Faith & the Muse - Igea Marina (RN) - 08/09/2001

by Neogrigio Fare la recensione di un concerto non è semplice, soprattutto quando lo stesso, per chi scrive, non si riduceva semplicemente a quell'ora dove i musicisti stavano sul palco... Ma cercherò di essere chiaro. Prima di parlare dello show, però, vorrei spendere due parole per ringraziare nuovamente l'organizzazione D.a.F Colony di Cesena e i ragazzi di Ascension, che hanno pensato bene di offrire, oltre alla solita formula del biglietto normale per l'entrata, anche un biglietto extra che per poche decine di mila lire aggiuntive ti assicurava di poter ronfare dolcemente in quel di Igea Marina presso un albergo convenzionato, cosa che ha permesso a molti di evitare il solito rientro notturno o l'accampamento vario in stazioni e simili.
Questo per dire che l'atmosfera che si respirava, tra molti dei presenti, era quella della festa, diciamo un prolungamento delle ferie... Comunque, alla fine dovrei parlare del conceto...
Ad aprire la serata non c'erano gli Helden Rune, che per motivi personali non hanno potuto partecipare. Alcuni dei presenti erano lì per loro, e ammetto di aver sentito alcune imprecazioni... ma tant'è.
Li hanno sostituiti un gruppo emergente italiano, gli Hangar Praha, che proponevano un post rock venato di wawe. Personalmente non li ho apprezzati molto, ma considerando che sono un gruppo agli esordi, può essere che ci sorprendano, più avanti.
Nel frattempo il rapporto tra me ed alcuni amici "chattaroli" con la tipa dietro al bancone si faceva sempre più minimalista. Non chiedeva nemmeno più... riempiva i bicchieri di birra e via!
Ad un certo punto, alcuni loschi figuri cominciano ad aggirarsi per la sala con fare da paparazzo, bisbigliando che (SORPRESA SORPRESA!!) William Faith si era tagliato i capelli a spazzola!!! Credo che il commento più usato sia stato qualcosa tipo <<'sti cazzi?!>> ma conta poco.
by Neogrigio
by Neogrigio

Conta che quando Monica e William (effettivamente "decrinierato") entrano sul palco, mi sento morire.
Partono le note di "The silver circle" e - ole'! - parto pure io per il mio viaggio personale.
Altri pezzi si susseguono lungo l'ora circa di concerto, lasciandomi senza fiato e senza parole, tranne che per imprecare contro Valor, ricevendo il plauso, dopo il concerto nel retropalco, dalla Musa e da Fede, ma questo è un altro discorso.
La cosa che mi sembra abbia colpito, positivamente o meno, la maggior parte dei presenti, era il set completamente acustico, con la sola chitarra di William a fare da accompagnamento alla splendida voce (anche se un po' sottotono, stasera) di Monica.
Questo dal mio punto di vista faceva sì perdere la carica emotiva e diretta di molti pezzi dei Faith, ma rivestiva queste canzoni, rendendole più spontanee  e creando un'atmosfera molto intima ed inusuale per un concerto. L'impressione che ho avuto è che sul palco ci fossero due persone vere, sinceramente coinvolte nel fare cio che stavano facendo e desiderose di includere noi tutti attorno a loro.

Chi si è lamentato per la non-teatralità della performance, forse non ha recepito queste sensazioni, o più semplicemente, si aspettava di vedere un concerto come un altro.
Dopo l'esibizione sia William che Monica si sono dimostrati molto cordiali e gentili, trascorrendo molto tempo con i presenti, per autografi, foto o "cazzeggio" vario.
La serata si è poi trasformata in una disco, tra goth rock, qualche spruzzata di death rock (e io godevo!!:) e la solita, immancabile, "unz unz"... ma vabbèh, per stavolta andava bene lo stesso.
P.S. William mi ha detto che il prossimo album, quello in studio che uscirà nei primi mesi del 2002, stupirà non poco gli amanti del vecchio Death Rock americano. Evvai!! ^_^

Recensione "inusuale" di Max 13-34, foto by Neogrigio & Max
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