1) Per prima cosa, le dovute presentazioni...
- Siamo i Team Plastique, ci sono Axel Danke Schoen, Psykat, Legs e Akimbo. Siamo assieme da quattro anni e siamo originari di Brisbane, Australia. Viviamo da un anno a Berlino.

2) Come seconda cosa, un po' di storia...
- Bene, ci siamo formati ad una festa casalinga. Brisbane è molto bella, ma anche molto noiosa. O ti organizzi da solo le feste od impazzisci. Tenevamo queste enormi feste private con più di duecento persone totalmente fuse che indossavano i costumi più
assurdi, tipo carta d'alluminio e cose simili. Avevamo organizzato questo party, chiamato "Glam sandwich" ed indossavamo dei costumi davvero ridicoli. Eravamo anche abbastanza sconvolti all'epoca, ed io (Legs) dissi: "Credi che se noi fossimo in una band che si veste così, potremmo fare un sacco di concerti?". Sembrava un progetto interessante, quindi mettemmo assieme la band, vestendoci così. E si, abbiamo fatto un sacco di concerti.

3) Team plastique è più di una band "normale". L'immagine che avete sul palco e nel quotidiano sembrano avere un importanza centrale...
- Beh il mio background è artistico mentre quello di Axel Danke Schoen è musicale. Per anni ho frequentato i dance party ed ho capito come loro puntino molto all'interazione tra il pubblico, tenendo conto di un aspetto visivo importante e che lasciasse il segno.
Quindi noi facciamo le nostre performance mentre suoniamo e spesso cerchiamo di interagire direttamente con il pubblico. Abbiamo giochetti come il "Date tape" dove leghiamo assieme con lo scotch parte dell'audience e il "Food bondage" in cui facciamo mangiare al pubblico qualcosa di dolce e buono con qualcosa di vagamente disgustoso (come cioccolato e mostarda.) Volevamo creare una band che fosse il frutto della combinazione tra l'arte e la musica... una Art-Band... Per questo abbiamo fatto show ed installazioni nelle gallerie d'arte oppure esibizioni all'interno di
alcune vetrine dei negozi. Una volta ci siamo esibiti in una galleria d'arte con una performance chiamata "Maggot farm" (i "maggot" sarebbero i lombrichi che mangiano il cadavere delle persone morte e sepolte) (i bigattini, insomma... :-) N.d.Malex) vestiti da vermicelli mentre ci rotolavamo l'uno sull'altro tra shampo, vaselina e gelatina rossa. Abbiamo sfasciato la galleria, ma era proprio questa l'idea iniziale... Le gallerie d'arte possono essere così noiose...

4) Leggendo il booklet del vostro Cd possiamo vedere il vostro punto di vista riguardo la sessualità nel mondo
moderno. Voi cercate di riportare tutto alle radici, se non erro. Cosa intendete esattamente? Non credete che il tutto sia un po'... rischioso, diciamo, con l'aids che continua a mietere vittime?
- Beh si, c'è una dose di rischio, ma ora le persone sono molto più informate riguardo all'hiv e sui metodi di prevenzione. L'aids ha davvero mandato in tilt la società e la cultura per molto tempo. Gli anni ottanta e la rivoluzione sessuale erano molto interessanti, con gli androgini e posizioni ideologiche molto più aperte rispetto all'omosessualità e così via. Poi improvvisamente arriva questo virus e persone come Elton John corrono a sposarsi (con una donna, n.d.Max) e tutti cominciano a vestirsi con abiti casti ed anti sexy, molto molto larghi, andando a feste danzanti succhiando lecca lecca invece di fare sesso. Il nostro obiettivo era, ed è, avere una band che continui il discorso spezzato negli anni '80 quando il mondo fu fottuto dall'aids e dalla paura che ne derivò.

5) I vostri testi e la vostra immagine possono essere divertenti, ma per qualcuno questi possono risultare offensivi. Non avete mai avuto problemi per il vostro modo di porvi?
- Si, a volte abbiamo avuto problemi ai concerti. Una volta facemmo questo show dove c'era questa noiosissima femminista che continuava ad insultarci dicendo che eravamo offensivi. Quindi pisciammo a turno su una Barbie. Credo che non amiamo il concetto di politically correct, secondo noi è semplicemente un altra forma di fascismo ed è
divertente urtare persone che la vedono in quel modo... e fidati, è molto, molto, molo facile farli arrabbiare! :-)

6) Avete scelto Berlino per vivere, scelta condivisa da molte altre band... come mai?
- Berlino è molto economica ed è in una posizione centrale rispetto all'Europa. Non dobbiamo lavorare così tanto facendo noiosi lavori giornalieri per sopravvivere e possiamo quindi girare L'Europa per suonare. Inoltre siamo parte di una comunità davvero
interessante. Ci sarebbero mille motivi per spiegare il nostro trasferimento, ma il punto centrale è che l'Australia è davvero un posto isolato e l'industria discografica lì, oltre ad essere esigua, è molto più conservatrice e chiusa di quanto si possa immaginare.

7) L'Australia per noi è molto lontana, non solo geograficamente, ne sappiamo poco... che mi dici della scena musicale alternativa laggiù?
- Attualmente ci sono alcune cose eccezionali laggiù, ma per colpa dell'isolamento geografico il resto del mondo non ne viene mai a conoscenza. Come ho detto prima, Brisbane è molto noiosa e a causa di ciò sono molteplici le band che la popolano, perché devono crearsi da soli il proprio divertimento. E' molto difficile per un musicista alternativo riuscire a fare qualche soldo o sopravvivere solo con la propria musica in Australia, anche perché non ci sono nè una industria né un mercato sufficientemente grossi per supportare situazioni del genere. Inoltre ci sono solo tre città dove gli artisti possono esibirsi... è davvero un peccato, dato che conosciamo alcune persone con un talento molto, molto spiccato che faticano ogni giorno per sopravvivere.

8) Volete davvero scoparvi un Dj? Io rifiuto, ma sono certo che ci sarebbe la fila ai vostri concerti!
E' uno scherzo in realtà. Abbiamo avuto tutti l'esperienza di scoparci un Dj e c'è così tanto ego in loro... abbiamo voluto scrivere questo pezzo per gioco, perché
crediamo che così facendo tutti i Dj del mondo comprino il nostro disco per poter mettere quel brano ed eccitare le ragazzine nel pubblico che a fine serata sarebbero pronte per fare sesso con loro...

9) Ok, descriveteci un vostro tipico concerto... se tipico può essere la parola giusta...
- Diventiamo molto caotici e confusionari. Gettiamo in giro oggetti e leghiamo il pubblico. Pubblicizziamo prodotti e giochiamo a tennis e diventiamo pazzi e siamo molto, molto, molto sexy... a volte perdiamo tutti i vestiti, ma non è colpa nostra... è solo che siamo poco bravi nel cucito... abbiamo anche un ananas sessuale... diciamo... ed Axel suona dei ridicoli assoli orgasmici...

10) Che reazione avete dal pubblico durante queste esibizioni così coinvolgenti e dissacranti?
Si divertono da matti! A volte vengono coinvolti direttamente nelle performance ed alcuni vanno veramente fuori di testa! Crediamo che molte persone, quando escono, si mettano in tiro, sembrino fighe ma in realtà non si divertano per nulla... Quello che vogliamo fare è creare situazioni dove il pubblico si diverta ed impazzisca e socializzi con gli altri in modo sereno e divertente senza troppi muri da abbattere, mettendo da parte per un attimo l'autocontrollo che ci si autoimpone troppo spesso. Spesso finiscono anche con l'uscire assieme... conosciamo molte persone fortunate che hanno trovato dei buoni compagni in ognuno dei nostri spettacoli... malizioso!!!

11) C'è qualche ricordo particolare riferito ad una vostra performance che volete raccontarci?
- Abbiamo disegnato e creato l'entrata del Big Day Out 2004 a Sydney... E' il festival
all'aperto più grosso di tutta l'Australia. Ci siamo inoltre esibiti all'entrata per due giorni di fronte a circa quarantamila persone. E stato grande e probabilmente la cosa più grossa che abbiamo fatto.

12) Descrivimi un tuo giorno perfetto...
- Mhmmm... credo vestirmi in un costume davvero decadente e poi togliermelo per immergermi in un bagno termale con qualche
amico e sorseggiare champagne rosa. Probabilmente il tutto sarebbe seguito da una nuotata nell'oceano... Mi manca molto non poterlo fare...

13) Quali sono le vostre influenze principali? A chi vi ispirate nella vostra musica e nella vita di tutti i giorni?
- Oscar Wilde, Cicciolina, The Plasmatics, Cobra Killer, KLF, Dunst, Annie Sprinkle, Motley Crue...

14) Progetti futuri?
- Beh, stiamo pianificando dei tour in Europa e delle performance qui a Berlino. Stiamo organizzando il "Koetze, Foetze and Ficker Cooking Show" a Berlino... In tedesco significa "Il vomito, figa e cuoco fottitore show", che sarebbero i nomi di tre insani pupazzi fatti con i calzini che inventammo qualche anno fa. Avranno un Coocking Show (un po' come "La prova del cuoco", n.d.Max) ed ognuno avrà le sue specialità (Koetze - zuppa, Foetze - salsa di pomodoro, Ficker - crema).  Sarà davvero disgustoso e dal sapore pessimo e il pubblico avrà anche l'opportunità di crearsi i propri pupazzi. Sarà come un party ma ovviamente lo renderemo folle ed interattivo e chissà che a questo non ne possa seguire un altro...

15) Ok, le ultime sono per voi...
Beh, Oscar Wilde una volta disse "Quando siamo felici siamo sempre buoni, ma
quando siamo buoni non sempre siamo felici". Credo che sia la cosa più vera al mondo.
Sito Ufficiale:
www.team-plastique.com
[Intervista a cura di
Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Settembre 2005]
 
 

 
° TEAM PLASTIQUE - "Suck" [Eas, 2004]
Questi qua sono fuori!!! Ma davvero fuori!!! Partendo dal presupposto che il loro intento principale è, sintetizzando, riportare la libertà sessuale ai livelli pre-aids, senza limiti e senza inibizioni, quello che ne può seguire, come potete immaginare, non può non essere, perlomeno, bizzarro. Ed è proprio questa l'impressione che si ha appena si tiene tra le mani questo "Suck", debutto ufficiale del quartetto australiano da poco trapiantato a Berlino. Bizzarro a partire dal titolo, dedicato ai denigratori della band, che usavano, appunto, questa parola per definirla e considerati tra i veri e propri ispiratori del gruppo (!!!). Uno che fa, di solito, quando ha un Cd nuovo tra le mani? Lo apre, ovvio, e io mi sono trovato davanti a questa copertina coloratissima, folle, con tanto di gioco "a la gioco dell'oca" con le varie fermate, in cui vengono usate punizioni come "Lick the person to your left" o "The person to your right must give you a foot
bondage"... tutto da provare, insomma... Un look tra pornostar, Lolita, cyberwhore (bello 'sto termine, eh? M'è venuto così...) e chi più ne ha più ne metta, un paio di video (uno sul Cd ed uno su un Dvd che mi hanno allegato, una performance live che parla da sola....) dove le intenzioni sopradescritte sono molto più che esplicite... E la musica? Beh, per quella ci muoviamo nelle zone basse (e vai col gioco di parole) delle sette note, dato che siamo di fronte ad un mix leggerino di electro minimale, elettroclash, pop, dub, jungle, drum'n'bass, qualche chitarrina, voci effettate, gemiti, sospiri e via dicendo. Ma devo ammettere che questo mix di bassa lega funziona... è accattivante quanto basta ed è, soprattutto, la colonna sonora ideale per le performance delle tre ragazzine + belloccio, veri e propri party selvaggi dove tutto è possibile e per "tutto" intendo "tutto". Non privi di una massiccia dose di (auto?) ironia, i Team Plastique sono  da prendere in blocco per ciò che sono, ovvero un enorme circo ambulante, dove è impossibile scindere il lato visivo da quello prettamente musicale. Prendendo questi due fattori singolarmente, infatti, sono alquanto ridicoli, messi assieme, invece, raggiungono un livello di kitcheria enorme che non può non incuriosire ed attrarre. Perché non si può non sorridere di fronte a testi tipo "I wanna fuck a Dj..." e perché, usando parole loro, "We may be pretentious but fuck we're having fun"... Non lasciateveli scappare, soprattutto nella dimensione live. [Max 13-34]
 
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