INTERVISTE

SYMBIOSI

Dicembre 2010

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I Symbiosi son tornati. Grazie anche ad un amico. Che non c'è più, ma che sta sempre con noi. Queste righe sono per lui. intervista esclusiva con Alessandro Grassini, ultrararo dottò!!!!!

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Prima di tutto, benvenuto su EDS! Ti va di raccontare brevemente la storia dei Symbiosi ai nostri lettori più giovani?

Grazie a voi prima di tutto, è una storia che comincia un po’ di tempo fa, esattamente alla fine del 1984 in Toscana , zona valdelsa, tra Siena e Firenze, al tempo avevo 19 anni, tante idee e molto tempo libero, come tanti ragazzi, seguivo molto da vicino la scena musicale indipendente ed avendo la fortuna di vivere a mezz’ora da Firenze ho potuto seguire e partecipare come fan prima di tutto a quegli anni fantastici della cosidetta “scena fiorentina”, che avrebbe regalato tanto all’intero panorama musicale italiano, insieme al mio amico e coetaneo Mirko Frilli, con il quale un giorno decidemmo di investire un po’ di soldi per acquistare (a rate) una drum-machine e una tastiera per provare a fare qualcosa di nostro, dal momento che io già  suonicchiavo la chitarra, si pensò di unire le due cose (la freddezza dei suoni elettronici e la chitarra elettrica) creando appunto una SYMBIOSI sonora, da qui il nome. Ben presto ci accorgemmo che da soli non ottenevamo quello che volevamo e proponemmo di entrare nel gruppo a Rossano Ciampalini, un bassista appassionato del genere, infine l’incontro con David Taddei, istrionico attore teatrale, completò per il momento la formazione e venne realizzato così il primo demo. Per un periodo poi si unì a noi Gianni Cerone, giovane ma già formidabile batterista, con questa formazione facemmo le prime esibizioni live, fino a registrare, nel novembre del 1986 il 7” USCIRE-FANTASMI-PROFUMO DI MORTE, per La Folie Records, che fu un’ottimo biglietto da visita e tutt’ora a quanto vedo, considerato tra i prodotti del genere più significativi di quell’anno. Nel novembre del 1987, facciamo il primo mini-tour in Germania, nel frattempo, il gruppo torna alla drum-machine e il brano BRUCIA è inserito nell’album compilation 100 NOTE della Spittle Records. Nel 1988 Simone Del Zanna sostituisce Rossano Ciampalini al basso, altro minitour in Germania e la registrazione dell’album FABBRICA per la Vitriol Records che uscirà all’inizio del 1989, nel frattempo però, senza nessun motivo, i Symbiosi si sciolgono e l’album resterà una specie di testamento…fino ad oggi.


Si parla spesso di reunion, a volte in termini poco lusinghieri, altre in maniera entusiastica. Voglio chiederti, cosa porta dei vecchi musicisti a decidere di tornare assiem e risuonare i vecchi brani? Nostalgia? Voglia di rimettersi in gioco? Semplice divertimento?

Devo dirti che l’idea di riunire i Symbiosi mi girava per la testa da almeno 10 anni, ma ritenendo impossibile la cosa me la ero sempre tenuta per me, fino a quando è stato lo stesso David a tirarla fuori e da lì siamo partiti. Per quanto  mi riguarda è solo una grande voglia di farmi felice e forse di fare felice qualcuno.


La ristampa, nonostante non si avvalga di un'etichetta alle spalle, suona bene ed è ben strutturata...

In questo bisogna ringraziare Alessio Niccolini, che ci ha creduto da subito, facendo un ottimo lavoro come co-produttore..

Volete raccontarci come sono nati quei brani originariamente? Erano anni in cui non era propriamente semplice registrare e pubblicare un disco...

In realtà era più semplice di adesso se vuoi…i mezzi limitati aguzzavano l’ingegno e soprattutto si creava un senso di “comunity” vero, che oggi ci sogniamo. David Taddei ha scritto una volta Molte volte, da varie persone, mi è stato chiesto il senso dei nostri testi. Io credo che un po’ spiazzino perché in verità, in molti casi, sono poesie e non testi e anche la musica non è un contrappunto  ma segue una linea artistica propria e talvolta in antitesi con le parole. Non mi riesce ancora trovare parole migliori di queste per spiegarti cos’erano i Symbiosi

Come mai Mirco Frilli  non fa parte della runion? E come mai avete scelto di far entrare in formazione Riccardo Chiarucci e Francesco Macheda? Sentite ancora Gianni Cerone e Rossano Ciampalini?

Inizialmente aveva accettato la proposta, poi non si è fatto più sentire….nonostante abbiamo varie volte cercato di ricontattarlo. Questo ci dispiace molto, abbiamo avuto anche qualche esitazione, ma poi si è deciso di farla lo stesso, spero ci faccia sapere almeno qualcosa. Con Gianni, oggi musicista professionista di spessore, ci vediamo spesso alle sale prove, mentre Rossano vive all’estero. La scelta di Riccardo e Francesco è dovuta  alla necessità tecnica di avere una consolle con persone affidabili e un chitarrista di supporto per me, inoltre sono orgoglioso di collaborare con due ragazzi giovani che nel campo della musica elettronica sanno il fatto loro e che daranno quel tocco di novità sonora all’avvenimento. Voglio ricordare inoltre che la parte scenografica del concerto sarà a cura di Sintesi19 di Andrea Montagnani.

Sisters of Mercy, Velvet Underground, Doors, Joy Division...queste alcun delle influenze dei Symbiosi negli '80. Ed oggi?

Che devo dire ? per me ancora loro, sono molto tradizionalista in fatto di gusti musicali, certamente con orecchie ed animo diversi.

Dopo 22 anni esatti, stesso palco stessa musica, i Symbiosi ritorneranno a proporsi dal vivo. Quanto vi eccita e/o spaventa la cosa? La scelta di ripartire dallo stesso luogo dove avevate posto fine al progetto è stata mirata o casuale?

il palco non è proprio lo stesso (il Sonar non esisteva nel 1989…) è la stessa la città, l’ambiente e spero che molti testimoni di quell’ultimo live dei Symbiosi siano presenti il 14 gennaio, è una scelta non casuale ma dovuta, il Sonar esiste in piccola parte, anche perché ci sono stati i Symbiosi e tanti altri gruppi dell’epoca..

Cosa vi aspettate dalla scena musicale "oscura" attuale? Chido questo dato che indubbiamente dopo 22 anni avrete sicuramente notato una serie di cambiamenti non indifferenti...

In realtà i Symbiosi non si sono mai sentiti un gruppo “dark”, lo erano forse esteriormente e in certe sonorità, ma l’anima vera è per me quella post punk, nel senso letterale del termine, in quell’atmosfera culturale e musicale ho vissuto la mia adolescenza e non riesco proprio a togliermela di dosso…

Quanto suona "strano" sapere che un adolscente appassionato di Wave italiana passi ore nei mercatini a cercar i vostri vinili? Ve lo sareste mai aspettato?

E’ uno dei motivi per i quali torniamo sul palco, io l’avevo sempre sperato e qualche volta i sogni si avverano, vorrei piuttosto ricordare un amico che ho conosciuto appena di persona, ma che mi aveva dato lo stimolo per pensare a questa reunion,  ciao Paolo (Paul Tired), questa serata sarà un po’ anche sua.

Progetti futuri?

Vediamo come va la prima…ci piacerebbe fare dopo una piccola serie di date che tocchino almeno il Nord Italia e Roma e perché no un nuovo disco, anche se l’impegno parallelo con i DVQ, per quanto mi riguarda non è uno scherzo.

contatti: alessandrograssini@gmail.com

Max1334

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