C'è, anzi, c'è stata un'altra new wave. Anche in Italia. La new wave che non riguarda i soliti nomi noti (ma gloriosi, ben inteso), quelli che non solo sono arrivati alla pubblicazione di interi album ma che hanno pure conquistato una certa notorietà, in alcuni (pochi) casi riuscendo addirittura a oltrepassare i confini dell'underground e a raggiungere un pubblico più vasto.
Ma la storia non è fatta solo dai nomi noti. Negli anni ottanta esisteva anche un fitto "sottobosco" di ragazzi, sparsi un po' in tutta Italia, che erano accomunati dalla stessa urgenza espressiva, dalla voglia di comunicare e di farsi sentire, ma con uno spirito e un'attitudine nuova rispetto alle generazioni che li avevano preceduti.
Alcuni di loro sono durati lo spazio di un demo-tape artigianale, altri più fortunati sono riusciti a inserire uno o più loro brani in qualche compilation insieme ad altri artisti, qualcun altro ha lasciato in eredità la propria testimonianza su 7" o addirittura Ep.
I due protagonisti della seguente intervista hanno fatto parte di quell'altra new wave, di quel sottobosco che cela tesori che meritano di essere riportati alla luce della memoria. E da allora i due hanno proseguito sulla strada dell'espressione artistica, anche non solo musicale, in un percorso comunque caratterizzato dalla ricerca di soluzioni qualitativamente elevate e senza compromessi.

1) Innanzitutto grazie per la disponibilità a estrarre dal cassetto della memoria quella che per voi è stata una fase
importante del vostro percorso artistico-musicale, nonché una delle tante belle realtà del "sottobosco" della new wave italiana, ovvero i Faded Image. Presentatevi ai nostri lettori e diteci quali erano i vostri ruoli nell'ambito di quel progetto, nonché un doveroso cenno alle altre persone che nel corso degli anni hanno fatto parte di quel gruppo.
- Daniele Manini: io ero il cantante e l'autore dei testi dei Faded Image.
- Roberto Barbini: io il tastierista e l'autore di gran parte delle musiche.
- Daniele: poi nel gruppo originale c'erano Davide Colzani (ora Rosso Fluido) al basso, al quale subentrò Enzo Onorato (Lilium), fino al 1986, poi l'ultimo bassista fu Fabrizio Spadea. Mio fratello, Marco Manini (attualmente collabora ancora con noi) era il chitarrista, poi una serie di batteristi: Angelo Ros, Angelo Cosenza e Luigi Colombo.

2) Quella dei Faded Image è stata la vostra prima esperienza musicale oppure già precedentemente vi siete "fatti le ossa" in altri progetti ?
- Daniele: il primo gruppo, con la formazione iniziale, risale ai primi anni 80: i Panico, eravamo giovanissimi, una media di 16 anni a testa, il suono era più grezzo, quasi punk e c'erano fisarmonica e organo.

3) Trovo che il nome scelto per il gruppo sia uno dei più belli di sempre. Di chi fu l'idea? E perché la scelta di una "immagine sbiadita" ?
- Daniele: temo di non ricordarmi l'ideatore, so che mi piacque perché dava quel senso di "incertezza" che vivevamo a quei tempi, e che ora è lo stato comune della popolazione mondiale.

4) Guardandovi indietro, come la giudicate col senno di poi l'avventura Faded Image? Pensate di aver espresso tutto ciò che era nelle vostre potenzialità oppure vi rimane il dispiacere per qualcosa che sarebbe potuto andar meglio ?
- Roberto: era un gruppo con un grande potenziale che, purtroppo, per motivi diversi e legati ai tempi di realizzazione dei dischi, ha lasciato troppo poche testimonianze della sua attività. In pratica quando uscirono i dischi non si riuscì a suonare ed a promuovere adeguatamente i lavori.

5) Oltre al materiale di studio pubblicato nei circa 8 anni di carriera a nome Faded Image, a quei tempi suonavate spesso dal vivo? Ricordate qualche esibizione particolarmente significativa e legata a precisi momenti?
Qualche nome con cui avete condiviso il palco?
- Roberto: Ricordo un concerto a Brescia davanti a migliaia di persone, un paio di concerti con i "Le Masque", un concerto al "Virus" di Milano. Ma di quel periodo sicuramente il ricordo più importante era l’ambiente e l'enorme presenza di gente interessata a cose nuove.

6) Oltre ad occuparvi attivamente di musica, componendola e suonandola, eravate anche appassionati ascoltatori? Quali erano all'epoca gli artisti di cui seguivate le vicende con più interesse?
- Daniele: sicuramente, potrei iniziare con la solita sfilza di nomi. Diciamo che il gruppo a cui eravamo più legati erano gli Stranglers.

7) Nella "vostra" Monza in quegli anni erano attivi
anche gli Underground Life, con cui, per l'appunto, Roberto ha collaborato spesso. A un certo punto la storia dei Faded Image si è intersecata proprio con il gruppo capitanato da Giancarlo Onorato: cosa era successo esattamente ?
- Daniele: a un certo punto Giancarlo chiese a Marco, Roberto ed Enzo (suo fratello) di seguire l’attività live degli Underground Life. Così nacque questa "convivenza" in due gruppi che si differenziavano per cantante e batterista. La cosa durò qualche anno, anche se rimangono forti differenze tra le due band.
- Roberto: con Giancarlo iniziai già a suonare prima, già con "Catalouge Issue" (compilation della IRA di Firenze con Litfiba, Moda e Diaframma) collaborai nella composizione dei brani.

8) Una volta conclusa l'esperienza Faded Image avete continuato a dedicarvi alla musica e anzi, avete in un certo modo ampliato il raggio d'azione delle vostre attività, includendo anche il teatro e la poesia. Spiegateci quali sono i vostri passaggi ed episodi più significativi di questi ultimi 15 anni.
- Daniele: difficile da concentrare ma ci proverò. Conclusa l’esperienza Faded Image, negli anni '90 fondai un nuovo gruppo:
Circo Fantasma, a cui ben presto si aggiunse Roberto che riprese a suonare la fisarmonica. Con questo gruppo iniziammo un'attività concertistica molto intensa, con un suono decisamente legato al folk ed al punk, eravamo una formazione cosiddetta "combat folk", in cui i miei testi erano affiancati da veri e propri atti di propaganda politica. Il mio modo di vedere la musica, legato comunque a dimensioni decisamente più teatrali, ben presto ci allontanò dal progetto stesso. Di quegli anni il lavoro per me più interessante è la canzone "Sistemazione", che il gruppo registrò nel suo primo Cd ("Ninna nanna per la classe operaia"), dove già io e Roberto figuriamo solo come autori. Di fatto, negli anni successivi, ci legammo al mondo del teatro.
Io ho scritto e messo in scena (con la compagnia "Teatro Materia") due commedie e con Roberto abbiamo
composto le musiche di alcune commedie della Compagnia Stabile Monzese. Dal vivo abbiamo portato uno spettacolo, "Casi Umani" e ci cimentavamo in reading poetici.
Finalmente, dopo qualche anno di preparazione, è uscito il nostro primo lavoro "Manini & Barbini - Le stanze dei giochi", che oltre ad avere al suo interno quasi tutti i Faded Image (Angelo Cosenza in tre brani, Marco Manini in quattro), ha collaborazioni importanti (Mercanti di Liquore, Matrioska, Ranieri Fumagalli di Luf e Van de Sfoors, il primo bassista di Underground life, ecc...).
Stiamo presentando il cd dal vivo con il nome "Banda Putiferio" in normali concerti e, in uno spettacolo/recital "Parole Stanze".

9) In quello che fate oggi e nelle vostre espressioni artistiche è rimasta qualche traccia del discorso che portavate avanti con i Faded Image? E a proposito di uno degli ultimi brani pubblicati col vostro precedente gruppo, a distanza di parecchi anni l'atto di accusa lanciato in "La malattia" è valido ancora oggi? Chi sono i "malati" nella società odierna ?
- Roberto: è rimasta la voglia di continuare a sperimentare e creare cose, si spera sempre, originali, senza seguire le mode e le tendenze del cosiddetto mercato. Allora come adesso avevamo questo spirito di sfida sulla composizione, che ora ovviamente abbiamo perfezionato e maturato.
- Daniele: rispondo sui "Malati". Purtroppo devo dire che, nonostante gli anni, quel pezzo è ancora decisamente attuale. Il mio modo di scrivere è diventato più ironico e scanzonatorio, senza rinunciare ogni tanto al sano sarcasmo che traspare in quel brano.
Da quella canzone in poi mi sono spesso rivolto a tutta una serie di persone che ormai vivono la loro "malattia" come uno stato di normalità. L'omologazione è il mio nemico. Tutti noi, me compreso, siamo nemici di noi stessi. Scusate la filosofia finale.

10) Vi ringraziamo di nuovo per la cortesia. Potete lasciare un saluto e un messaggio direttamente ai lettori.
- Daniele: saluto tutti e vi ricordo che per saperne di più sulle nostre attività, per comprare materiale, ecc... c’è il sito a vostra disposizione!
- Roberto: ciao!
Sito ufficiale:
www.putiferio.it
Intervista a cura di
Federico Orlandi per Erbadellastrega.it - Maggio 2005.
 
 

 
Panico:
Mc "Dietro le mura" (1982 - Panico)
Faded Image:
Ep: "Modern" (1984 - Supporti Fonografici)
Mc: "Compilation" (1985 - il brano "Presences of mind")
Ep: "Diaidia" (1987 - distribuzione Toast records)
Lp: "Punto zero" (1991 - il brano "La malattia" - Toast records)
Mc: "L'italiataglia" (1991 - il brano "Mondo animale" - Megamagomusic)
Mc: "La malattia" (1991 - Faded Image)
Roberto Barbini con Underground Life:
Lp: "The fox" (1983 - Suono Productions)
Lp: "Catalouge issue" (1985 – i brani "India" e "Glasarchitektur" - I.r.a.)
Ep: "Fuoco nella città di ghiaccio" (1986 – distribuzione I.r.a.)
Lp: "Filosofia dell'aria" (1987 - Target)
Lp: "La primula rossa" (1990 – in due brani – "Lilium")
Cc: "Questo soave sabba" (1993 – in due brani – "Lilium")
Daniele Manini con Regard:
EP: "Regard" (1988 - come autore - Regard)
Circo Fantasma:
Mc: "Qui non si canta…" (1993 - il brano "I nuovi poveri" - Pongo records)
Mc: "Sistemazione" (1994 - Circo Fantasma)
Cd: "For you" (1995 - il brano "La fabbrica" - Totem records, distribuzione Sony)
Cd: "Ninna nanna per la classe operaia" (1997 - come autori. "Baracca e burattini", distribuzione Bmg).
Mercanti di liquore:
Cd: "La musica dei poveri" (2002 - il brano "Ape car" - Musicamezzanima, distribuzione "Venus")
Manini & Barbini:
Cd: "Solartis" (1998 - il brano "Vivere" - Lilium produzioni)
Cd: "Soniche avventure" (2000 - il brano "Donna Ideale" - Fridge)
Cd: "Le Stanze dei giochi" (2004 - "Putiferio" - distribuzione Tre Lune Records)
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