma non lo da a vedere. I volumi sono alti, altissimi, pure troppo, e dopo un ora di concerto vedere la band che saluta è quasi un sollievo per i non-fan accaniti come me. Rispettabili ed efficaci, quello si. Ma non mi hanno coinvolto come credevo. Fine dei concerti, fine dei giochi. perchè moooooolto prima che la carrozza si ritrasformi in zucca, i buttafuori ci fanno capire che è ora di sloggiare, dato che dopo il festival c'è una serata. Techno. Separata. Quindi, se vuoi restare, paghi un altra entrata. Ovviamente era stato organizzato un aftershow, ma allo Shelter, che è a Colturano, e non è proprio a cinque minuti di macchina dal locale... Quindi decidiamo in maniera molto senile di andare a mangiarci una pizza con alcuni amici in un ristorante lì vicino. Saluti, baci, sigaretta e via, sulla strada che ci riporterà a letto tra le braccia di Morfeo. Pipistrelli sopra Milano, ci si vede l'anno prossimo.

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Intervista con Kamo, Mi-Decay

01-partiamo dal Sabato: caso Frustration. Hanno perso l'aereo se non sbaglio....era impossibile "tappare il buco" all'ultimo momento?

L’aereo è stato perso appunto dai Frustration all’ultimo momento, cioè il giorno stesso del concerto, quindi era impossibile intervenire prima. Cosa intendi per tappare il buco? Tirare fuori dal cilindro una band sostitutiva come fosse un coniglio? Organizziamo concerti – e lo facciamo per amore, detto per inciso - non spettacoli di magia.

02-Dato che i Frustration erano saltati, perchè anticipare le bands invece di farle slittare?

Se i Frustration fossero arrivati, avrebbero suonato pure loro 30-45 minuti prima del previsto.
Il problema cruciale è stato causato dalla cancellazione, a causa dello sciopero dei sindacati di base che ha paralizzato lo scalo aereo di Malpensa, del volo Manchester Milano del 23 ottobre 9:55 am, sul quale avrebbero dovuto viaggiare i Fall (gruppo headliner dell’intera manifestazione), oltre ai Section 25 e ai ChameleonsVox. La nostra organizzazione è prontamente intervenuta (sostenendo pure un costo economico non indifferente) riuscendo a ricollocare su nuovi voli e riuscendo a far arrivare a destinazione le bands in questione. Non è stato possibile però evitare che questo stravolgesse la logistica ed il piano di tutto l’evento. L’arrivo dei Fall era previsto il giorno precedente alla loro esibizione, come ho appena scritto, non casualmente ma per consentire loro il setup (piuttosto complesso) nella mattinata del 24. Essendo loro atterrati a milano alle 19:00 del sabato 24, cioè a spettacolo già iniziato, è stato necessario (questo dovrebbe essere chiaro ai più), per garantire il setup in questione, anticipare l’esibizione dei Section 25 e di tutti gli altri, per l’appunto. In aggiunta a questo i Section 25 hanno comunque terminato in anticipo ( per motivi che ancora non mi sono chiari ) il loro show, ed i Fall hanno iniziato 10 minuti dopo, aumentando quindi in maniera notevole i tempi del changeover.
Ad ogni modo, l’inizio del primo concerto è avvenuto esattamente quando previsto.
Così come la fine dell’ultima esibizione è avvenuta alle 23:00 circa, l’orario ufficiale del curfew. In un festival, è del tutto normale che gli orari delle singole esibizioni subiscano variazioni. Nel nostro caso si è trattato di variazioni minime, inferiori alla mezz’ora, nonostante i problemi logistici che si sono verificati (completamente al di fuori della nostra possibilità di controllo) fossero tutt’altro che insignificanti. E’ pure non raro che alcune delle bands in cartellone non suonino o che vengano sostituite.


03-Il venerdì a l'una e mezza-due le danze erano già terminate. Non è un pò presto? E se è "colpa" del locale, non se ne poteva trovare un altro?

Il locale non ha rispettato gli accordi presi. Ci siamo ritrovati noi stessi sfrattati a sorpresa. Cosa potevamo fare? Occupare il Musicdrome e portare avanti la serata con l’autogestione? Questa considerazione dl trovare un altro locale può aver valore per il futuro.

04-Il Sabato, a fine serata, i gestori del locale senza mezzi termini hanno messo sulla strada coloro che avevano pagato il biglietto perchè dopo, se non sbaglio, c'era una serata techno. Ma è cosa comune fare due serate distinte con due ingressi distinti nello stesso giorno e nello stesso locale? Non è una leggerezza l'aver impostato le cose in questo modo, data la portata enorme dell'evento Bats Over Milan?

La domanda và rigirata al locale comunque, perchè appunto come tu stesso dici, sono stati i gestori del locale a sbattere fuori i partecipanti al festival.
Vale in parte la considerazione fatta nella risposta alla domanda precedente.
L’unica differenza, è che il locale in questo caso ci ha avvisato in anticipo, cioè nelle settimane precedenti al festival, di questo cambio di programma rispetto agli accordi inizialmenti pattuiti. L’opzione sul locale infatti era stata messa sia per il concerto che per la discoteca. Ci è stato poi comunicato che l’opzione sulla discoteca era stata cancellata a favore di una serata tecno, evidentemente più redditizia e come si sà i locali fanno business.
Noi non facciamo business ma portiamo avanti un’attività senza fini di lucro.
Ormai il festival era già in piedi e non si poteva più spostare altrove. Altrove dove poi?
A Milano la situazione è sempre più critica, i locali storici come il Rainbow ed il Rolling Stone son stati costretti a chiudere. Il Garage non ha avuto sorte migliore, tra poco sarà il turno del Plastic.
Spezzo qui a favore dei locali una lancia, che sono sempre più colpiti da mille regole repressive, tasse e balzelli da essere spesso costretti ai fini della loro stessa sopravvivenza a ripiegare su attività più commerciali e redditizie piuttosto che rischiare il fallimento quando non la chiusura in nome del rock’n roll.

05-Capisco che per riparare alle ristrettezze d'orario imposte dal locale, si sia deciso di ripiegare, per il sabato, ad un afterparty allo Shelter. Che però è lontanuccio dal Musicdrome. Ovvero, se eri lì con i mezzi o anche solo se non conoscevi Milano, era impossibile arrivarci. Non c'erano davvero altre soluzioni?

Questa è purtroppo l’unica soluzione che siam riusciti a trovare. Di sicuro però abbiam fatto di tutto per trovarne di migliori. Ringraziamo qui Alex di Ascension per averci aiutato in questo senso.

06-I Section, fino al primo pomeriggio del Sabato, dovevano suonare alle 21. Ovviamente molti del pubblico erano venuti apposta per loro. Soprattutto gente da fuori. Eppure attorno alle otto e mezza, stavano già smontando il palco, con comprensibile disappunto di chi, arrivando al locale e chiedendo " a che ora iniziano?" rimaneva sbigottito nel venire a sapere che avevano già finito....Vero che i nuovi orari erano stati comunicati nel primo pomeriggio, ma per la maggior parte del pubblico era praticamente impossibile organizzarsi...

Ho già risposto.
Ne approfitto per precisare che il billing del concerto in prevendita era “Bats over Milan Festival: The Fall” e che sul sito vivaticket.it veniva sottolineato che il programma del festival sarebbe potuto cambiare.
Abbiamo fatto di tutto, lo ho già spiegato, per rispettare il più possibile il programma e per garantire l’esibizione del gruppo headliner senza ricorrere a soluzione bizzarre come sostituire i Fall con i Deep Purple ad esempio.

07-Alcuni dj set sono saltati inspiegabilmente. C'è chei sostiene che sia colpa di altri dj inseriti all'ultimo momento, chi invece dice che è colpa dei ritardi...che è successo?

La risposta è implicita alla tua domanda numero 5.
La serata è stata coattamente fatta terminare prima dell’orario previsto, quindi ovviamente alcuni djset son saltati.
Ma dopo tutti i rischi che  ci son stati di annullare l’intero festival, mi sembra davvero ridicolo star qui a discutere del fatto che qualche dj abbia visto limitato il proprio 'lebensraum'  dietro la consolle.

08-Le luci (tranne che per gli SCUM) sono rimaste praticamente fisse per i gruppi principali....scelte delle bands o motivi tecnici?
 
Gli Scum avevano il loro tecnico delle luci, il locale invece non aveva il tecnico delle luci che noi comunque gli abbiam pagato.

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....voci dalle band....

Michael, The Names
"...nonostante il fatto di aver dovuto accorciare la scaletta, ci siamo divertiti un sacco a Milano! E' stato bellissimo godersela e vedere la gente che si divertiva assieme a noi con la nosta musica. Abbiamo incontrato molte persone splendide ed è stato di gran lunga il nostro pubblico migliore, credimi! E' stato allo stesso modo molto emozionante ed eccitante, saremmo felici di poter tornare a suonare in italia prima o poi...."

Vin, Section 25
"...per poco il Bats Over Milan Festival stava per saltare per noi, dato che il volo che avremmo dovuto prendere è stato cancellato all'ultimo momento. ma per fortuna, e grazie agli organizzatori, siamo arrivati lo stesso e ne siamo stati davvero felici! I Section 25 credono assolutamente che il pubblico italiano sia di gran lunga il migliore al mondo, non sappiamo perchè ma sembra che siate più "open minded" ed amiate maggiormente tutte le sfumature dell'arte... il che non sorprende, data la vostra storia millenaria... Abbiamo suonato un mix di brani vecchi e nuovi e la cosa sembra aver funzionato bene. Si dice che Milano è la città italiana più paragonabile a Manchester, con la differenza che Milano non è piena di miserabili bastardi (non crederci Vin, n.d.Max). La vista dalla finestra della camera d'albergo era un insieme di unità indistriali e battone che lavoravano sui marciapiedi, un'accoppiata abbastanza curiosa ed interessante direi. Ho amato il centro e soprattutto il Duomo, anche se aver pagato otto euro per un caffè non mi ha rallegrato la giornata... Tornando al concerto, suonare la stessa sera con i Fall è stato un punto alto nella carriera del nostro tour manager James Nice, che ha anche avuto l'onore di essere chiamato "coglione" da mark E.Smith per essere erroneamente entrato nel suo camerino... si merita tutta la fama che ha..."

Mark, Frustration
"...ci dispiace da morire!!! Ci sentiamo così di merda per aver perso l'aereo per soli cinque minuti... non c'è altro da dire. Ci scusiamo davvero con tutti coloro che aspettavano i Frustration a Milano e che si erano fatti un sacco di chilometri per assistere al nostro concerto. Speriamo di tornare da voi al più presto per poter riparare..."


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Scalette concerti:

THE NAMES
Light
Burn
Shangai Gesture
Calcutta
Flesh Wounds
Discovery
White Shadow
Night Shift
The Light Pours Out Of Me
The Astronaut

RED LORRY YELLOW LORRY
Hand on Heart
Do You Understand?
Pushing On
Jipp
Talk About The Weather
Monkeys on Juice
Sayonara
Save My Soul
Big Stick
Crawling Mantra
Open Up
This Today
Nothing Wrong
Walking On Your Hands
Shout At The Sky

CHAMELEONSVOX
A Person Isn't Safe Anywhere these Days
Swamp Thing
Nostalgia
Thursday Child
On The Beach
Soul In Isolation
Tears
Singing Rule Britannia (While the Walls Close In)
Perfume Garden
Second Skin
In Shreds
Don't Fall

SECTION 25
Cant Let Go
Haunted
Up To You
Poppyfields
Charnel Ground
One Way Or Another
Friendly Fires
Singularity
Dirty Disco
Wretch

THE FALL
Over! Over!
Wolf Kidult Man
50 Year Old Man
Cowboy George
Fall Sound
I've Been Duped
Sloppy Floor
Theme from Sparta F.C.
I'm not from Bury
Mr. Pharmacist

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link per i dvd dei concerti:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8937940&

 

 

 

 


 

Max1334

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