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Robert Schneider - Mitternacht
(autoprodotto 2007)
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Robert Schneider fa parte di quella categoria di artisti che non molla mai, che continua imperterrito il suo percorso di crescita musicale senza guardare in faccia nessuno. Non esistono trend, nuove sonorità o gusti di mercato che possono scalfirlo. Lui segue il suo istinto e va avanti dritto per la sua strada. Già questo, a prescindere dal valore musicale o meno che possano avere per me o per voi le sue opere, è fonte di grosso rispetto da parte mia. Questo nuovo lavoro, Mitternacht, è diviso in due album. Il primo è stato registrato in Svizzera tra il Luglio 2006 e il giugno 2007, una raccolta di brani eterogenei in cui si trova di tutto, dalla ballata folk in chiave quasi country di The Apples of Avalon, alla noiseggiante e chitarrosa Acid Spring passando per la Sisterianamente crepuscolare Circles (o meglio, un tentativo del Nostro di seguire le orme di Eldritch in 1959).
Il secondo album invece è più un flusso di coscenza, registrato interamente la notte di halloween/giorno dei morti nel 2006 a Norimberga. Sei brani divisi tra composizioni proprie e cover, tra le quali spiccano una Radioaktivitat ulteriormente prosciugata di anima, e una Venus in Furs talmente smembrata da mantenere solo piccolissimi agganci con l'originale. Negli altri brani siamo in territori ambient, con risultati altalenanti, ma rimane il fatto che la session notturna presa così nel suo complesso riesce comunque a mantenere un certo fascino. Robert Schneider non è un genio, ma è un artista integro. E va rispettato. Avanti così.