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Il 3 ottobre 2009 tornano gli ikon, dopo quella volta al Jungle nel 2004, stavolta al Big Bang di Testaccio, Roma.
Sono affiancati dai Mav, gruppo bolognese, di ispirazione Cure. L'influenza Smithiana non si ferma solo alle apparenze.
Mentre i musicisti hanno un look piuttosto normale, il cantante è un concentrato di clichè : cerone, rossetto nero, capelli alla Robert.  Ma fosse solo questo.Passi la prima canzone, piacevole e orecchiabile, che fa sperare in qualcosa di più, la scaletta di brani da loro scelta fa progressivamente capire all'ascoltatore chi ha davanti a sè. Tra canzoni che "parlan di amore, e di mortehhh" (testuali parole del cantante, per fortuna i testi non erano comprensibili ) e plagio di Other Voices dei Cure (giro di basso quasi identico..) l'intenzione di voler negare l'appartenenza dei MAV alla frangia di gruppi clone viene meno. Soprattutto quandoA  arriva "finalmente" la cover di Strange Day, condita da qualche urletto sgraziato qua e là. Durante il loro live tutti erano seduti a chiacchierare o guardare svogliatamente altrove. Chissà, forse non li abbiamo capiti noi!
Gli Ikon invece si sono confermati un gran gruppo, capace di un bellissimo e lungo concerto. Il banchetto che hanno esposto si è rivelato fonte di grande tentazione : cd, cofanetti doppio cd, dvd e il loro primo 7'' Why (poche copie a dire il vero) destinate a finire subito.
Subito mi pongo in prima fila attentissima a non perdere una nota! Ed ecco Chris, Dino Molinaro e Anthony Cornish partire subito con un brano tratto dal loro ultimo album "Love Hate & Sorrow", Memoirs of a Butterfly. Il set alterna pezzi dal nuovo lavoro (oltre alla suddetta : all depths of despair, torn apart e ovviamente l'omonima che dà il titolo all'album) a brani più recenti, come ad esempio a line on a dark day, Rome(dedicata alla nostra città, che Chris ha detto essere la sua preferita al mondo!) e quelli tratti da psychic vampire. non sono mancati ovviamente i vecchi successi come Reality is Lost, Condemnation, Black Roses e soprattutto Echoes of Silence, sulla quale si è scatenato un mini pogo/karaoke! Gli australiani hanno anche proposto alcune cover come 11'o clock tick tock degli U2, fall apart dei Death in June e Ceremony dei Joy Division. Un mix quindi di tutta la loro produzione che ha accontentato ampiamente tutti i presenti. Il concerto è stato molto lungo, 2 ore per 24 pezzi. Ecco la scaletta:

Memoirs of a butterfly
reality is lost
i never wanted you
condemnation
subversion
echoes of silence
dreaming
blue murder
11 o'clock tick tock
ghost in my head
afterlife
fall apart
love,hate & sorrow
without shadows
all depths of despair
-
torn apart
path of the unknown
a line on a dark day
garden of the lost
rome
-
stalag 13
black roses
ceremony
psychic vampire

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L'Aurore_Assassine