Luca Lampariello
ottobre 2010
L'autore di "'Angelo Distratto e altri racconti" si presenta ai lettori di EDS. Uno dei talenti letterari migliori degli ultimi mesi: tenetelo d'occhio!
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Benvenuto! Vuoi presentarti ai lettori di Erba Della Strega?
Un saluto a tutti i lettori di EDS. Mi chiamo Luca Lampariello e non sono mai a mio agio durante una presentazione. L'Angelo Distratto è la seconda raccolta di racconti che pubblico. Vivo vicino Siena, in stato di simpatica sospensione.
Qual'è stata la scintilla che ha fatto nascere in te il desiderio di scrivere?
Non so se c'è stato un momento in cui la scintilla ha dato il via alla detonazione. Lo figurerei più come una continua e fluida rappresentazione di un sentimento forte per il ragazzo-che-scrive. Da qui scaturiscono le immagini, le storie, dapprima embrionali e poi piano piano sempre più strutturate. Insomma, più che una scintilla, è un movimento interno alla vita, che scorre accanto alla lettura dei libri, alla visione dei film, ma anche di cartoni animati, fumetti, quadri, situazioni di vita, incontri.
Musica, letteratura, cinema... quali sono le ispirazioni che ti guidano nella stesura dei tuoi romanzi?
Tutte e tre, se legate nel loro specifico a momenti illuminanti e fecondi della costruzione dei racconti.
In sede di recensione ho lodato il tuo gusto nel sintetizzare le storie. Con i tuoi tre racconti un altro autore avrebbe pubblicato tre libri, stiracchiando le storie all'inverosimile. Tu invece sei andato dritto al punto. Si tratta di un esperimento a se stante oppure è proprio un tuo modo di scrivere?
Sì, è vero, mi è stato rinfacciato più volte e credo faccia parte del mio modo di scrivere. Penso che il tutto sia riassumibile nella sequenza: succede, sta succedendo, si fa ricordo. Certe cose, terribili, accadono nell'attimo e nel silenzio, e lì mi innesto io, o almeno provo a farlo. L'influenza dei grandi scrittori di racconti brevi, soprattutto dell'orrore, mi ha portato a cercare quell'attimo. È stupefacente come alcuni di loro abbiano scritto della paura in poche righe, dispiegando sensazioni tangibili e immagini palpitanti. Un terrore silenzioso, appunto, immediato, e per questo cristallizzato in un tempo altro. Non si possono “diluire” o “stiracchiare” certe cose.
I tre racconti hanno delle forti venature noir e la banalità è totalmente assente. Quanto è difficile per un autore riuscire a creare qualcosa che non odori di "già letto", continuando a cambiare inquadratura e risultando, riga dopo riga, sempre più efficace?
Ti ringrazio. Evitare il “già letto” non dev'essere un punto di partenza per la persona-che-scrive, altrimenti non si va da nessuna parte. La parte difficile, per un autore, è capire qual'è la sua storia, ovvero che contributo può dare l'individuo con la sua opera, le sue sensazioni, la pulsione vitale dei suoi ricordi, a un certo argomento. Penso che questo, sopra di tutto, sia il cuore della “missione onesta” dello scrittore (onestà, ovviamente, intesa in senso lato, visto e considerato di chi si sta parlando)
Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi ?
Direi cinema e teatro, visto il mio corso di laurea e i miei lavori, ma devo confessare che vado poche volte a teatro. Cinema, dai, è meglio.
C'è qualche scrittore/scrittrice con cui senti di avere un'affinità particolare?
Ci sono scrittori in cui ritrovo passaggi determinanti per coltivare il mestiere (e anche per nutrire un certo respiro interno). Non è mia intenzione elencarli e scomodarli adesso. Facciamo così, come alle ultime presentazioni del libro chiamo in causa Jonathan Carroll, le cui storie, i cui personaggi deflagrano pagina dopo pagina e volano da un mondo all'altro. Non c'è frastuono, non ci sono roboanti mutamenti, tutto è naturale in maniera sorprendente. Ci si vede la vita dentro, ve lo assicuro.
Parlaci del prossimo libro, cosa stai preparando?
Sto studiando la “cultura altra” e l'orrore nel folklore popolare, i luoghi e le persone che si tramandavano storie incredibili (e di paura) narrate a voce. Da qui nascerà il mio prossimo lavoro.
Qualcosa che non ti ho chiesto e che invece dovremmo sapere?
Mi piacerebbe evidenziare il lavoro del mio gruppo (attori, musicisti, e fumettisti), nel portare sulla scena il Reading – L'Angelo Distratto, tratto da questo libro di racconti. Credo che sia un buon progetto e un modo interessante di presentare il libro in ogni tipo di luogo. Le nostre prossime date le trovate sul blog di riferimento.
Le ultime parole sono per te!
Questa è una grossa responsabilità. Ci si aspetta un frasone, o una citazione colta. Potrei uscirne sconfitto. Intanto saluto e aspetto (per ogni tipo di commento e/o recriminazione) ogni singolo lettore che si prenderà la briga di leggere i miei racconti. Saluto anche gli altri. Mi alzo, e lentamente esco dalla stanza. Lo schermo rimane acceso. Il cursore continua a lampeggiare.