1) Ciao Lol, è davvero un piacere poter parlare con te!
- Grazie!

2) Partiamo con una curiosità… la controversa vicenda della tua fuoriuscita dai Cure nel 1989 non mi è mai stata ben chiara: vuoi spiegarcela dal tuo punto di vista?
- Certo. Fondamentalmente alla base di tutto c'erano dei miei problemi di salute (probabilmente si riferisce alla dipendenza più o meno pesante dall’alcool... N.d.Max) e in prospettiva lasciare la band in quel momento è stata la cosa migliore che potessi fare
per rimettermi in sesto e stare meglio. Diciamo che la ragione fondamentale, tra le altre, è stata questa.

3) Dopo aver lasciato i Cure hai messo insieme una nuova band, i Presence, con Gary Biddles (già roadie dei Cure e membro dei Fools Dance con Simon Gallup) alla voce. Come mai anche questo progetto naufragò? Vuoi parlarcene?
- Dopo i Cure ero veramente confuso su cosa fare ed ho pensato "Ok, formo una band!". Nonostante sia convinto che assieme abbiamo fatto delle buone cose il mio cuore non era così coinvolto nel progetto, perlomeno non così tanto come nei Levinhurst, quindi ci sciogliemmo. Vedo ancora a volte Gary, Rob Steen e Chris Youdell, dato che vivono qui in California.

4) Levinhurst è una delle band più fresche che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi mesi eppure non sei più un ragazzino! Come si spiega?
- Credo che la motivazione principale alla base dei Levinhurst è la stessa di sempre, ovverosia la mia necessità di condividere emozioni e sentimenti in maniera musicale od artistica. L'ispirazione per questo progetto mi viene data dall'interesse verso tutta la nuova elettronica e dal mio nuovo senso
dell'impegno, ovvero nel prefissarmi nuovi traguardi da conseguire sia artisticamente che personalmente.

5) Che reazioni hanno suscitato fin ora il nuovo album e il tour che stai svolgendo in America?
- La risposta che sto ottenendo è fantastica! Sto ricevendo le migliori recensioni della mia intera carriera! Durante i due tour che abbiamo fatto il pubblico ha gradito molto le nuove composizioni, quindi non posso che essere pienamente soddisfatto di come stiano andando le cose!

6) Dato che sei nell'ambiente da molti anni cosa pensi della scena musicale attuale? Ci sono delle cose che ritieni interessanti o che non gradisci?
- Rimangono sempre e solo le due cose che ho sempre amato od odiato. Odio la musica fatta solo per i soldi, senza anima e senza ispirazione, mentre mi piace quella fatta dal cuore, onesta e suonata da persone che amano la musica ed amano crearla. Tutto qua.

7) Ho letto che Robert Smith è ancora in contatto con te e che addirittura doveva remixare un brano del tuo
album… è vero? Siete ancora in buoni rapporti nonostante le beghe legali di qualche anno fa?
- Si. Nel periodo di Bloodflowers scrissi a Robert scusandomi per ciò che avevo fatto in passato, avevo capito l'errore. Lui mi rispose dicendomi che ormai era acqua passata e di andare a trovarlo quando fosse passato per Los Angeles. Ed è quello che feci. Passammo la notte a parlare fino a mattina perdonandoci a vicenda per il passato, ritornando amici come un tempo. Prima o poi faremo delle cose assieme, ma per quanto mi riguarda la cosa più importante è che siamo tornati buoni amici.

8) Cosa ricordi del Pornography Tour? È stata veramente un'esperienza intensa come ho letto svariate volte?
- A dire il vero non ricordo molto!!! È stata una follia... tutti e tre eravamo molto "fuori" e pazzi all'epoca e comunque rimango convinto che Pornography sia il disco migliore tra quelli che abbiamo registrato.

9) Hai rimorsi o rimpianti dopo venticinque anni di carriera?
- Non del tutto. Credo che senza i lati negativi non sarei mai riuscito ad apprezzare appieno le ottime cose che la vita mi ha riservato. L'unico pensiero che mi infastidisce è il poter aver fatto del male a qualcuno
in qualche maniera senza volerlo, durante questi anni, e vorrei rimediare o chiedere scusa.

10) Tornando ai Levinhurst, che tipo di gente viene ai tuoi show?
- Persone "alla Cure" e "non-alla Cure"... prevalentemente "alla Cure" direi... eheheh!

11) Parlami di tua moglie. Ha una voce davvero bella! Ha mai cantato prima in una band?
- E' molto semplice: la sentivo sempre cantare in giardino e mi piaceva molto, così quando ebbi una nuova esplosione di creatività musicale fu la scelta automatica per la voce. Funziona veramente bene dato che teniamo la nostra vita personale al di fuori dello studio o dal palco!

12) Sei coinvolto nell'operazione di ristampe con brani inediti dei Cure previste per fine anno/inizio 2005?
- No, se ne occupa principalmente Robert e sono molto felice che lo stia facendo. Sarà bello far sentire alla gente un po' di cose che erano solo nostre!

13) Ci sono possibilità di poter vedere in futuro le immagini di Carnage Visors ed Airlock (i due cartoni animati proiettati durante il Picture Tour del 1981 e il Pornography Tour del 1982)?
- Dovresti chiedere a Robert. Io dovrei avere le mie copie personali da qualche parte. Ne esistevano tre per ogni film e ne abbiamo tenuta una copia a testa, quindi non si sa mai.

14) Dimmi la verità, non hai mai più suonato la batteria dopo Pornography?
- Certo! Ho ricominciato a suonarla proprio in alcuni live show dei Levinhurst! Dovresti venire a vederci!

15) Ti ricordi qualcosa dei tuoi tour in Italia?
- Ho un ricordo vivido del nostro primo tour (Top Tour 1984, Milano e Bologna. N.d.Max). Stavamo completando il soundcheck, i volumi erano alti, pioveva e nonostante tutto potevamo sentire i fans di fuori che urlavano!
Improvvisamente sfondarono le porte ed improvvisamente avevamo migliaia di persone sedute a guardare il soundcheck! Mai successo! Fu grande!

16) Ci sono delle possibilità di vederti qui in Italia?
- Si, l'anno prossimo dovremmo fare un tour europeo, Italia compresa, quindi preparatevi.

17) Che cos'hai in cantiere per il prossimo futuro?
- Sto scrivendo il materiale per il secondo album che uscirà nel 2005. E ti dico subito che sarà pieno di sorprese!

18) Lol, ti ringrazio infinitamente per la disponibilità e lascio le ultime parole a te!
- Grazie a tutti voi in Italia! Ho splendidi ricordi lì, arriveremo prestissimo!!!
Sito Ufficiale:
www.levinhurst.com
[Intervista a cura di
Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Ottobre 2004]
 
 

 
° LEVINHURST - "Perfect Life" [Full Contact, 2004]
Levinhurst, ovvero un "certo" Lol Tolhurst e Cindy Levinson, la sua compagna. Con queste premesse sarebbe molto facile sparare a zero su questo album. Lol infatti, tra i vari membri dei Cure, è quello che meno ha ricevuto, perlomeno in termini di gratificazione, elogi da parte di pubblico e critica. E questo per me è un errore enorme. Il suo drumming scarno ma metronomico ha aiutato non poco album come "Pornography" e "17 Seconds" ad entrare nella leggenda. E per quanto riguarda la sua presunta scarsa capacità di suonare le tastiere, basti ascoltare un qualsiasi bootleg dell'83, dove tale compito era a suo totale carico. Lol ha sempre avuto classe, secondo me.
Solo che era troppo simpatico, giocherellone e, in certi momenti della sua vita, attaccato ai vizi. Cosa che accostata al carattere vagamente dittatoriale di Cicco Bob, lo ha messo col tempo in una luce negativa. Ma ecco che, a quindici anni dalla sua fuoriuscita dai Cure, dopo i poco interessanti dischi dei Presence, il nostro torna sulle scene e lo fa in grande stile. Perfect Life non è assolutamente un capolavoro ma di sicuro è un ottimo disco, superiore a molte cose fatte dagli ex colleghi negli ultimi anni. La dolce voce di Cindy si fonde perfettamente con i pattern elettronici di Lol (completa la line up il tastierista Dayton Borders), creando atmosfere semplici ma efficaci, dal sapore malinconico e vagamente retrò. Elettronica di altri tempi aggiornata ai giorni nostri ("Sorrow"), splendide pennellate mediorientali/futuristiche ("Sadman"), sguardi d'intesa con la dance da club di metà '90 ed oltre ("Despair"), salti nel tempo direttamente agli '80 ("Hope"), reminiscenze Alan Parsonsiane ("Perfect Life") e una acida/dolcissima "Lost" (strana l'omonimia, vero?) che per semplicità ed efficacia non può non sorprendere già al primo ascolto. Non ci sono storie, Lol ha vinto, e alla grande. Si è scrollato di dosso tutti i pesanti cliché del suo passato e non ha avuto paura di buttarsi in qualcosa in cui credeva davvero, senza per questo perdere coerenza o stile. Un album che brilla per sincerità, freschezza e spontaneità. Un disco che appena sentito sembra solo "carino" ma poi ne senti ancora il bisogno, perché è splendido nella sua semplicità. Qua non ci sono trenta sovraincisioni, centinaia di effetti e i ritmi non sono sparati al massimo dei bpm possibile. "Solo" belle canzoni. E ditemi se è poco... gran sorpresa Laurence! [Max 13-34]
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