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DIE PERLEN - SZENENWECHSEL
fire zone/black rain 2008
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Quando l'immagine ti chiarisce subito. Ecco. Hai un cd, con copertina e booklet fitto fitto di foto. Della band, ovvio. Che è un duo. Un lui ed un a lei. Lui con bastone e bombetta, lei vestita da ballerina anni 30. Ovviamente con attitudine crucca, ovvero tendente all'autoironico casereccio. Goliardico, quasi. bene. Ovvero, i Dresden Dolls senza fascino e più sguaiati. bene. Ma è l'immagine, giusto? Sicuramente ad ascoltarli cambierà qualcosa. Io ho sempre fiducia, sempre. Anche perchè mi han detto che non si tratta di un debut album, ma di un secondo lavoro. Il primo, Telektroponk (del 2006) me l'ero perso. Quindi non posso dire se c'è stata o meno un evoluzione (o involuzione). Sta di fatto che le mie aspettative iniziali di due DresdenDollsCloni sono state affondate. I nostri infatti propongono uno stile a cavallo tra Sigue Sigue Sputnik, Die Artze et simila, ovvero un tecnopop meno tecno e più pop, simpatico, ritmato, ballabile e divertente. Non ci sono grosse pretese, se non quello di divertirsi sulle note di Szenenwechsel. Frizzante, diretto, accattivante, questo disco non passerà di certo alla storia ma renderà di certo più serene e allegrotte le vostre serate in compagnia. Un ascolto non è d'obbligo, perchè non è un masterpiece, ma sapete cosa vi aspetta, e se volete staccare un pò la spina da suoni alla Cold Meat o dall'ennesimo gruppo clone dei Christian Death, forse questo album fa per voi.