CHRISTIAN DEATH - Catastrophe Ballet (Reissue 2009)
Season of Myst 2009
Negli scorsi mesi non ho parlato di altre due uscite lucrative della Cleopatra, ovvero le ristampe su vinile limitate a 300 copie dei due live Sleepless Nights e The Doll's Theater. Dischi dal valore documentaristico eccellente, ma che puntano ad un mercato esclusivamente collezionistico. Non devo dirvi che ho preso pure quelli, no? Bene. Questa ristampa di Catastrophe Ballet invece aveva un paio di chiccherie in più, perlomeno sulla carta. prima di tutto si era parlato di remasterizzazione, secondariamente Valor, curatore del progetto, aveva annunciato che avremmo trovato come bonus track un brano inedito cantato da Rozz Williams scartato dalle sessions originali e mai pubblicato. Una cosa del genere non poteva non farmi venire la bava alla bocca solo a pensarlo, ed è per questo che, senza indugi, mi sono acchiappato pure questa versione (che per inciso avrei preso comunque, ma faccio parte della schiera di malati mentali collezionisti, perdonatemi, non sono obiettivo). Per farla breve, la prima cosa che salta all'occhio è l'artwork. Lo sfondo tende al verde piuttosto che al rosa o violetto, avvicinandosi di più alla stampa originale su vinile ad opera dell' Invitation au Suicide. Ma ovviamente, oggi, Christian Death è un marchio registrato (...) quindi troviamo pure la solita r cerchiata. Se A cerchiato è anarchia, R cerchiato sotto quel nome stampato su un disco made (or reprinted) by Valor equivale a Rubato. ma non polemizziamo...il booklet dicevo. Viene riproposto in maniera quasi fedele quello originale. E ovviamente Valor s'è messo un'altra foto (p.s. ora ho capito come faceva a fare quei suoni in studio, quei giochi di ottave su una corda sola. Aveva una Rickenbacker 12 corde!!! Che idiota a non averci pendato...). Basta foto. E chi sono Gitane e David e Constance? Che vogliono? Via, sciò, il disco è pubblicizzato come "Fatto da Kand e Williams". I crediti stessi sono falsati (mi pare ovvio) dato che ora il defunto cantante ed il vivissimo chitarrista sono co-autori di tutti i brani. Solo in un paio di pezzi hanno collaborato Glass, Gitane e Westfall. Ah, e sembra che Constance suoni solo su Awake At The Wall e Cervix Couch. Il resto è comparso per caso sulla bobina 25 anni fa. Vabbè. Altra nota negativa, imperdonabile a mio avviso. ma non su una ristampa dei CD, proprio in generale. Ora, le bonus track sono diventate un'esca per le ristampe, e mi sta bene. Ma da che mondo è mondo, stanno in coda al disco, NON all'INIZIO!!! Quindi, signori miei, immaginatevi chi avrà tra le mani questa stampa con orecchio vergine. Il collasso emotivo, la discesa negli inferi delle anime dannate non inizierà con la magnetica ed evocativa Awake at the Wall, ma con l'inedita beneath His Widow. Che tra parentesi, è una mezza porcata. Dico io, avevi sto nastro tra le mani? Che era? Una take vocale a cappella? Un demo inascoltabile con Rozz e te che cazzeggiavate nel backstage? Una prova mai conclusa? benissimo, mi sta bene, son curioso, ma ti prego, LASCIA LA VERSIONE ORIGINALE! Ma lui no, lui decide di tenere solo la take vocale, e di risuonarci sopra tutti gli strumenti, coretti compresi, facendo un largo uso di pro-tool e simili. Una boiata. Ed è un peccato, perchè il brano in se, probabilmente, come storia insegna, poteva essere buono. Kand aveva fatto la stessa cosa, anni fa, per l'uscita di Insanus Ultio...vi ricordate? L'unico pezzo con Williams alla voce, Infant Vexatio (titolo pessimo scelto perchè si era deciso che quell'aborto-raccolta avrebbe avuto solo titoli in latino), ovvero uno scarto del periodo post-ashes. bene, l'originale, Lullabie, si sentiva peggio, ma era cento volte migliore. Vabbè. Dulcis in fundo, la canzone sfuma direttamente nelle prime note di Awake at the Wall, rovinando i primi secondi di quel capolavoro. Ma al peggio non c'è mai fine. Si, perchè la tanto strombazzata remasterizzazione, puzza molto di semplice passaggio di file wav in un altro programma per audio, un filo di equalizzazione per pompare bassi ed acuti (che infatti spesso si impastano, cosa che non succedeva sulle stampe originali) e una compressatina veloce per togliere la profondità. Che tanto a che serve?... Giuro, posso parlare perchè ho tutte le edizioni, ristampe e versioni di Catastrophe Ballett (tranne, ahimè, la giapponese) e nessuna suona male come questa. Forse quella su Candlelight uscita una decina di anni fa (era l'edizione per l'Europa, quella con la traccia cd-rom con 2 foto e l'artwork più un paio di pezzi live tratti da Decomposition of Violets...in America uscì l'anno dopo per la Cleopatra, senza traccia rom e senza bonus tracks). Davvero, se siete collezionisti già sapete che vi toccherà. Ma se è la prima volta che lo comprate, fate un giro su internet e cercate la stampa su Contempo (quella con copertina diversa con disegno di bambino che chiede la mano alla bambina, sottotitolata "wsith Rhapsody of Youth and Rain, contenente appunto Between Youth e After The Rain del periodo Valor e la versione capovolta di Fleeming Somnambulist, the Somnolent Persuit). La cosa che mi preoccupa (e preoccupa le mie tasche) è che nei piani questa è solo la prima di varie ristampe, che oltre a dischi dell'era-valor comprenderanno Ashes ed un paio di Live e raccolte con ulteriore materiale Rozz-iano inedito. Della serie, trovate un lavoro al sig Kand. Solom ed escluisivamente per collezionisti.
P.S., non ho parlato in realtà di Catastrophe Ballet in quanto disco. Il motivo è che c'è ben poco da dire che non sia stato già detto e ridetto. E tutti voi dovete averlo o conoscerlo. E per chi ancora non sapesse di cosa sto parlando, correte e fatelo vostro. Ora. Subito. La già citata nenia di Awake at the Wall, la versione definitiva della selvaggia Sleepwalk, l'ultradandy the Drowning, la struggente The Blue Hour (forse uno dei vertici di Williams), l'intramontabile As Evening Falls, l'intermezzo di Androgynous..., la danza voodoo sfrenata di Electra Descending, la flemmatica Cervix Couch, la poppeggiante This Glass House, il wall of sound di Fleeming Somnambulist... Dieci brani che hanno fatto storia. Dieci testi di un Williams in palla totale, poetico e visionario come non mai, forte anche di un'interpretazione alla Bowie spiazzante per i fan dell'epoca abituati ai lamenti di Only Theater of Pain. Una coesione musicale eccellente, con Valor che arrangia perfettamente i brani originali di Rozz e un Glass ed una Gitane semplicemente perfetti. Testi, musiche, concept. Qui dentro c'è un pezzo di Darkwave incredibile. Se Only Theater of Pain è la bibbia, questo è il vangelo. Se il primo è stato imitato-con scarsi risultati-miliardi di volte, Catastrophe Ballett ha scaturito meno cloni, data la sua unicità e l'impossibilità di riproporre un alchimia sonora che, forse, capita una sola volta nella vita. Inclassificabile a livello musicale (anche il concetto di Darkwave gli va stretto a mio avviso), è un album unico che ha fatto storia. Leggenda. Punto.