PSYCHE - The Influence
Final Muzik 2012
Il mio primo ricordo dei canadesi Psyche risale a molti anni fa, quando un amico che all'epoca (primi anni '90) era nel pieno della sua infatuazione per l'elettrronica alla Frontline Assembly e Skinny Puppy me li fece ascoltare con l'avviso "però son più commerciali" (che nel nostro gergo significava semplicemente che erano più accessibili rispetto alle altrte band che giravano nel suo lettore). Mentirei se dicessi che mi avevano stupito e conquistato. Ma erano, obiettivamente, altri anni. Momenti storici in cui DAVVERO uscivano dischi eccellenti a iosa, che dopo anni infatti son sorti al rango di veri e propri capolavori del genere. Gli Psyche non scrissero nulla che passò alla storia, ma a riascoltarli oggi, non erano assolutamente male, anzi. Dal loro debut del 1985 a questo "The Influence" passarono solo 4 anni, ma già la band era matura e aveva all'attivo una serie di uscitre convincenti. Non so perchè la Final Muzik abbia deciso di ristampare proprio questo album, ne del perchè alla tracklist originale siano state aggiunte delle versioni riregistrate, remixate od inedite (che per chi scrive sono forse il punto debole del cd). Resta il fatto che i dieci brani originali, riascoltati dopo 23 anni, hanno un loro perchè, e si fanno amare nella loro scheletricità. Suoni spartani e datati di synth, loop geometrici e una voce calda ed ammaliante per brani che non starebbero male nei dancefloor revival che tanto vanno di moda oggi. Come vent'anni fa, non mi è venuta la pelle d'oca, ma a differenza di allora, mi son piaciuti di più. Segno che sto invecchiando, o che la media delle uscite odierne è davvero bassa...