LEVINHURST + TourdeForce- Tunnel, Milano, 16 Ottobre 2010
LEVINHURST + TourdeForce- Tunnel, Milano, 16 Ottobre 2010
Milano è un posto strano (fà pure rima...). Una città dove in una sera si fanno due serate differenti all'interno dello stesso locale, una fino alle 23 e una da dopo le 23, con due biglietti d'entrata separati, è cosa strana, no? Una città dove se mettono "A Forest" nelle serate dark la pista si riempie, oggi come ieri. O se mettono "Boys Don't Cry" alle serate Indie o miste, ballano tutti e la cantano pure. Una città dove, quando a suonare son proprio due dei membri chiave del primo periodo dei Cure, dovrebbe quindi esserci la fila. Anche perchè il giorno precedente a Bologna c'erano più di cento persone, nonostante la concomitanza con altri eventi dello stesso settore in città. Anche perchè due sere prima, a Montefano (MC), di Giovedì, vanno oltre le 300 unità con un tutto esaurito clamoroso. E non dimentichiamo le ottime affluenze alle date del marzo scorso a Torino, Bassano del Grappa e Roma. Uno dice, "quindi a Milano, sfacielo" ..... no, poche decine di persone. Il Rolling Stone ha Chiuso, l'Alcatraz si dedica prevalentemente a Cover Band... Cosa c'è che non va più a Milano? Forse nulla ed è tutto ok, dato che altre date vanno comunque benissimo, ma credo (credo) che qualcosa si stia spezzando. Peccato, perchè lo sforzo di Mi Decay e di Ascension promotions per portare i Levinhurst sotto la madonnina erano stati molti... Ma andiamo oltre, e parliamo dei concerti veri e propri, che è meglio. Ad aprire le danze sono stati i bergamaschi TourdeForce che stanno girando i palchi di mezza Italia per presentare il loro ultimo disco, "Colours in Life". Vedere i tre ragazzi suol palco è spiazzante, dato che la prima cosa che ti viene in mente è "ma che c'entrano uno con l'altro?". Tre personalità estremamente differenti, tre modi diversi di stare onstage, con un chitarrista evidentemente metallaro nell'anima, un tastierista che sembra tirato fuori da un video electrowave degli anni '80 ed una cantante che definire frizzante è poco. Eppure, passati i primi minuti di stupore, la cosa funziona, eccome. E il trucco è semplice: è palese che i ragazzi si divertono DAVVERO a stare lì, non recitano nessuna parte, non glie ne può fregare meno di essere al Tunnel o alla Wembley Arena, perchè danno l'impressione di godere per primi del loro concerto. Tutta questa "gioia di suonare" viene inevitabilmente trasmessa anche al pubblico, che per quanto possibile, si lascia trasportare ed applaude più volte l'improbabile trio. Il loro pezzo di punta, "I am the Phoenix", risulta più ruvida che in studio ma non perde nemmeno un grammo del suo potenziale commerciale (si, che c'è di male se dico commerciale? Fare un bel pezzo pop mica è facile...). Sorpresa della serata è stata la cover di "Naked Cousin" di P.J. Harvey, che è riuscita a svegliare anche i più disattenti. In definitiva, un'ottima prova, che dimostra quanto alcune band della cosiddetta scena electro hanno davvero tutte le carte in regola per andare avanti e fare grandi cose, dato che non si limitano ad un clichè prestabilito, ma cercano-per quanto possibile- di essere originali. La spontaneità e la freschezza dei TDF si guadagna quindi i miei pollici alti! Cambio palco rapidissimo ed ecco salire sul palco i Levinhurst. La scaletta è simile a quella dell'ultimo tour eurpeo, alternando pezzi nuovi a vecchi cavalli di battaglia dei primissimi Cure. L'aggiunta in formazione del finlandese Toni Haimi ha dato una spruzzata di colore agli arrangiamenti, e rende ancora più corpose le canzoni. Avevo paura in uno stravolgimento totale del suono della band, ed invece Toni si è inserito in modo perfetto, andando semplicemente a riempire quelle fessure che inevitabilmente si creano con una frmazione a 4. La maggior parte dei presenti è qua per il mito dei Cure, e vogliono vedere Lol e Michael in azione sulle canzoni storiche, ma i Levinhurst hanno dalla loro un repertorio proprio talmente buono che non ho visto nessuno sbadigliare o girarsi i pollici, e non è cosa comune in situazioni simili. Il punto più alto del set a mio avviso è stato il brano inedito, "Seeds are Sown", pezzo che con ogni probabilità entrerà a far parte del prossimo lavoro dei Levinhurst. Semplicemente splendido, fa capire quanto la band si sia amalgamata alla perfezione in fase di composizione, con tutti quei dettagli che abbiamo amato nella musica che Lol e Michael hanno composto anni fa. Progressioni musicali, bridge tremendamente romantici, la forza della pacatezza. Non vedo l'ora di sentire la versione definitiva in studio di questo brano, che ha dato ancora più spazio alla bella voce di Cindy, particolare e personale, per chi scrive uno dei punti di forza della band... Ma i tempi stringono, non c'è spazio per i dilungamenti, ed oltre a dover eliminare dalla setlist una serie di canzoni, Lol e co devono sbrigarsi (sapete, deve cominciare l'altra festa dopo...) e quindi giù, tutto d'un fiato, Boys Don't Cry, 10:15, Killing an Arab, 3Imaginary Boys, Grinding Halt fino alla conclusiva-sempre splendida- Jumping Someone's Elses Train, con un testo che ben si adatta alla situazione di stasera. Si accendono le luci e i nostri corrono fuori dai camerini per cominciare a smontare il palco, "fare spazio" e scattare qualche foto di rito con i fan. Disponibili ed alla mano come già si erano dimostrati a Marzo, i Levinhurst hanno trovato tempo per chiunque, e tutti quelli che volevano portarsi a casa un autografo o uno scatto, se ne sono andati col sorriso in faccia. Questo è saper interagire con i fan. Il concerto è stato molto bello, ma meno intenso di quando li vidi a Rosà. Il pubblico è parte integrante in un live, e quando è poco è ovvio che l'atmosfera non può essere caldissima... Ciò non toglie che me li rivedrei pure domani mattina. Vi aspettiamo nuovamente, e stavolta, se ve li siete persi, non mancate. Fidatevi di me;)
setlist TourdeForce
01-Interrupted Boys
02-I am the Phoenix
03-Marry Me
04-Dancing Days
05-Masterplan
06-Naked Cousin (P.J.Harvey Cover)
07-What You Wanna Do With Your Life
setlist LEVINHURST
01-Dark
02-Play For Today
03-Empty
04-Another Day
05-Another Way
06-Subway Song
07-Fire In Cairo
08-Hope
09-Sadman
10-Accuracy
11-Seeds Are Sown
12-Mau Mau
13-Boys Don't Cry
14-10:15 Saturday Night
15-Killing An Arab
16-Three Imaginary Boys
17-Grinding Halt
18-Jumping Someone Elses Train