Progetto nato nel 1994 da un'idea di Nikita, famoso nell'ambiente dark italiano anche come Dj, curatore della fanzine "Rosa Selvaggia" e fondatore, assieme alla stilista Graziella Giaccone, dell'ex negozio d'abbigliamento dark "Naiadi" (chiuso nel settembre 2001).
I
Vidi Aquam vedono in lui l'unica presenza costante tra i membri della band dagli esordi fino ad oggi. Il loro sound si può definire un crossover oscuro di varie atmosfere tra il darkwave, l'ethereal e l'elettronica. Il gruppo inizia come trio, composto oltre a Nikita anche da Northgate e Stefano Saguatti. Con questa formazione viene alla luce nel Marzo '95 il primo demo-tape "Vidi Aquam", per L'Alternative Dramatique di Milano, recensito positivamente da fanzine e riviste sia italiane che estere.
Dopo questa prima esperienza gli altri due membri abbandonano il gruppo e vengono rimpiazzati da Egon (basso e voce). Nei successivi 18 mesi i Vidi Aquam si stabilizzano come duo, e con questa formazione suonano dal vivo nei più importanti locali del nord Italia e producono il secondo demo-tape "9.96", uscito ovviamente nel settembre del 1996, anch'esso per L'Alternative Dramatique.
Vengono anche citati nel libro "Hex Files: The Goth Bible" come rappresentanti della scena dark italiana.
Dopo questa fatica discografica, entra nell'organico anche Davide
alla chitarra elettrica e voce per proseguire al meglio la serrata attività live che però si interrompe nell'autunno dell'anno successivo con l'abbandono di entrambi i musicisti. L'attività del gruppo subisce un brusco stop della durata di circa sei mesi, nei quali Nikita cerca delle persone che siano adatte al suo progetto. Riesce a trovarla in Serena, bassista e cantante dalla bellissima voce, e Daniele, bassista, chitarrista e autore anche di un altro progetto musicale parallelo, i "Karus Vesper".
Con questa line-up e con la ritrovata stabilità tra gli elementi, i Vidi Aquam partecipano con il brano "Le silènce" alla compilation "Intimation of Immortality vol. 5" (Energeia) e a quella della fanzine "Rosa selvaggia: Atto I" con "Fugge dal nulla".
Tra l'altro nel giugno 2000 vengono selezionati per rappresentare l'Italia (insieme ad altre band) al festival Wave Gotik Treffen di Lipsia.
Durante l'estate 2000 i tre lavorano nello studio Pentagramma di Milano alla realizzazione del bellissimo Cd-promo "Queen of Spades", che viene alla luce in Agosto con i sei brani che lo compongono: "Intro", "Le silènce", "I dannati", "Queen of the contrast", "Lost in time" e "Fugge dal nulla". Tutte positive ed entusiaste le recensioni di questo lavoro apparse nei mesi successivi sulle riviste e fanzine del settore.
Dal Maggio 2001 si unisce al gruppo il bassista Fabio De Giorgi, proveniente da una precedente esperienza con i Ludmila e attivo nella scena underground fin dal 1987. Con questa nuova formazione a quattro elementi i Vidi Aquam hanno trascorso i primi anni del nuovo millennio eseguendo un discreto numero di concerti in giro per l'Italia migliorando sia la loro presenza scenica che il loro sound.
Purtroppo nel Giugno 2003 Fabio De Giorgi lascia la band
che torna così ad essere un trio... con questa formazione i Vidi Aquam sono ritornati in studio di registrazione per incidere nuovi brani, tra cui la cover degli Ataraxia "In articulo mortis". Il nuovo Cd sarà un'album ufficiale che richiederà molto lavoro e tempo per essere completato e vedrà la luce verso l'autunno del 2004, in cui tra l'altro si festeggeranno i 10 anni del progetto.
Sito Ufficiale:
www.rosaselvaggia.com
 
 

 
° VIDI AQUAM - "Apocalisse" [Rosa Selvaggia Obscure Label, 2002]
Finalmente ecco tra le mie mani la ristampa del secondo, fantastico demo dei Vidi Aquam. Quel "9.96" uscito originariamente per "L'Alternative Dramatique" che suscitò molto interesse attorno a se, sia in Italia che all'estero. Ecco dunque, per chi se le fosse perse, "Guilty" (un ipnotico sabba che manda ancora oggi in trance), la splendida e marziale "Etruria", "Silence" (bella, da pelle d'oca...) e tutte le altre. Ma non è finita qua! Infatti nella nuova veste, oltre alle sei tracce del demo, si possono ascoltare altri sei inediti del periodo 95/97.
Musicalmente sono totalmente diversi dai Vidi Aquam che conosciamo adesso, come è diversa la line-up
che ha registrato queste canzoni (a parte il fondatore Nikita). Musica rituale, ambient, d'atmosfera, inetichettabile. Mettetela come volete, ma cose come l'allucinogena "Stone mask" (qui nella versione del '96) mi fanno venire i brividi, soprattutto se ascoltate ad alto volume. Chiude il lavoro la funerea "Never been", sempre dal demo del '96, degno epilogo di una ristampa che deve essere vostra. Affrettatevi però, il Cd è limitato a 166 copie numerate a mano. [Max 13-34]
 
° VIDI AQUAM - "Queen of spades" [autoproduzione, 2000]
Chi di voi non ha mai sentito parlare dei Vidi Aquam? Se qualcuno alza la mano, accetto solo i neofiti della scena, perchè gli altri andrebbero puniti. E' inutile prenderci in giro: Nikita e soci sono ormai da anni uno dei punti fermi della scena musicale italiana, e non prenderli in considerazione sarebbe solo sintomo di esterofilia acuta o (peggio) invidie e roba varia.
Il lavoro in questione, "Queen of spades", per chi scrive è una delle migliori espressioni goth dell'ultimo decennio, con l'incedere marziale di "Le silence", la ninnananna dannata di (appunto) "I dannati", gli arabeschi di
"Lost in time" o il decadimento medievale di "Fugge dal nulla". E poi, sovrana ed imponente, quella "Queen of the contrast" che, sorniona ed ammaliante, ci svela il lato più malinconico dei Vidi Aquam. Non so che altri aggettivi usare per un brano di tale bellezza, tale è la sua efficacia nonostante giochi su due accordi. Ecco qual'è la forza dei Vidi Aquam. Colpire dritti alle nostre anime senza bisogno di orpelli o arrangiamenti mastodontici. Questa è la mia concezione di musica: semplice ed incisiva.
Continuare a fingere che gruppi come VA non esistano è sintomo di chiusura mentale. Se siete in questa categoria di ottusi, continuate a spendere venti Euro a botta per porcate che provengono dall'estero. Ma per me e per gi altri, l'unico augurio che possiamo farci è che VA continuino ad ammaiarci con le loro sonorità uniche. Da avere assolutamente. [
Max 13-34]
 
 

Premetto che pur conoscendo personalmente Nikita e aver potuto sentire esibirsi dal vivo i Vidi Aquam per più di una volta, non mi sono mai sforzata di indagare a fondo la storia e le particolarità di questo gruppo, che da anni si conferma come una realtà stabile nel panorama musicale milanese. Vediamo quindi se le curiosità dei lettori troveranno riscontro nelle mie domande...

1) Vidi Aquam: ma da quanto tempo esistete? Credo siate stati uno dei primi gruppi italiani del quale ho sentito parlare (ad eccezione dei nomi storici)...
- NIKITA: Il progetto fondato da me nel febbraio del 1994 ha visto succedere varie formazioni e l'uscita di due demo-tape ("Vidi Aquam" del 1995 e "9.96" del 1996, uscite per l'etichetta/associazione L'Alternative Dramatique di Milano) mentre il Cd "Queen of spades" è il più recente. Più vari live in varie parti del Nord-Italia e della Svizzera. Il primo tape ha atmosfere rituali, il secondo è

più introspettivo, e quest'ultimo lavoro il Cd promo "Queen of spades" è il più sognante, il quale ha riscosse ottime critiche sia da riviste italiane (Ritual, Ver Sacrum, Ascension, ecc...) che estere (Poison Quill, Original Sin). Abbiamo sfiorato l'anno scorso il famoso festival tedesco di Lipsia, e soltanto per sfortuna e l'andamento malorganizzativo di quell'edizione non ci ha permesso di esibirci insieme ad altre band italiane in una giornata dedicata al dark italiano.

2) Sappiamo che Nikita è un "personaggione" impegnato su più fronti (musicista, DJ, ... e molto altro!) e gli altri componenti del gruppo invece, chi sono?
- SERENA: Io sono la cantante dei Vidi Aquam, sono la più piccola del gruppo. Sono una neo-diplomata all’Accademia delle Arti Applicate in design d'interni e antiquariato. Oltre ad essere "La Regina del Contrasto" (occupazione che complica e occupa gran parte della mia vita...!!) mi occupo di management e promozioni musicali. Il resto del mio tempo libero, lo passo a sognare…
- DANIELE: Sono laureato in storia, suono nei Vidi Aquam da due anni e mezzo e mi occupo delle parti di chitarra e delle programmazioni di alcune basi dei nostri pezzi.
- FABIO: sono entrato da alcuni mesi nel gruppo, suono il basso ed anch'io sono laureato in storia. Ho suonato nei primi Ludmila, nell'Inverno della Beffa e negli Enigma-Eden.

3) Se non sbaglio, solo di recente è stata introdotta una voce femminile nella formazione. Come mai questa scelta? Facile? Difficile? Tra l'altro prima di
ascoltare il vostro ultimo demo ero molto curiosa di ascoltare Serena/Serexia cantare e dopo l'ascolto non posso che complimentarmi per l'ottima iniziativa!
- NIKITA: Il progetto che volevo avere prima di far nascere i V.A. era appunto con una voce femminile, ma per l'avvicendamento di alcuni eventi non venne mai attuata. Ho ritirato fuori questa idea visto l'avvicendarsi dei vari collaboratori, da progetto aperto ho voluto trasformarlo in una band vera e propria, dove ognuno avesse il suo ruolo, insomma ho voluto far crescere musicalmente l'impronta e credo che finora ci siamo riusciti, anche se alcuni preferiscono i vecchi suoni e le vecchie idee, ma bisogna capire che passano gli anni e quindi le idee si trasformano e non si può presentare sempre le stesse cose che non rappresentano più se stessi. Molti comunque sono convinti che è questa è la formazione migliore e che il nostro suono è maturato.
- SERENA: Sono all'incirca 3 anni che canto nei V.A.! L'idea, o la colpa, è stata di Nikita. Per me è stata un'impresa veramente difficile: inserire la mia voce voleva dire sconvolgere le sonorità che fino ad allora avevano contraddistinto la band. E così è stato. Sono abbastanza fiera del nostro lavoro, anche se ovviamente si potrebbe migliorare ancora molto. Una mia caratteristica è quella di non accontentarmi mai; punto sempre al gradino più alto… personalmente cerco sempre di evolvermi e di imparare a sfruttare la mia voce nel miglior modo possibile…

4) Musicalmente, nel corso degli anni e man mano che crescevate sia come musicisti che come amanti di un certo genere di sonorità, c'è stata anche una evoluzione stilistica significativa nei Vidi Aquam o bene o male i vostri lavori non si discostano molto gli uni dagli altri? Vi sentite di identificare un momento di "perfezione" al quale tendete costantemente?
- SERENA: Proveniamo da background musicali diversi, e, come dico sempre, questo è il punto forte dei V.A. Quello che abbiamo ascoltato e che ascoltiamo adesso ha una chiara impronta stilistica che influenza i nostri lavori. Per questo penso possiamo essere definiti solo come genere crossover-dark. Nel nostro promo, Queen of Spades, ogni brano parla da se, non esiste nessun filone melodico e strutturale… Parlare di una ricerca di "perfezione" mi sembra un po’ troppo, direi semplicemente che ambiamo a fare quello che ci piace, cercando di migliorarci sempre di più e sperando di comunicare qualcosa a chi ci ascolta.

5) Come mai, nonostante tutto, ancora non abbiamo avuto il piacere di assistere all'uscita di un disco "ufficiale"?
- NIKITA: E' un pò difficile chiedersi il perché, finora autoprodursi è stato l'unica ancora di salvataggio per i V.A., questo bisognerebbe chiederlo alle etichette, forse siamo un po’ scomodi visto che ci piace passare da un genere all'altro, e ci viene risposto da taluni che siamo troppo poco ethereal, e da altri che siamo troppo poco elettronici, forse è una colpa non fare brani con lo "stampino", noi i pezzi tendenzialmente uguali li scartiamo, sarebbe troppo facile la via da percorrere… Ora stiamo componendo nuovi brani che andranno a tenere compagnia in alcuni brani di "Queen of Spades" nel primo CD di lunga durata che molto probabilmente sarà autoprodotto, che uscirà sicuramente nel 2002; inoltre è in assemblaggio un CD-raccolta di inediti contenente brani sperimentali a partire dal '94, come l'inedito pubblicato sulla compilation "Rosa Selvaggia: Atto II".

6) Qual'è, al momento, lo scopo principale del progetto Vidi Aquam?
- NIKITA: Non abbiamo nessun scopo principale, diciamo che vogliamo trasmettere soltanto le nostre emozioni e i nostri sentimenti.

7) E al di là della vostra esperienza, come amanti ed ascoltatori, in primo luogo, di un certo tipo di musica, credete che questa "perfezione" esista? Cosa pensate della musica "dark" attuale? (domanda noiosa, lo so... potevo evitarla!!!)
- DANIELE: Non so cosa tu definisca parlando di "perfezione"… Se ti riferisci alla musica io credo, che essa non può mai essere perfetta perché il giudizio sulla sua qualità è
sempre soggettivo in quanto relativo all'ascoltatore. Per quanto mi riguarda la musica dark attuale non mi piace molto, e non l'ascolto granchè. A questo punto, credo sia preferibile correre il rischio di fossilizzarsi sui vecchi maestri piuttosto che accontentarsi di proposte scadenti…
- NIKITA: Per quanto riguarda la scena europea fa orrore l'uscita di centinaia di progetti elettronici che propongono solo tunza da discoteca di tendenza, il gothic rock è praticamente morto solo band come i Faith and the Muse tengono alto il vessillo, per quanto riguarda la scena eterea si trovano progetti che propongono buoni brani, ma sono band che non possono essere considerate nuove visto che esistono da più di dieci anni, vedi i Rosa Crux. Per quanto riguarda la scena italiana il tutto può essere una buona sorpresa. In questi ultimi 4 anni sto dirigendo una fanzine "Rosa Selvaggia" ed ho visto che esistono più progetti di qualità qui in Italia che nel resto d'Europa. Purtroppo sia alcune etichette italiane e dal fantomatico dark magazine in uscita in edicola (vedi :Ritual!:) che dedica solo briciole alla scena italica. Noi di Rosa Selvaggia abbiamo pensato di ribellarci e di far conoscere cosa l'Italia ha di buono da proporre, così in questo nuovo numero (doppio) abbiamo deciso di far conoscere bands di qualità con un cd allegato negli ultimi due numeri (tra cui Nova, noi Vidi Aquam, Pulcher Femina, Miriam, Ludmila, Dramma, Militia Christi, Mouth of Indifference, etc dedite al dark, all'etheral ed all'electro), per chi fosse interessato all'ascolto dell'ultima compilation può richiedere Rosa Selvaggia (n°XXIII e XXIV) + Cd a: Nikita C. Panza, via Venezia 10, 20093 Cologno M.se (MI).

8) Mi sono spesso domandata, come sia un concerto visto dalla parte del gruppo anzichè da quella del pubblico. Spesso è stato detto che sia un momento molto emozionante, altre volte è stato detto che costringendo i musicisti, suonando, a mettere a nudo componenti molto intime di se stessi, spesso impedisce di vivere con serenità al gruppo la dimensione "live".... Cosa ne pensate? Che clima regna durante i vostri concerti?
- SERENA: Suonare dal vivo è un’emozione estremamente particolare ed anche estremamente personale. Non credo di riuscire a spiegare facilmente quello che provo quando salgo su un palco. Solitamente le persone che vedono una nostra esibizione live tendono sempre a giudicarmi con aggettivi come "folle" o "ipnotica"… questo sta ovviamente a significare che, superati i primi secondi di panico, io mi trovo splendidamente a mio agio…!!! Il dilemma però resta nel comprendere se quella strana figura femminile sul palco è la parte oscura, nascosta e regale della solita e sorridente Serena o è la perfetta recita e interpretazione dei nostri brani... a voi ogni supposizione...

9) L'esperienza più bella a livello di gruppo che vi sia capitata quale è stata? E la più brutta?
- SERENA: Personalmente posso parlare al plurale, citando come esperienze brutte tutte le volte che per qualche motivo durante i nostri concerti l’impianto non ha fatto il suo dovere e ci ha creato "qualche" problema… e come esperienze positive ogni volta che riceviamo un complimento sincero da chi, magari, non ci conosce…
- DANIELE: L'esperienza più brutta è stata sicuramente il mancato concerto al festival di Lipsia, dove siamo stati vittime del marasma organizzativo, la più bella è forse il concerto che abbiamo fatto al Verve di Roma nel gennaio 2001, dove finalmente siamo riusciti a suonare in condizioni buone, cosa che non si verifica dato la scarseza degli impianti nei locali italiani.

10) Progetti futuri ed argomento a piacere, come di rito e poi vi lascio liberi...
- NIKITA: Per ora stiamo dando primaria importanza alle esibizioni live, il 24 novembre 2001 suoneremo al Plan 9 di Limena (PD), e come detto prima alla creazioni di nuovi brani che usciranno sul nostro primo CD di lunga durata e il Cd-raccolta sperimentale. Chi volesse visitare il nostro sito può farlo su:
www.rosaselvaggia.com
[ Intervista a cura di Erbadellastrega.it - Ottobre 2001 ]
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