RECENSIONI LIBRI

Joel McIver - To Live Is To Die

Tsunami Edizioni 2009

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Per il mondo, Metallica vuol dire Heavy Metal. Per moltissimi, vuol dire Thrash Metal. Per alcuni, come il sottoscritto, vuol dire Cliff Burton. Quando morì nel settembre 1986, morirono anche i Metallica. "Quei" Metallica. Quelli che seguirono, furono album man mano meno interessanti, e anche il multiplatinato Black Album non regge il confronto se paragonato alle vere opere d'arte che sono i primi tre platter dei quartetto di Frisco. Cliff Burton fu una figura fondamentale per loro, per la scena, e per il rock in generale. Mai si era visto (e mai si sarebbe rivisto) un bassista così. Tecnico a livelli paurosi, ma caldo, con chili di feeling. I suoi assoli erano piccole opere d'arte e i suoi arrangiamenti arricchivano impagabilmente i riff della sua band. Morì ventiquattrenne in un incidente stradale, e quello che molti si sono chiesti (e continuano a chiedersi) è dove sarebbe arrivato se avesse avuto la possibilità di continuare la sua carriera. McIver ripercorre con testimonianze, interviste e dichiarazioni, la vita di Burton, dalle prime lezioni di basso, alle modifiche fatte ai suoi strumenti per ottenere il suo suono distintivo, fino all'ascesa dei Metallica. Un libro destinato ai fan della primissima ora, ma anche ai curiosi ed ai musicisti in genere.

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Max1334

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