RECENSIONI LIBRI

HARRY SHAW - Parola di Ozzy

Tsunami Edizioni 2010

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Ozzy, come il "nostro" Pino Scotto (di cui la Tsunami ha da poco pubblicato una biografia/intervista irresistibile), è famoso ai più non tanto per le canzoni, bensì per il mito che è riuscito a crearsi in quarant'anni di carriera, tra concerti, dischi, droghe, pipistrelli mangiati ed esternazioni. E' proprio di queste ultime che si occupa questo libro, un vero e proprio compendio dell'"Ozzy Pensiero" che va a coprire i più svariati argomenti, senza tralasciare quello che è stato il fenomeno mediatico degli ultimi anni, quel maledetto "The Osbournes" che ha trasformato l'idolo in carne da macello per un reality show che se da una parte lo ha reso ridicolo, dall'altra lo ha elevato a status di culto per milioni di ragazzini che non avevano mai sentito nemmeno Paranoid in vita loro. Questi sono i pro ed i contro dell'essere una celebrità, sopratutto se in mano (letteralmente) alla moglie, quella Sharon Osbourne che ha resuscitato il cadavere di Ozzy dopo la sua uscita dai Sabbath e ne ha manovrato le mosse fino ad oggi, passando per una carriera solista piena di successi, reunion, cadute e risalite. Ozzy è un personaggio pieno di contraddizioni, ma è innegabile che il suo lavoro (sopratutto con i Black Sabbath) abbia influenzato decine di bands e svariati sottogeneri, dal Grunge al Deathrock passando ovviamente per il Metal con tutte le sue sfumature. Leggere queste pagine fa sorridere, ma svela anche lati di Osbourne che probabimlente non conoscevamo. Continuo a preferire il libro della stessa collana della Tsunami dedicato a Lemmy, dato che il sig Kilmister (pur essendosi tirato giù l'impossibile) rimane lucido e coerente con le sue idee, e in tutta la sua carriera non si è mai piegato a nessuna regola che non fosse la sua. Detto ciò, consiglio comunque la lettura di questo libro, forse anche perchè, tra qualche anno, non esisteranno più "eroi" simili, gente che davvero si è data in pasto al pubblico e che -a prescindere dai gusti- chiunque conosce. La carenza attuale di "personaggi" fa risplendere ancora di più icone maledette come Ozzy. Da leggersi con un bel best-of in sottofondo. "Tribute", il live dedicato al mai dimenticato Randy Rhoads, va benissimo.

http://www.tsunamiedizioni.com/

Max1334

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