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Max1334 dopo il festival parla con i Vendemmian: "...ignoranti, mancavate solo voi!!! Perchè non avete fatto la cover di Love Will Tear Us Apart??!!"
No, non sono fulminato. Leggete e capirete....

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IMPRINT, VENDEMMIAN, ATTRITION by Max1334:

Dopo poche settimane dal concerto epocale dei Faith and the Muse,  ci ritroviamo nuovamente al Totem di Vicenza per un festival eterogeneo che unisce Industrial, Elettronica, Gothic Rock e Cold Wave francese (o come volete definire i Little Nemo, fate vobis). L'affluenza è buona, il tempo di posizionarmi e subito incrocio Sin e Martin degli Imprint/Attrition, con cui mi intrattengo un pò. Mi metto in zona Gianfry Final Muzik ed attendo l'inizio del concerto. Tocca agli Imprint aprire, con Sin Drella alla voce e Martin ai sampler. Il set proposto ricalca quanto sentito su album (spulciate tra le recensioni e le interviste su queste pagine) e mi colpisce positivamente. Peccato per il solito brusio di sottofondo, che sporca un pò la magia di pezzi come Reflections, ma il gossip è la vera malattia del nuovo millennio... Il set è breve, e si conclude con una riuscitissima cover di Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, versione per voce e tastiere appena accennate. Ancora più delicata del rifacimento degli Swans di qualche lustro fa. Bravi, da seguire e rivedere, magari in contesti meno "caciaroni". Il tempo di cambiare il palco ed entrano in scena i Vendemmian. Inutile dire che il vostro affezionato Mr Moonlight (l'uomo delle news su queste pagine per intenderci), sempre presente quando si parla di Goth Rock duro e puro, se la gode tutta. Io non li ho mai amati, ma sarà l'effetto nostalgia (vedi la mia recensione al concerto dei Red Lorry Yellow Lorry a Milano di un paio di mesi fa), sarà la pioggia che ci siam presi all'entrata...Mi son piaciuti. Grezzi, tosti, pochi fronzoli e chili di Gothic Rock. Ovviamente, fedeli al loro motto "drunk stupid and goth" il tasso alcolico sul palco era elevato, cosa che ha causato qualche entrata sbagliata, qualche strumento non del tutto accordato ed inezie simili. Ma poco importa, il set fila via liscio, tirato e sanguigno. Una boccata di vita prima dell'atmosfera plumbea che prenderà possesso del Totem di lì a poco... Quando infatti gli Attrition entrano in scena (Martin, Sin e tale Pablo Sonic Terrorist, che mi dicono sia un noto DJ Techno, ai campionatori) non c'è più nemmeno un grammo della scanzonatezza dei Vendemmian. Martin stringe in mano un mazzetto di incensi, e mentre Sin pennella con la sua voce le basi di "A Few Of My Favourite Things", il leader indiscusso della band impreca, lamentando il non funzionamento delle spie. Finita la canzone, getta l'asta del microfono a terra e se ne va. Concerto finito prematuramente? No. Dopo alcuni minuti di di discussione con i tecnici del locale e qualche tentativo, finalmente tutto torna alla normalità, ed il concero decolla definitivamente. Non so se la tensione abbia avuto il suo peso, di certo erano anni che non vedevo un act simile, sentito, carico, nervoso, vivo. Quarantacinque minuti netti e lo show finisce. Il pubblico è più stordito e scioccato che entusiasta, tanta è sata l'energia (positiva?negativa?poco importa) che fluiva sul palco. A suo modo, un live set memorabile. Siamo in dirittura di arrivo, cambio palco finale per dare spazio ai Little Nemo. Il concerto mi ha lasciato... ne carne ne pesce, motivo per cui preferisco passar la parola ad Aurore_Assassine. Chiudo ringrazindo i compagni di chiacchiere, Alex Daniele, Emy e tutti coloro che, non senza sacrificio e fatica, fanno in modo da vari lustri (non da ieri, sia chiaro...ANNI!!) che eventi simili possano essere realizzati. Bye!!

Little Nemo by L'Aurore_Assassine:

Memore del concerto della reunion a Parigi di cui ho parlato su queste pagine tempo fa, attendevo con ansia di rivedermi i Little Nemo. La scaletta cambia di ben poco rispetto al concerto visto nella capitale francese: la seconda parte del live infatti prevede anche qui una breve cover di Love Will Tear Us Apart, oltre a Love is A Lie come pezzo di chiusura, al posto di Mad Master e Anybody Home che furono invece suonate in Francia. Il concerto è andato bene, energico, forse un po' troppo: in qualche canzone, già veloce di per sè, ho avuto come l'impressione che tendessero ad accelerare il ritmo ancora di più...ciò probabilmente dovuto alla stanchezza del viaggio e delle prove. Tuttavia ho notato la mancanza di dettagli e accuratezze che avevano avuto a Parigi, sia nell'aspetto (a Vicenza li ho trovati sciatti) sia nel live (in Francia c'era un  violoncellista nel brano La Ballade Des Pendus ed una cantante  in Cadavres Exquis, qui sostituita dallo stesso Bill). La maggior parte del pubblico era terribile: statico e immobile...un paio di volte l'applauso alla fine del brano tardava ad arrivare, ogni tanto girandomi vedevo qualcuno ballare timidamente, mentre l'unico piccolo sussulto da parte di più persone si è avuto durante You Again, dopodichè c'era abbastanza mortorio, cosa secondo me ingiustificata. La scelta dei brani, improntata più sul "touching pop"(che è ciò che essi rappresentano nel panorama musicale wave francese) ha lasciato scontento qualcuno che si aspettava invece un concerto "coldwave"....chi li conosceva e li ama ha gradito il concerto, mentre chi non li conosceva si è rotto e basta. Peccato.

scaletta IMPRINT:

Sleep
Divided
Reflections
Reptilian
Love Will tear Us Apart (Joy Division)

scaletta VENDEMMIAN:

all is lost
didn't say it was you
standing
starter for ten
another day
the edge of the world
masquerade
talk talk
solitude
the low life

scaletta ATTRITION:

A Few Of My Favourite Things
Head Of Gabriel
Dante's Kitchen
Dreamcatcher
Adam and Eva
I Am Eternity
Mercy Machine
The Long Hall

scaletta LITTLE NEMO:

back to the sea
turquoise fields
new flood
sandcastle
hillside mannor
blue years
la ballade des pendus
la cloche felee
the empty house
l'heure d'hiver
you again
a une passante
september
cadavre exquis
tales of the wind
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love will tear us apart (Joy Division)
alan is waiting
be seeing you
love is a lie

Max1334