Inizio subito con il dire che questa non sarà la semplice recensione di un concerto, ma sarà l'esaltazione di un gruppo italiano che merita davvero tutta l'attenzione possibile da parte dei lettori di un sito come L'Erbadellastrega. Spetta infatti proprio a loro "l'onore" di essere il primo gruppo ospitato sulle nostre pagine ad avere ben due recensioni di eventi live... e scusate se è poco! :-)
Il giorno è Venerdì 7 Marzo 2003, il locale è il "Blackout" di Roma e i musicisti in questione sono i Bohémien.
Arrivato di buon ora davanti al locale mi accorgo subito che il pubblico presente è davvero nemeroso considerando il fatto che non ci sono in programma gli Icon of Coil, Cinema Strange o qualche altro gruppo straniero strapompato e pubblicizzato, ma ci sono 5 "ragazzi" di Roma che si ritrovano in un locale dove avevano già suonato ben 17 (!!!) anni prima e che, per molte persone, o sono del tutto sconosciuti o sono un lontano ricordo di molto tempo addietro. Anzi, considerando i molti capelli bianchi (^_^) delle persone presenti nelle prime file prima dell'inizio del concerto, sono in tanti quelli che non li hanno dimenticati (e che magari erano presenti anche nell'86!!!). Ma torniamo al presente...
Dopo un'attesa un po' più lunga del previsto passata sulle transenne della prima fila, ecco che i nostri escono da dietro le quinte accolti dagli applausi del pubblico... devo dire che si presentano bene, più in forma che mai: il cantante Alex Buccini sembra un ventenne pieno d'energia (ha fatto sicuramente un patto con il diavolo! ^_^); la tastierista Stefania Minutaglio con il suo completino "castigato" cattura gli sguardi di tutti i maschietti presenti nel locale; il bassista Giovanni Staccone (uno dei nuovi innesti del gruppo) sfoggia un basso molto punkeggiante ricoperto di adesivi e stemmi vari (compresa una siouxsie d'altri tempi); il batterista Walter Vincenti (con un fisico da far invidia al miglior Iggy Pop) e il chitarrista Luciano Liberatore completano la
formazione che al primo impatto con il pubblico sembra leggermente emozionata. Ma è una sensazione che dura davvero molto poco, infatti subito dopo le prime note del pezzo d'apertura "Sangue e arena" l'entusiasmo e il calore delle persone presenti danno fiducia al gruppo che comincia a dare il meglio di sè con una grinta e un'energia inaspettati. Nonostante qualche problemuccio
tecnico con la tastiera che non vuole proprio saperne di funzionare a dovere, i nostri si scatenano con salti, balli e scalate varie sui rialzi del palco...
In questo modo scorrono via in rapida successione "Nella nebbia (non oltre sarò)" ed "Estasi", due perle musicali davvero di rara bellezza. Giusto il tempo di prendere un attimo di fiato con "Colpi di sonno" che ad alzare il ritmo tocca subito alla bellissima "Tra specchi" conclusa con uno spettacolino bondage niente male tra Alex e Stefania, complice un filo del microfono galeotto... :-))
Il pubblico è in delirio, raramente mi sono ritrovato ad un concerto "darche" dove il pubblico salta, si sbraccia, urla, poga ed interagisce così strettamente con il gruppo sul palco come in questa occasione. Era parecchio tempo che non mi divertivo così ad un concerto, l'atmosfera è bellissima.
Dopo qualche istante di pausa, dovuto allo slegamento dei nodi di cui si parlava sopra, arriva il momento di uno dei nuovi pezzi "Danza pagana" che forse sono l'unico tra il pubblico ad avere già ascoltato (la suonarono anche ad Igea Marina qualche mese fa... ed il mio giudizio rimane lo stesso: bellissima). Con il successivo brano "Libido" si raggiunge l'apice dell'esibizione: Alex ha un entusiasmo straordinario, è visibilmente gasato dall'atmosfera che si è creata all'interno del locale. Il pubblico canta con lui... porge il microfono alla prima fila durante il ritornello ed a un certo punto, incitato da qualche "provocatore", è anche tentato di gettarsi tra la folla e fare crowd surfing...
per fortuna ci ripensa, facendo sicuramente risparmiare un po' di spese sanitarie allo stato italiano! :-)
Con l'ultimo pezzo "Eclissi (dell'anima)" si chiude il concerto, ma non prima che le urla dei presenti li richiamino sul palco per i bis, che alla fine, di incitamento in incitamento, diventano addirittura tre! E' il delirio. Uno dei più bei concerti ai quali abbia assistito negli ultimi anni: complimenti al gruppo, complimenti ai presenti e peccato per chi se li è persi!
Per la gioia del Dj di turno questa volta i Bohémien salutano, ringraziano e se ne vanno davvero, lasciandoci sudati, senza voce ma con tanta, tanta soddisfazione. Dipendesse da me li farei suonare dal vivo una volta a settimana, altro che techno ebm per far muovere la gente, molto meglio i Bohémien!!! :-)
E siccome questo resterà per sempre un "sogno mostruosamente proibito", non ci resta altro da fare che aspettare qualche mese (fine estate-autunno) ed accaparrarci tutti una copia del loro primo Cd ufficiale ancora in fase di realizzazione... buttate nel cesso tutta la vostra discografia dei Lacrimosa (o regalatela a qualche metallaro povero) e fidatevi di quello che vi diciamo... chi non lo fa non è degno di parlare di musica dark!!! :-)
[Recensione a cura di Erbadellastrega.it - Marzo 2003. Per le foto ringraziamo
Neogrigio]
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