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Federico Fiumani è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. E in quanto tale, ha -deve avere- una personalità forte. Da amare od odiare. Non ci possono essere mezze misure. Questo vale sia per lui, sia per i Diaframma, perlomeno quelli Post Siberia, dove quindi Fiumani ha saldamente preso in mano le redini del gruppo per guidare la band in una direzione personale e, a tratti, autoindulgente. Quindi, cosa posso dire di questo libro non libro del musico poeta fiorentino? Che dati posso aggiungere a quelli che già avete in mano leggendo i suoi testi? Pochi. Una raccolta di pensieri, dtralci di discorsi con se stesso, riflessioni e poesie che cammina su un filo. Un orlo dove, da una parte abbiamo il genio e dall'altra il folle che ci prende per il culo. Non starò qui a farmi/farvi seghe mentali ruotando attorno al misterioso quesito"Federico è un poeta o meno". Dirò solo che questa raccolta di pagine zeppe di inchiostro non cambieranno di una virgola il vostro parere, che sia di stima o che sia di odio, nei confronti di Fiumani. Acquisto obbligato per i fan, da evitare come la peste per i detrattori. Musica, Donne, Strazi personali e svariate escursioni sul concetto di Punk, passato e presente. Fate vobis.

Max1334