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Segnalazione fortemente ritardataria è l’uscita, poco meno di un anno fa, di “The Lunar Society”(Autoproduzione), il secondo lavoro sulla lunga distanza  dei THE SILENT AGE. Il gruppo di Sheffield aggiusta il tiro abbandonando l’indole elettro-danzereccia del primo cd “Machinations” che li aveva proclamati -visto anche la provenienza- a “nuovi Libitina” per una dimensione più intimista. “The Lunar Society” suona dark wave-rock con le chitarre decisamente più presenti che nel passato full-length concretizzando una sorta di punto d’incontro tra Soft Cell e Paralysed Age. Classico esempio in cui il secondo album supera in eleganza il primo.

Mr. Moonlight