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RECENSIONI LIBRI

Misia Donati - Primi riti del dolce sonno

(Zandegù Editore 2006)

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Il primo libro di Misia Donati è affascinante. Affascinante sia per il tema trattato, sia per il modo in cui l'autore riesce a far sprofondare il lettore in una dimensione separata dalla realtà, seppur non fantastica. Una quotidianità reale, palpabile, che non è però nostra. Una capacità non comune di creare subito una totale impersonificazione nel personaggio del libro, mai forzata bensì automatica. La storia ruota attorno a tre adolescenti, che durante una calda estate si rinchiudono in una casa isolata per combattere contro il loro male, la narcolessia. Considerati dei folli dalla società, intendono la loro malattia come una specie di potere che li unisce, rendendoli più forti dal resto del mondo. Qualcosa da proteggere strenuamente, dai medici, dai genitori e dal giudizio del "mondo là fuori". Il lieto fine non è scontato, così come non scontate sono le storie personali e non che piano piano si intrecciano nelle 134 pagine creando un tessuto pregno di sensazioni a tinte grigie e nere. Nato ad Ascoli Piceno nel 1980, l'autore ha studiato Storia e Filosofia all’Università de L’Aquila conseguendo poi un Master in Teorie e Tecniche della Narrazione a Torino. Questo suo libro d'esordio è l'esempio di come un certo tipo di narrativa sia viva e vegeta, letture che regalano emozioni e coinvolgono. Ottimo.

Max1334

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