1) Ok, come da tradizione, presentatevi ai lettori di Erba Della Strega.
- Oilà, veniamo da Lipsia e stiamo insieme da sei anni. La nostra musica si può descrivere come un calderone fatto di gothic rock wave mistura di chitarre chorussate, chiavi di synth sferiche, samples taglienti, influenze di un incrocio infiammato di musica e voci espressive. Abbiamo fatto parecchi concerti in giro, prodotto tre mini Cd da quattro tracce, totalmente autoprodotti, e partecipato a qualche compilation.

2) So che di recente avete cambiato cantante, come mai? Amavo quel suo modo così intenso e particolare di interpretare le canzoni.
- Beh questa separazione non dipende dalle sue ottime qualità vocali. Amavamo la sua voce come la ami tu ma, purtroppo, a volte non c'è modo di poter continuare a lavorare assieme. Non è stato facile arrivare al divorzio, ci abbiamo messo più di un anno
prima di riuscire a sederci  guardare in faccia la realtà. Ma quando i membri di una band non riescono più a comunicare, devi fermarti. Cosa che, sfortunatamente, non significa che la band in sé possa continuare a suonare bene come in precedenza. Ma siamo stati fortunati, perché dopo qualche tempo per le ricerche, abbiamo trovato in Teresa una nuova guida. La sua voce, così potente e calda, ha ridato nuova vita ai FormFleisch e siamo felicissimi che lei ami ciò che facciamo e si sia unita a noi.

3) Dopo molti anni di attività continuate con l'autoproduzione: possibile che nessuna etichetta si sia fatta avanti per promuovervi? E' un peccato, data la buona qualità del materiale.
- Ad essere onesti è un argomento alla quale pensiamo spesso, ma in fin dei conti finché non avremo completato il nostro vero primo album di debutto, non avrebbe molto senso stare a cercare un'etichetta... Proprio ora stiamo dando gli ultimi ritocchi in studio ad alcuni brani che finiranno sul debut e, quando avremo finito il tutto, cominceremo a mandare in giro i nastri per vedere se si muove qualcosa di interessante nei nostri confronti. Siamo davvero ansiosi di finire il lavoro, credimi. Dopo così tanti anni di sacrifici, tra lavoro alternato a live shows e registrazioni...

4) Parlando del vostro stile, ho davvero apprezzato le composizioni più
orientate verso l'american goth, come "Batkäver" o "Lücke von Ruhe". Cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo materiale?
- Grazie per gli apprezzamenti! Se mi dici che le nostre canzoni ti rimandano a quel tipo di musica, ne siamo davvero felici. Attualmente sarebbe una tortura per noi dover accostare le nostre canzoni ad una scena o anche solo fare un paragone tra i vecchi brani e quelli nuovi, dato che sono pur sempre figlie nostre, quindi è difficile avere delle preferenze... Posso solo dirti che saranno brani diretti, suadenti e con quella punta di FormFleisch sound che caratterizza un po' tutta la nostra produzione, un po' selvaggia e per nulla easy...

5) Nei vostri artwork ci sono sempre mani! E' una scelta fatta non a caso, mi sembra... Cosa significano per voi?
- Bella domanda! Sei il primo che l'ha notato e chiesto! Complimenti! Di solito la prendevano come una cosa fatta a caso o come il simbolo della nostra label (che tra l'altro non avevamo... mah...). Probabilmente tutto partì con la copertina di "Grip", nel 2002, dove avevamo questi fili da marionetta che partivano dalle estremità delle dita della mano. Ci piaceva il fatto che quest'immagine poteva dare inizio a molti tipi di interpretazione... Uno schiavo ed un padrone ad esempio... Dipende da ciò che provi o dalla situazione emotiva nella quale ti trovi mentre vedi quell'immagine. Usammo quindi quell'immagine sul nostro merchandise e divenne per noi una specie di logo, che venne ripreso in versione aggiornata nell'artwork di "Puppet" e nel relativo merchandise. Credo ci farà compagnia ancora a lungo...

6) Ho guardato il videoclip di "Trip" e mi sembra che abbiate un impatto live molto potente: quanto è importante per voi quella dimensione?
- A dirla tutta, è sempre stata la cosa più importante per noi, anche rispetto alla registrazione del nuovo album. Abbiamo davvero bisogno di stringere un legame con il nostro pubblico ed amiamo vedere le
loro reazioni stampate sui loro volti mentre ci ascoltano. A livello economico non possiamo vivere di sola musica, quindi non ci aspettiamo nulla dalle vendite dei nostri demo autoprodotti, anche se è moto bello sapere che molti di loro ormai ce l'hanno a casa e se lo ascoltano, venendo ai concerti e conoscendo le canzoni a memoria. Cerchiamo sempre di dare il massimo, per loro e per noi. Abbiamo visto molti posti e vogliamo vederne molti altri, per condividere tutto ciò con chi lo vorrà.

7) Allora vi lascio fare autopromozione: dimmi tre motivi per ascoltare i FormFleisch...
- I tre motivi sono tre fasi. All'inizio la curiosità, poi la meraviglia e, alla fine, la confusione.

8) Le ultime parole sono per voi...
- E' sempre un piacere conoscere nuove persone e poter comunicare con loro in questo modo. Significa molto per noi avere la possibilità di esprimervi i nostri pensieri e le nostre esperienze... Grazie! Keep on dancing!!
Sito ufficiale:
www.formfleisch.net
[Intervista a cura di
Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Luglio 2006]
 
 

 
° FORMFLEISCH - "Grip" [autoprodotto, 2002] - "Puppet" [autoprodotto, 2004]

Era da un po' che volevo scrivere due righe su questa band tedesca, quindi perdonatemi se i dischi in questione non sono proprio freschi freschi di stampa, ma alla fine che ci frega? Mica dobbiamo essere sempre e comunque ultratrendy ed attenti alle nuovissime uscite... Allora, il primo dei due dischi in questione, "Grip", risale al 2002 e mi piacque non poco, con quelle influenze in bilico tra american gothic, rimandi vaghi ai leggendari Lacrima Necromanzia (soprattutto nelle parti più melodiche) e strizzatine d'occhio a qualche venatura più goth-metal, ma assolutamente non invadente. Anzi. Molti lo chiamerebbero gothic rock, e non a torto. Basta l'opener "Trip" per capire che i nostri non scherzano e sanno il fatto loro. Tirato e coinvolgente il pezzo scorre lasciando un ottimo sapore in bocca. Sapore che diventa più vizioso e perverso quando ad uscire dallo stereo è la seconda traccia, "Tidal wave", evocativa ed avvolgente, con la bella voce di Dorian che la fa da padrona. "Lust" è più malata e sinistra, pur mostrandoci il lato più emotivo dei nostri. Chiude il lavoro "Jade", che soffre forse di un eccessiva "metallizazione" del sound: peccato, perché le intuizioni erano davvero buone. Passano due anni e i nostri tornano all'attacco con un altro mini, "Puppet", che continua la loro evoluzione verso le sonorità già sperimentate. Apre "Array", non male, si denota subito che i nostri hanno trovato il loro sound, corposo, compatto senza dimenticare l'approccio malinconico. Ma è con la seconda traccia che raggiungono il capolavoro. "Batkaver" è infatti uno dei brani che più ho amato negli ultimi anni, così tremendamente deathrock americano di classe che non poteva non inchiodarmi ad ogni ascolto. Diretta, emotiva, mi ha ricordato una sfilza di nomi che sarebbe stupido star qui ad elencare ma, davvero, è un gioiello prezioso. Anche perché, nonostante i rimandi, resta
comunque "personale", cosa non da poco... Segue la plumbea e funerea "Lucke von Ruhe", un altro viaggio nel tempo di qualche lustro, per ritrovare e riassaporare emozioni che da troppo tempo non sentivo, perlomeno da uscite recenti. Bellissima in ogni sua parte, assieme a Batkaver resta, a mio avviso, uno dei momenti più alti della loro discografia (a cui manca in questa recensione il primo demo omonimo, acerbo sotto molti punti di vista). Chiude il lavoro "Skin", che va a legarsi nuovamente a certe soluzioni più "pesanti", che non mi dispiacciono per nulla, ma davvero, con pezzi come Batkaver e Lucke von Ruhe il resto scompare. Il video di "Trip" nella sezione Rom non è nulla di che, invero, ma non duole dare un'occhiata alle loro performance live. Da tenere d'occhio questi ragazzi, considerando anche che a breve uscirà il loro prossimo lavoro e sono curioso di sentire la nuova cantante, dato che l'eccezionale Dorain se n'è andata: peccato, era una delle voci migliori degli ultimi anni nel genere a mio modesto parere. Spero davvero che la sua sostituta sia altrettanto personale ed evocativa. Resto in attesa... [Max 13-34]
 
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