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Quando ho visto questo volume in libreria, ero incuriosito. Poi l'ho sfogliato al volo, sono inorridito e l'ho lasciato lì. Tempo dopo, un amico che lo aveva comprato, letto, e ne era rimasto altrettanto inorridito, me lo ha regalato (grazie Ale!). Perchè alla fine ero curioso, ma non sapevo se valeva il prezzo. Certo, il nome dell'autrice mi ricordava qualcosa, ma come dice Jerry Scotti, era qualcosa chiusa nei doppiofondi dei miei cassetti della memoria, e dopo aver dato una sbirciata, non mi andava di mettere troppo in subbuglio il mio già disordinato cervello. Prima o poi avrei ricordato. E infatti alla fine...ma veniamo al libro. Ora, già il fatto di intitolarlo Gothic Bible dovrebbe mettere in guardia un ipotetico lettore. Sarà ironico o sarà una cosa pensata, pinderata e convinta? Dopo averlo letto, diciamo che la verità sta nel mezzo. L'autrice per la stesura del libro si è fatta aiutare da parecchi gotici sparsi in tutto il mondo, che hanno risposto alle sue domande, hanno consigliato negozi e luoghi, le hanno insomma dato dritte e materiale sul quale lavorare. il risultato è un libro che a noi italiani sembrerà folle, ma che rispecchia buona parte dell'attitudine goth americana e tedesca. troverete dunque informazioni su come organizzare un picnic in cimitero senza essere sbattuti in prigione, su dove e come trovare il vestito che più vi aggrada, sul tipo di colore da mettere sui capelli, sulle differenze tra i veri Goti e i ragazzi che affollano le piste dei Clubs, su come trombare (!!!), sul suidcidio e come uscire da quell'ottica, sulla morte....ah si, anche qualcosina sulla musica, ma appena un pò. E proprio verso la fine del libro, dove cì'erano dichiarazioni rilasciate da testate giornalistiche, promoter, membri di bands e webzine, mi si è accesa la lampadina. Anche noi di EDS, nel 2001 o 2002 (il libro infatti è uscito originariamente nel 2003, solo ora è stato tradotto in italiano) dicemmo la nostra riguardo il movimento Dark. Ed è un piacere rileggere quelle affermazioni, e senza falsa modestia possiamo affermare che i nostri, ehm, ideali sono rimasti gli stessi. Sostenersi a livello di "gente che fà qualcosa", sostenere la musica, fregarsene un pò di più del lato prettamente estetico. Ecco, l'esatto contrario di quanto si evince nel libro, che comunque sia è uno spazzato reale della scena Goth, dove purtroppo la maggior parte della gente sembra interessata più alla forma che alla sostanza. Mille parole e pochi fatti. Ma son punti di vista. Un libro comunque divertente, se preso conh lo spirito giusto. Calcolate che a un certo punto per creare quella che pensavo fosse l'atmosfera adatta avevo messo come sottofondo Valor, ma l'ho tolto. Era troppo anche per lui. Se cercate qualcosa di serio che riguardi prima di tutto la musica, cercate altrove (Mick Mercer ad esempio), ma se volete informarvi su tutto il resto, questa potrebbe essere una lettura simpatica. Potrebbe...

Max1334