INTERVISTE

ROMA AMOR

giugno 2010

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Tra i nuovi nomi che circolano nell'ambiente Folk, i Roma Amor sono tra quelli che riescono a brillare intensamente di luce propria. In occasione del loro concerto all'Unwound di Padova di supporto a Spiritual Front, abbiamo scambiato qualche parola con la band parlando di passato, presente e futuro. Teneteli d'occhio!

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ROMA AMOR

Che ne dite del vostro concerto di stasera? A mio parere e' andato benissimo.
 
Oh grazie! Siamo molto contenti del concerto. Per noi è stata una grande emozione esibirci stasera. Il pubblico sembra aver gradito e poi… suonare con gli Spiritual Front è sempre un evento.

Una delle novita' rispetto al concerto di Mogliano di qualche mese fa e' stata la presenza di Roberto Zabberoni sul palco, gia' ospite nel disco; suona davvero benissimo, diteci qualcosa su di lui.

La collaborazione con Roberto è iniziata circa un anno fa, quando ci ha aiutato ad arrangiare e registrare due pezzi ("La Zirinelda" e "Azzurrina") che sono stati pubblicati sull’album "Femmina". Lo abbiamo coinvolto perché, oltre ad essere un chitarrista eccezionale, è in grado di suonare ad ottimi livelli altri strumenti, come il mandolino e l’armonica a bocca, che già da tempo ci sarebbe piaciuto introdurre nel sound dei Roma Amor. È un musicista molto versatile e noi lo abbiamo impiegato soprattutto per accentuare e valorizzare il mood spagnolo e mediterraneo dei nostri arrangiamenti.

E' stata la prima volta in cui vi siete presentati in formazione a tre? A livello di resa dei pezzi la cosa secondo me ha giovato molto...riproporrete la cosa o e' stata un'occasione unica?

In realtà è la seconda volta. Ci siamo già esibiti in tre lo scorso gennaio a Ravenna, in occasione della presentazione dell’ultimo album "Femmina". Certamente il suono è più pieno e, a nostro parere anche stasera, la formula a tre è risultata particolarmente efficace nei pezzi più smaccatamente spagnoleggianti come "La Guerriera", "Ela Vera" e "La Zirinelda". Se quando suoniamo in due l’arrangiamento è più scarno, tipico di certa musica da cabaret, in tre abbiamo la possibilità di riempire il suono di quelle melodie e timbri ispanici che a noi piacciono tanto. Oh si! Se si ripetono le condizioni che lo hanno reso possibile questa sera ci piacerebbe senz’altro riproporre la formazione a tre anche in altre occasioni e contesti.

Raccontateci un po' la storia del gruppo...com'e' nato, il passaggio dalla prima formazione a quattro del primo disco all'attuale duo...

I Roma Amor sono nati circa quattro anni fa dall’incontro di Euski e Candela e dal loro desiderio di recuperare le atmosfere nostalgiche, romantiche e malinconiche della musica da cabaret, di un certo tipo di folklore e della canzone d’autore. Il nome della band (ROMA/AMOR) ci è stato ispirato da certe antiche leggende secondo cui, dietro il nome della città che non si poteva pronunciare, se ne sarebbe nascosto un altro, magico e ormai dimenticato: AMOR. Formula che sintetizza al meglio la nostrastoria musicale: energica e malinconica, romantica e avvelenata, calibrata ma sghemba, in altre parole qualcosa e il suo opposto allo stesso tempo. Il passaggio dalla formazione a quattro degli esordi all’attuale duo è stato piuttosto naturale. Il primo disco, a onor del vero, era caratterizzato dall’apporto di svariati musicisti e ospiti pur essendo la maggior parte delle canzoni suonate da un nucleo di quattro elementi. Ridefinendoci come duo siamo riusciti a trovare una formula più congeniale alle situazioni intime in cui più ci piace suonare e alle atmosfere che ci interessa recuperare, senza tuttavia escludere, quando se ne presenterà l’occasione, la possibilità di nuove collaborazioni sia su disco che dal vivo. La collaborazione con altri musicisti quindi è ora più aperta e lascia maggiore spazio a momenti di condivisione artistica.

Prima di Roma Amor invece...Candela era l'estremo frontman dei seminali punk milanesi Homoplastik; Euski aveva gia' militato in altri progetti musicali? Io sogno sempre di rivedere Candela anche nei panni del “rock 'n roll kamikaze”...ho speranze o col punk hai chiuso?

Euski ha vissuto esperienze musicali diverse, la più determinante è stata quella di essere parte di un ensemble di 9 elementi, anni fa, in cui la musica era influenzata dal folk e dalla musica d’autore. I pezzi "A cosa pensi" e "La nave dei miei sogni", inseriti nel primo lavoro dei Roma Amor, sono stati scritti da due dei componenti della sua ex band. Altri progetti hanno maggiormente subito l’influenza della musica elettronica e delle atmosfere “noir”. Siamo molto entusiasti di ciò che facciamo con Roma Amor, siamo aperti a collaborazioni, ma al momento non ci interessa mettere in piedi altri progetti musicali. Quel che ci interessava del nostro passato musicale lo abbiamo mantenuto anche nei Roma Amor, il resto lo abbiamo già fatto e lo consideriamo un percorso concluso.

Com'e' nato l'ultimo disco "Femmina"?
    
 Mah probabilmente la spinta ci è venuta dalla nostra passione per un certo tipo di folklore tinto di nero e romanticismo. Siamo rimasti affascinati dalle figure femminili che vi erano ritratte: la guerriera romantica, la bambina vendicatrice, la fattucchiera specializzata in pene d’amore, la
strega assassina, la statuaria vittima, ecc… Sintonizzarsi musicalmente sui personaggi femminili presentati è stato poi abbastanza spontaneo: abbiamo privilegiato ritmi popolari come il tango e il valzer per accompagnare le protagoniste più romantiche e motivetti naif da cabaret per le signorine cattive. La voce dal timbro scuro di Euski ci sembrava perfetta per animare le donne del disco.

A livello compositivo come procedete? Come nasce un vostro pezzo?

Di solito partiamo da un’intuizione: un’idea o un argomento per un testo oppure un’atmosfera musicale. Dopodiché sviluppiamo questa intuizione costruendo dei motivi musicali ai quali adattiamo le parole. Tuttavia spesso l’arrangiamento finale prende forma dopo svariati tentativi e registrazioni che ci permettono di selezionare la versione che a noi suona più efficace.

Avete suonato spesso anche all'estero, come viene accolta la vostra proposta fuori dall'Italia?

La nostra musica è stata accolta e accettata molto bene all’estero, anche quando è cantata in italiano e persino in dialetto. Abbiamo ottenuto lusinghieri, quanto inaspettati consensi in Olanda, in Lituania, in Polonia e in Germania. Speriamo si ripetano occasioni simili anche in futuro perché suonare in Europa e portare la nostra cultura fuori dall’Italia è una cosa che ci emoziona parecchio.

Piani per il futuro prossimo?

A livello compositivo non abbiamo fretta di far uscire nuovi lavori, ma ci prenderemo tutto il tempo che ci servirà per assecondare le nostre ispirazioni e passioni. Sul piano umano ci auguriamo che gli incontri, le collaborazioni e belle condivisioni che abbiamo allacciato in questi quattro anni possano radicarsi ancora più profondamente e crescere in nuove situazioni e progetti.

Grazie dell'intervista ragazzi, a voi la chiusura.

Un bacio a tutti i lettori e allo staff di “Erba della Strega”.
“Solo per voi, soltanto per l’amore…”


http://www.myspace.com/romamorensemble

ZA

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