RECENSIONI EVENTI

AND ALSO THE TREES + AVANT-GARDE Live @ Totem Club, Vicenza, 26 Sept 2008

26 Sept 2008

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Quando ho saputo che avrebbero suonato a Vicenza gli And Also The Trees…beh mi ha fatto piacere, finalmente un concerto di peso nella desolante stagione live 2008 del Nordest, checché se ne dica in altri lidi; segnato sul calendario e via. Poi ho saputo che il gruppo spalla sarebbe stato gli Avant-Garde, ecco a quel punto è diventato un concerto imperdibile per me.

Insomma lo premetto chiaramente: il mio interesse era tutto per il gruppo romano. Dopo aver ascoltato e riascoltato i loro dischi, finalmente l’occasione di vederli dal vivo a due passi da casa, davvero impossibile perderli.

Parto alla volta del Totem Club di Vicenza, con molta calma in modo da non arrivare troppo presto. Serbo infatti ancora il ricordo della fracassata di maroni subita ad inizio anno in occasione del concerto di Frank the Baptist nello stesso locale, iniziato tardissimo e preceduto da un’attesa snervante.

Stavolta l’affluenza è già numerosa ben prima dell’inizio del concerto. Noto piacevolmente la presenza di molti non più giovani giunti apposta presumo per l’esibizione della band inglese; pochi anche gli individui bizzarri che di solito popolano la fauna cotica.

Dopo un’oretta appena comincia il live degli Avant-Garde. Mi apposto ovviamente in prima fila e mi immergo appieno nel vortice sonoro sparato dal gruppo, che propone per la maggior parte pezzi dall’ultimo album “Iron in flesh”. Bello constatare che brani come “Fra i ruderi”, “Inerme e lontano”, “Prisma di plexiglass” rendono benissimo dal vivo; non mancano comunque vecchi pezzi della band come “Onirica paura” e “Love song?”. Il momento per me più emozionante e’ quando Alessio e compagni (e ringrazio ancora) dedicano al sottoscritto la splendida “Rapito dal vento”, da togliere il fiato.

Arriva il momento degli And Also The Trees. Impossibile non dire “questo gruppo è inglese” solo vedendoli. La prima parte del loro set è volta a proporre brani dall’ultimo lavoro in studio: “(Listen for) The rag and the bone man”. Un ottimo disco se ascoltato sullo stereo, un’esperienza completa quando si vede la sua resa dal vivo: l’atmosfera unica che il gruppo sa creare nelle sue canzoni viene resa perfettamente tramite un’esecuzione impeccabile e uno scenario perfetto. Dopo una breve pausa comincia la seconda parte del concerto, che consiste nella riproposizione del secondo album “Virus Meadow”: anche qui esecuzioni impeccabili, tra parti sognanti ed eteree e prepotenti accelerate. Gli And Also The Trees ci mostrano, se ce ne fosse bisogno, cosa vuol dire essere una band post-punk carismatica e affascinante, capace di ipnotizzare e ammaliare un nutrito pubblico e renderlo pienamente soddisfatto.

Finito il concerto, quattro chiacchiere con gli Avant-Garde e poi a casa, che dentro comincia la discoteca e non c’e’ più niente da vedere.

ZA

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