1) Prima di tutto presentatevi ai nostri lettori italiani.
- Noi siamo i Vanishing!

2) La vostra discografia non è molto... come dire... "comune" di questi tempi. Avete un classico Cd, ma anche
alcuni vinili 7", 10 pollici, uno split in vinile... è strano tutto questo nel 2003! C'è un motivo preciso dietro questa scelta?
- No, semplicemente amiamo le produzioni in vinile e soprattutto ci piacciono molto gli split con altre band.

3) Come per i Subtonix anche i Vanishing non hanno le chitarre e questo rende molto particolare il vostro sound. E' anche questa una scelta o no?
- Non realmente una scelta: semplicemente ci sentiamo completi anche suonando solo questi strumenti. Ti dirò di più, attualmente non usiamo neanche più il basso e la lineup è composta dalle sole tastiere, batteria e sax!

4) Molte persone vi inseriscono nella scena death-rock. Condividete questa opinione?
- Ci sentiamo molto attratti dal lato oscuro delle cose, ma non siamo mai stati attivamente presenti nella scena death-rock, semplicemente perché non diamo importanza alle catalogazioni.

5) Quali sono le vostre influenze musicali?
- Ultimamente ascolto un sacco di cose diverse tra loro, tipo Donna Summer, Tangerine Dream, Orchestral Manouver in the Dark, Snowy Red... in pratica sto riscoprendo
la disco music! Mentre Brian e Billy, gli altri due componenti attuali della band, sono totalmente in fissa con la musica dub.

6) Quanto è importante per voi il rapporto con il pubblico? Siamo rimasti sorpresi nel vedere che farete ben sei date in Italia! Non è certo una cosa comune per una band giovane e poco conosciuta in uno paese straniero!
- Il rapporto con il pubblico è basilare per me. L'altra sera ho sognato di essere su un palco mentre suonavo; il pubblico era una galleria di bottiglie di alcool ed io lo guardavo incuriosita. Talvolta ho un senso di reale disperazione quando durante un concerto non c'è una connessione forte tra l'audience e il palco. Avrei voglia di abbattere le barriere che ci separano, desidererei creare un esorcismo. Vorrei che tutti partecipassero, sudassero... che si sentissero vivi!

7) Esiste un concetto dietro i vostri bellissimi testi?
- Per gli ultimi due lavori le liriche sono venute fuori direttamente dalla mia testa, non dal cuore. La mia mente è come una stanza con una voragine sul pavimento dove mi nascondo come un bambino che gioca a nascondino e che poi striscia fuori di nascosto. Sono influenzata da quelle fottute filastrocche per bambini, dai racconti di fate... ultimamente sto scrivendo cose più basate sul presente, meno nostalgiche.... "nostalgia del buio" (dice quest'ultima frase in un misto tra spagnolo ed italiano... N.d.Malex)

8) Avete fatto una cover di "A forest" dei Cure per uno dei vostri split 7"... perché questa scelta? Amate i Cure o gruppi simili a loro?
- Abbiamo scelto "A forest" perché è la più bella canzone dei Cure (beh, oddio... N.d.Malex). Dopo averla registrata ho sentito realmente il bisogno di essere in una foresta, così ho dipinto le pareti della mia stanza di verde. In questo modo ho fatto riaffiorare gli incubi che
si provano entrando in una foresta senza esserci fisicamente dentro.

9) A cosa assiste il pubblico durante un vostro concerto?
- Hotel Chaotica. Lots of dancing! (lasciamolo in inglese, rende meglio l'idea! N.d.Malex)

10) Le vostre canzoni non sono per nulla facili, anzi sono molto complesse. Mi riferisco a pezzi come la bellissima "Lost in picture" che inizia come "Pornography" dei Cure, dopo sembra di sentire i Tones on Tail che incontrano
Siouxsie e alla fine mi fa venire in mente i Portished insieme a Lydia Lunch... E' difficile per voi scrivere queste canzoni? Ci vuoi parlare del modo in cui vengono composte?
- Qualche volta è un processo molto immediato, le canzoni nascono istantaneamente. Altre volte devo tirarle fuori come un corpo intrappolato nel ghiaccio... ed infatti talvolta non si sciolgono: restano fredde, senza emozioni.
Per me il processo creativo è una tortura. Ci sono questi bambini imprigionati dentro di te che ti sussurrano, scalciano, ma hanno paura di venire alla luce. Urlano. Non riesci a tirarli fuori completamente. Non escono più in fretta se cerchi di persuaderli con le lusinghe e trovano sempre un altro appiglio al quale aggrapparsi (questa donna è completamente folle... imparate poetelli darche! N.d.Malex)

11) Cosa significa il nome "The Vanishing"?
- Significa che stiamo sparendo dalla povertà. E dall'inferno.

12) Il vostro look è un incrocio tra le foto vintage di inizio secolo e i b-movie degli anni '50 e '60. Cosa ne pensate? E' importante per voi l'immagine?
- Ci piace molto truccarci e "travestirci". Comunque il nostro look è da considerarsi in un'ottica "Camp" (per chi non lo sapesse, essere "camp" significa stare in una posizione di mezzo, usando l'arma dell'ironia per non farsi travolgere. In pratica
non prendono troppo sul serio il loro imbrattarsi di trucco/sangue e cose del genere... cosa che dovrebbe essere sempre implicita ma che spesso, purtroppo, non è così. N.d.Malex)

13) Progetti per il futuro?
- Dominare il mondo.

14) Dì qualcosa ai tuoi fans italiani!
- Ci vediamo presto! Ciao! Sito ufficiale:
www.thevanishing.com
[Intervista a cura di
Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Novembre 2003]
 
 

 
° THE VANISHING - "In the bat haus" [Cochon Records, 2002]
Cosa posso scrivere di un mini Lp che ho letteralmente consumato per mesi? Quattro canzoni una più bella
dell'altra che non possono non inchiodare l'ascoltatore alla poltrona. Ecco, la sensazione che si prova ascoltando "Assisting suicides" o "Parasites" è quella di essere stretti tra i muri di un vicolo di periferia molto, molto buio e angusto. Sensazione di claustrofobia, nervi tesi, tensione, paura, malattia mentale, scarsa, o fin troppo elevata, lucidità di pensiero.
Quattro pezzi, dicevo. L'unica volta che mi capitò un colpo così fu quando ascoltai per la prima volta il mini dei
Voodoo Church. Questo magari può servire per farvi capire a COSA ci troviamo di fronte. Trovatemi un altro disco nuovo così, fatemelo ascoltare e mi renderete felice come non mai. Questo mini spazza via in un colpo le quintalate di feccia che escono quotidianamente da band ben più note, imbellettate con la fissa di essere gothic. I Vanishing a malapena sanno cos'è il goth. Non gliene può fregare di meno. Vanno per la loro strada. E stanno massacrando tutti. Questa è classe.
Un mini che andrà insieme al resto della loro discografia, a fianco di dischi come "Only theatre of pain, "Songs and legend" o "The scream". Toh, guarda che caso, ho citato tre album goth fatti da gruppi che all'epoca manco sapevano che cos'era il goth!!! Fate vostro questo album. Ora. [
Max 13-34]
 
° THE VANISHING - "Songs for psychotic children" [Gsl Records, 2003]
Questo album è perfetto. Il miglior disco del 2003, e non solo. Chiunque di voi non lo abbia ancora sentito dovrebbe farlo al più presto. Un disco per tutti i nostalgici di un epoca musicale che non c'è più. Un disco per tutti quelli che guardano avanti e cercano nuove sonorità. Il disco più goth che abbia sentito da anni, pur non essendo goth. Otto brani, più un intro ed un outro per un totale di mezz'ora di gemme incastonate in fila. Proprio come ai vecchi tempi. Proprio come i classici di questo genere.
"White walls" fa saltellare il corpo e l'anima, acida e malata com'è, per poi ammaliarvi con il refrain dolce e
rassicurante di femme fatale in acido. "Lost in pictures" è di quanto più vicino ci sia alla perfezione: Cure, Portished, Siouxsie, Tones on Tail, Rozz Williams in un frullato di emotività che non può lasciarvi indifferenti. "Glass is falling" è una frustata tagliente in bocca, con tanto di stacco statico in mezzo. Giusto il tempo per guardare la vostra vittima negli occhi per un ultimo momento, prima di ricominciare a massacrarlo con lucida follia, quasi chirurgica.
"Terror I've been dying to meet you" è un manifesto di disperazione, ma che con i cliché goth ha ben poco a che fare. Liriche visionarie/reali/descrittive come solo il signor Roger Painter sapeva scrivere.
Devo premettere una cosa. In questi brani non c'è chitarra. Tutto è nelle mani di Jessie, che accarezza, maltratta, distrugge, dà vita al suo basso contrapponendolo ai suoni saturi delle tastiere ed al drumming disco che aleggia sull'intero lavoro. Sempre Jessie fa della sua voce un blocco di creta, plasmandola a suo piacimento, quasi come se Lydia Lunch potesse trasformarsi davvero dalla cantante dei Teenage Jesus a Donna Summer.
Insomma se volete posso andare avanti ancora per ore con il mio delirio, ma non ci sono storie. Questo disco è da avere. E a differenza di altri album, se non riuscite ad apprezzare questo disco "non goth", comincerei davvero a mettere in discussione i miei giudizi musicali. Per dirla tutta, se non uscite emotivamente turbati dall'ascolto di questi solchi incisi su questo vinile viola trasparente, o ascoltate tutt'altra musica o non siete giustificabili. Un capolavoro. Punto. [
Max 13-34]
 
° THE VANISHING/LOST SOUND - Split [Cochon Records, 2003]
Dopo anni di digiuno "splittistico" improvvisamente, ascoltando questo 7", mi sono ricordato a cosa servivano, davvero, gli split: ovvero far conoscere una band tramite un'altra, in modo che i fans di una o dell'altra abbiano sotto mano un prodotto di un gruppo nuovo anche senza volerlo.
Inutile negarlo, ho comprato questo disco per la presenza dei Vanishing, che qui ripropongono un vecchio brano ("Get in a car") ed un rifacimento di un pezzo già comparso nel loro ultimo full lenght. Una versione di "Lost in pictures" per sola batteria e synth, preludio, forse, del futuro artistico/musicale del trio americano.
Due brani ottimi, ma questo me lo aspettavo.
La sorpresa vera e propria l'ho ricevuta dai Lost Sounds, band che non conoscevo assolutamente. Molto più simili al passato dei Vanishing, ovvero alle Subtonix, i LS hanno in più un approccio chitarristico che spesso mi ha riportato alle prime cose di Sonic Youth, DNA ed in generale alla scena noise/no wave americana dei primi anni '80. Questi due brani e quelli comparsi sul singolo "1+1=nothing" mi hanno convinto non poco, aspetto con ansia di riuscire a recuperare il loro album vero e proprio. [
Max 13-34]
 
<<< Home