RECENSIONI DISCHI

London After Midnight - Violent Acts of Beauty

(Trisol/Kizmaiaz 2007)

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Il cd di cui parlerò era secondo solo a Chinese Democracy, il fantomatico album in uscita (dal 94...) dei Guns and Roses, in quanto Disco Che Non Esce Mai. Ed ora è uscito. Ma facciamo un passo indietro. Erano altri anni. Davvero altri anni. Quando il Goth era sceso a livello di popolarità in maniera paurosa. Quando le serate a tema, in Italia e non solo, erano poche, pochissime. E i concerti rari. E i dischi scarsi. Di difficile reperibilità tra l'altro. Prendevo il treno per arrivare a Milano ogni tanto, a farmi il giro dei negozi specializzati in cerca di qualcosa di nuovo e decentemente bello. Erano gli anni in cui uscivano per la Cleopatra i dischi dei Christian Death feat Rozz Williams o dei Mephisto Walz. Anni in cui trovare qualcuno per strada vestito di nero equivaleva ancora ad incontrare un Goth, eccessivo o sobrio che fosse. Insomma, quegli anni lì. E in quegli anni proprio, andai ad Ice Age (R.I.P.) e sentii il debutto di questa nuova glamourissima band americana. Che proprio debut non era, in quanto raccoglieva materiale dei primi demo ed ep. Si intitolava Selected Scenes from The End Of The World, e loro erano i London After Midnight. Le foto interne li ritraaevano goticissimi, merletti-pelle-cerone-eyeliner-cotonature impossibilmente vaporose-borchie-rossetti neri e via dicendo. Efebici, magrissimi, attraenti. E il contenuto del disco rispecchiava perfettamente quelle immagini. Canzoni lente, romatiche, decadenti, morbose e viziose ma pur sempre accessibili, catchy, quasi commerciali volendo. Non dei capolavori, sia chiaro, ma piacevoli, molto. E poi uscì un alrtro disco di lì a poco (Psycho Magnet), seguito a ruota da una raccolta di outtakes, live, iediti ecc (Oddities). Addirittura suonarono al Condor in Emilia, ripresi non si sa perchè dalle telecamere della Rai!!!Ricordo bene che fecero passare a notte inoltrata quel live...devo cercare la vhs nei cartoni uno di sti giorni...e lì, dieci anni fa, si cominciò a parlare di un album nuovo. Album nuovo che non arrivava. Si susseguirono mille ristampe della loro discografia, ogni volta con qualche bonus track diversa (inediti, remix e roba varia), che non aggiungeva ne toglieva nulla a quanto già detto e sentito. Qualche data live sparsa dove, nonostante gli anni passassero, non si notavano degni miglioramenti a livello tecnico/espressivo, con formazioni spesso rimaneggiate che suonavano in maniera appena sufficente, se non, a volte, in modo terribile. E ogni apparizione portava con se la promessa che il disco nuovo sarebbe uscito a breve. Il sito web ufficiale della band riporta da anni le news della band in studio, a registrare, mixare o decidere i dettagli. Dieci anni. Tanto ci è voluto. Nel frattempo le cose sono cambiate. la scena non è più quella, gente come Marilyn Manson è arrivata, ha fatto il macello e poi, pian piano, è svanita inghiottita dai meccanismni del mainstream e soffocata da produzioni via via meno convincenti. C'è stata la rinascita del Deathrock con conseguente riesumazione di salme che era meglio lasciar riposare, l'esplosione delle frange danzereccie, EBM ed affini, dischi neofolk come fosse acqua, le fusioni più o meno riuscite col metal ed altro...insomma, le cose cambiano. Ed esteticamente anche loro cambiavano. Perchè sia ben chiaro, se c'era carenza di materiale nuovo, altrettanto non si può dire di merchandising, foto promozionali ecc. Non si stupiscano allora i fans distratti della vecchia guardia se aprendo il libretto vedranno capelli rosso fuoco posati su vestitini di gomma e simil-new rock lucide. Perchè anche lì i London son cambiati, ma da anni. Dieci anni dicevo. Dieci anni ci hanno messo per tirare fuori sto disco. E uno, in teoria, si aspetta se non un capolavoro, perlomeno un disco discreto. Insomma, a Waters, che era bruttino e non maledettamente glamour come "loro", ci son voluti quindici mesi per scrivere, elaborare e registrare un opera come The Wall. Uno spera che in due lustri la banda americana si sia messo d'impegno, no? Che abbia messo in fila una serie di canzoni molto, molto belle. Giusto? Bene. Illusi. Infilo il dischetto nel lettore e già dall'opener The Beginning of the End capisco dove tira l'aria. Una semi ballad in chiave electro industrial per teenager, roba da Mariolino Manzo sotto Valium (o dell'ultimo album anche, volendo). Ma magari è solo l'inizio. In Feeling Fascist? infatti si alza un pò il tono (ma rileggere un titolo così da una band che, interrogata agli esordi sul perchè avessero messo un discorso di Hitler nell'intro di Revenge, rispose che"hehehe beh cioèfffiga è una figata no?eh!" malcelando un abissale superficialità a riguardo mi fa sorridere...se non piangere...). Il brano in se comunque sembra uno scarto da Psycho Magnet, e quindi va pure mediamente bene, anche se è la solita solfa. Piacevole. Purtroppo si torna alla realtà con Nothin' Scared, ibrido tra ritmi dancefloor a cassa dritta e chitarre filtrate, che si basa su un riff da prima elementare...heaven Now è tutto quello che può suggerirvi un titolo così, una ballatona che manco i Bon Jovi...Il flauto alla Jethro Tull che si posa su uno scarto di una Jam session tra Twiggy Ramirez e Kid Rock (o copia incolla...) ha lo stesso effetto della Faithfull in The Memory Remains dei Metallica, ovvero "ma che cazzo c'entra sta roba?". E il pezzo, comunque, è ridicolo. Complex Messiah è insulsa quanto il suo titolo, e si rifà sempre ai generi Manson/Squid e compagnia bella, ma con meno carica e motivazione. Lo stesso vale per Republic. Mentre su Fear la ritmica Jungle si perde in una formula ritornello/strofa di un ovvietà scandcalosa. Non ci sono elementi di rilievo nelle seguenti Pure, The Kids are All Wrong ecc, e i due remix sono superflui. Come lo si può definire? Un disco mediocre. Ecco cos'è. E se fosse uscito dieci anni fa, avremmo detto"i London han toppato, si devono riprendere". ma ora, con tutto il tempo che è passato e la domanda che mi perseguita "centoventimesi erotti per fare una roba del genere?!?!?" non mi faccio speranze. I LAM sono morti, o meglio, erano morti dieci anni fa. Lo zombi ha continuato ad essere ben manovrato per spolpare soldi e interesse, ma diciamocela tutta, sono finiti. Il tanto agognato comeback si è rivelato una farsa, e spero di essere smentito quando dico di credere che anche i live set, secondo me, saranno mediocri. Roba così me la aspetto da ragazzini di primo pelo, non da gente che è nel giro da quasi vent'anni. In cuor mio me lo aspettavo, ma la speranza è l'ultima a morire. Inutile dire che è morta e sepolta. Bye Bye.

Max1334

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