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Wave Gothic Treffen, Lipsia, Maggio 2010

Wave Gothic Treffen, Lipsia, Maggio 2010

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Rapido report su alcuni concerti del Wave Gothic Treffen di lipsia. Grazie infinite a Ludo-Van e Finsternis!!!

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Madre del Vizio
A causa di un epico ritardo di otto ore del volo Roma-Berlino ho completamente perso il primo giorno.
Mi sono rifatto la sera seguente con il trittico
Madre del Vizio – Bloody Dead and Sexy – Sex Gang Children.
Ottimi i MDV, pezzi nuovi e vecchi, suonano con grande maestria. Incuranti della moda goth propongono uno show energico, che diverte il pubblico. Con testi, italiani malgrado il gruppo sia per i ¾ tedesco, e che sfiorano il kitch. Una figura avvolta in un velo per tutto il concerto inginocchiata e che stringe un cero tra le mani, per poi andarsene alla fine dello show, corona un divertentissimo live.

The Crystelles
Questo nuovo progetto di Gitane Demone mi attira sempre di più. Lei, avvezza alle sperimentazioni soprattutto jazz, ci propone, con la figlia alla batteria e un bassista, pezzi che poco hanno a che vedere con il classico goth. “Swampy” come lo definisce lei.
Brillanti.  Non si sente la mancanza della grancassa della batteria, Gitane con una voce divina (come SEMPRE) canta e suona in quello che sembra un vestito da panettiere (o da spermatozoo, non ho capito bene)


Faith And The Muse
La prima cosa  che colpisce è che si tratta di un gruppo di persone belle. Sono tutti alti e belli, tutti e 9!
E si perchè si tratta di un live veramente curatissimo, in ogni dettaglio, con tanto di coriste e di percussionista (più donna immagine che musicista, dato che spesso e volentieri suona lontana dai microfoni).
L’impressione di uno show tutto fumo e niente arrosto svanisce appena comincia la musica. Arrangiamenti perfetti, voce perfetta. Si vede che Wiliam Faith ci tiene molto, ne abbiamo una conferma quando, rivolgendosi al pubblico, ci fa sapere che “non importa quello che la gente dice di noi, l’importante, nella vita, sono questi momenti”
E come dargli torto

Neon
E’ da vergognarsi che la prima volta che assisto a un concerto dei Neon debba essere a Lipsia e non in Italia.
Tanto mi aspettavo e tanto ho avuto. Il gruppo fiorentino ha performato praticamente tutto Rituals, con somma gioia del sottoscritto.
Nonostante il pubblico fosse stato composto per metà da Italiani, ha fatto piacere vedere molti giovani tedeschi ballare e godersi il concerto. Peccato per la location un po fuori mano.

Alien Sex Fiend
Corsa in Taxi per arrivare dall’altra parte della città in tempo per i gli Alien Sex Fiend.
Mi sento imbarazzato di non poter scrivere più di un paio di righe di quello che a mio avviso è stato il miglior concerto del festival.
Si tratta dei “midnight special” istituiti un paio di anni fa. Praticamente un nome storico che suona in tarda serata, per permettere a tutti di assistere al concerto, negli ultimi due anni è toccato a Current 93, Peter Murphy e Sex Gang Children, tanto per fare qualche nome (alla faccia di chi “al Treffen non c’è mai niente di importante”).
Tutto regolare se non fosse che lo show è cominciato alle 2 di notte, con un pubblico distrutto da una giornata intensa, come solo il WGT può dare.
Tornando al concerto, l’energia che sprigionano gli ASF poche altre volte l’ho vista.  Nik si lamenta del torpore del pubblico e forse è proprio questo a spingerlo a dare ancora più grinta al live.
Ammetto di non avercela fatta: alle 3 la stanchezza ha avuto il sopravvento.

Blind Cave Salamander 
Un temporale improvviso mi ha fatto deviare dalla mia via per il parco, dove avrebbero suonato Voices Of Masada, per andare al Volkspalats, una delle location più affascinanti di Lipsia, per assistere al live di questi Blind Cave Salamander, formazione italiana dark ambient.
Buon concerto, con loop infiniti di chitarre e violini ed immagini evocative come sfondo.
Sarà perchè in effetti suonano, sarà che alla fine i pezzi sono anche orecchiabili, ma riescono a non annoiare mai, raro per una formazione che suona della musica molto introspettiva

Nurse With Wound
Un’altra corsa per arrivare a questo live, che si svolge non lontano dalla precedente location dove ho assistito ai Klinik.
Perfetti anche i NWW, 60 minuti ininterrotti. Partono da un classico dark ambient per poi, appena la concentrazione si abbassa, passare a suonare un free jazz in piena regola.
Uno stile che lascia senza fiato, anche quando, alla fine del live, propongono un funky, sempre con uno stile inimitabile

Ludo-Van

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Brendan Perry
L’Agra-Halle non è certo famosa per la sua acustica, ma Brendan Perry
offre comunque uno show godibile al 100%; la voce è sempre potente e
domina tutti gli altri strumenti suonati sul palco, una voce che mi
regala le stesse sensazioni provate la prima volta che ho visto la
mente dei Dead Can Dance a teatro, anche lì purtroppo senza la
compagnia di Lisa Gerrard.
Perry dimostra grande professionalità, e in un paio di occasioni
appare anche troppo severo nei confronti degli altri musicisti sul
palco, evidentementi più tesi dell’esperto frontman.
Il materiale scelto è contenuto per la maggior parte in “Ark”, e
lascia capire la qualità del lavoro disponibile tra qualche giorno, ma
c’è anche lo spazio per tronare indietro nel tempo fino a The Garden
of Zephirus.
Credo di non essere l’unico, che ricorderà le emozioni di questo
concerto come uno dei migliori di tutto il WGT.


Faith and the Muse:
Dopo aver visto lo show del recente dvd “Ankoku Butoh” ero ansioso di
rifarmi della deludente qualità dell’immagine offerta dal digipack con
lo spettacolo dal vivo, e devo dire che il risultato è eccellente.
Tutti gli ingredienti si miscelano al meglio: la voce magica di Monica
Richards, la chitarra – e la voce – di William Faith, le danazatrici
Serpentine, il basso e la chitarra dei Crises come ospiti della
serata, i costumi sfavillanti e le coreografie ben curate, tutto
funziona alla perfezione! La maggior parte del materiale è estratto
appunto dall’ultimo lavoro, e dal vivo la band crea un’atmosfera
orientaleggiante a tratti malinconica e sognante, a tratti diventa più
aggressiva e caratterizzata da potenti percussioni.
Un concerto favoloso, uno di quelli che non ti fanno pentire di essere
di nuovo al Treffen, uno di quelli che vorresti non finissero mai; e
invece si conclude con le parole di Mr Faith, che traduco liberamente:
„ Non preoccupatevi di avere delle idee diverse dagli altri, sono le
vostre e non ve le nega nessuno!“

Klinik
L’organizazione del Treffen ha messo insieme per l’ultimo pomeriggio
al Kolrabizirkus bands del settore electro ma con sonorità e
ascendenze molto diverse fra di loro. Gli headliner sono The Klinik,
che letteralmente spazzeranno via chiunque abbia già messo piede sul
palco nello stesso giorno! Adoro qualsiasi cosa faccia Dirk Ivens, lo
confesso, ogni creazione o collaborazione, ogni progetto, ognuno con
una propria differente anima: l’anima che da a The Klinik, per quanto
riguarda la voce e la performance “fisica”, è marcatamente fredda,
disperata e aggressiva. Anche gli effetti visuali hanno la loro
importanza: sullo sfondo scorrono immagini di forte impatto, un’ottima
selezione dell’estetica industriale, i sensi dello spettatore devono
solo stare all’erta.
I Klinik hanno anche in quest’occasione il look che li ha resi
leggendari: lunghe giacche di pelle nera e bande bianche sul volto.
Dal vivo infondono un’energia pazzesca: da Brain damage fino a Hours
and hours e Black leather, oltre un’ora di scariche di adrenalina

Finsternis

 

Max1334

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