Nuove Uscite (17/09/18)
BURNING GATES
Si inizia con un’autocitazione del 2016 che concludeva la segnalazione di “The Ritual Will Never Die”: “i cancelli non possono e non devono essere spenti con l’arrivo del 2017… meditate gotici sabaudi, meditate!”. Siamo nel 2018, i vigili del fuoco non hanno fatto il loro dovere e la meditazione dei gotici sabaudi ha portato alle giuste conclusioni: dopo gli Artica il gothic-rock Italiano ritrova anche il suo secondo asso con il ritorno in pompa magna dei BURNING GATES. “New Moon”, punzonato SDN50, porta a quattro gli albums di inediti della band a diciassette anni di distanza dal “Wounds” e nel segno del più classico BG sound miscellanea di Fields Of The Nephilim, New Model Army e Killing Joke. Se i punti di riferimento -fortunatamente- non sono cambiati, la novità risiede nell’assemblaggio del tutto: per la prima volta nella storia della band le canzoni sotto i cinque minuti non sono più l’eccezione ma la regola. Minutaggio ridotto significa “maggiore dinamicità” e “potenza concentrata”: se pensiamo che “Il Regno Del Vento” (4:50) rimane la traccia più presente nelle compilations , ultima delle quali “Another Gift From Goth”, a scapito di altre perle “espanse” come “Shadows Of The Past” (5:40) o “Waxfire”(6:23) possiamo predire che “New Moon” sarà l’album di maggior successo dei Burning Gates. In questo caso, e molto spesso non accade, successo significa anche qualità: “Abandonment”, “Only The Memory” -la mia preferita-, “Whatever's Left of Me”, la versione di “Fields Of Rape” -precedentemente edita dai From The Fire- sono già classici del combo Torinese ed evergreen del genere. Con “New Moon” il combat-goth è servito: acquisto imprescindibile. Out dal 17 Settembre.
TRACKLIST: 01 Whatever's Left of Me; 02 Abandonment; 03 New Moon; 04 Falling; 05 Time Will Crawl; 06 Oceans Of Time; 07 Fields Of Rape; 08 Only The Memories; 09 Unbridgeable; 10 Eyes.