RECENSIONI LIBRI

Thomas Jerome Seabrook - Bowie, la trilogia berlinese

Arcana 2009

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Finalmente. Pubblicato nel 2008 in lingua originale, viene oggi ristampato per l'Arcana il libro che in molti stavano aspettando, ovvero un approfondimento sul periodo berlinese di Bowie. In trecentoventi pagine vengono svelati tutti i retroscena di quegli anni nella metropoli tedesca in compagnia di Brian Eno, Iggy Pop e Tony Visconti, tre anni in cui l'ex Duca Bianco (ed ancora più ex Ziggy Stardust) stava fuggendo dagli eccessi della vita Losangeliana e si rifugiò a Berlino "dove nessuno sa chi sei e puoi passare il tempo ad ubriacarti in un bar malfamato" per ripulirsi dalla cocaina e dare una regolata alla sua vita. Nella città ancora divisa in due dal muro, Bowie trovò una nuova ispirazione, ed assieme a Eno e Visconti registrò una serie di album memorabili e seminali per tutta la new wave a venire. Dico serie e non trilogia, perchè assieme a Low, "Heroes" e Lodger vanno aggiunti The Idiot e Lust for Life di Iggy Pop (tra parentesi, Ian Curtis si impiccò mentre sul piatto girava proprio l'idiota di Iggy Pop...),  lo splendido (Soprattutto nella versione corretta del 2005) album dal vivo Stage e non ultimo il disco del cambiamento, quel Station to Station che pur essendo stato registrato e pubblicato poco prima, aveva già gettato il ponte tra il vecchio ed il nuovo Bowie. Antecedente era anche il film-culto "L'uomo che cadde sulla terra", ma non è forse un caso che sulle copertine di Station to Station e Low ci siano proprio due fotogrammi che ritraggono Thomas Jerome Newton sul set. Eppure tutto sembra così legato assieme, e si evince dal libro che la cosiddetta trilogia Berlinese proprio trilogia non è, ma senza dubbio fu un periodo tra i più fruttuosi e prolifici non solo per Bowie, ma per tutto un modo nuovo di intendere la musica. Quei dischi misero innegabilmente le basi per tutta una serie di bands a venire, New Wave in primis. Aneddoti su cosa ispirò i testi di David, gli alti e bassi della convivenza con Iggy, sperimentazioni in studio, successi ed errori...c'è tutto in queste trecentoventi pagine. Un libro eccellente, da leggere tutto d'un fiato e da tenere vicino alla collezione di dischi. Come appendice, un ottima sezione riguardante la discografia.

Max1334

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