RECENSIONI DISCHI

AAVV - Danza Meccanica

Mannequin/In The Night Time 2009

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Mannequin e In The Night Time uniscono le loro forze e danno vita a
questo LP compilation in edizione limitata: un compendio della scena
sintetica italiana di meta' anni Ottanta, dieci pezzi di minimal wave
selezionati con cura da Alessandro Adriani (Peter M., Newclear Waves)
fra quelli di alcuni tra i gruppi della scena conosciuti per qualche EP
(quando andava bene) e poi spariti. Il disco è infatti costituito da
pezzi inediti o comunque estratti da uscite di difficile reperibilità
(non considero il file sharing altrimenti quasi nulla potrebbe definirsi
tale).
Il disco si apre con un pezzo dei vicentini Xno intitolato “The Story Of
The Death Boy”, originariamente posto in chiusura del loro unico 12”
uscito nel 1987 per Supporti Fonografici: è il pezzo più “elettrico” e
rock della compilazione, ma il più minimale e atmosferico tra quelli
dell'ep che lo contiene.
I Vena non li conosco ma il pezzo “A Mortal Song In A Beautiful Sunday”
è magnifico: scarno e rarefatto, poggiato su batteria secca e bassi
pulsanti, percorso da inquietanti linee di sintetizzatore e voce magnetica.
La terza traccia è “The Mutant Glow” dei Victrola: credo siano noti ai
più per il 12” di due pezzi uscito per la Electric Eye, anche se
personalmente a quei pezzi ho sempre preferito “Into His Gloves”,
presente sulla compilation “Gathered”. Il pezzo qui inserito, ritmato e
melodico, non mi fa cambiare idea, ritengo ancora quel pezzo il loro picco.
“Flower Into The Factory” di Tommy De Chirico è un altro gran pezzo,
onirico, delicato; presumo sia una versione estesa del lato B del
singolo “Close Your Eyes”.
I torinesi Carmody erano un duo con cui negli ultimi tempi della loro
esistenza suonò anche Max Casacci, che poi entrerà nei Deafear ed ora è
l'attuale chitarrista dei Subsonica. Il pezzo si chiama “Vulcani”,
trattasi di synth irrequieto e spigoloso che non mi ha entusiasmato
granchè. Recentemente è uscito una sorta di best-of dei loro demo che mi
riprometto di sentire per approfondire.
Aprono il secondo lato del disco i Janitor Of Lunacy. Conoscevo già sia
la band che il pezzo, presenti in una cassetta split (con gli Unit)
uscita per la fanzine VM. “On The Dancefloor” è la traccia selezionata
per questa compilation, non la mia preferita del gruppo (che e' “Lovely
Times” per la cronaca, segnatevela) ma comunque un ottimo esempio della
loro proposta, ipnotica e avvolgente. Un gruppo assolutamente da
recuperare e ristampare, cosa che dovrebbe essere fatta prossimamente da
Mannequin stessa a quanto mi risulta.
Si prosegue con “Veiled Lady” dei Monuments: il pezzo più esplosivo del
lotto, un synth pop carico e potente, un intreccio di synth e base
ritmica da paura, impossibile star fermi.
Seguono gli Intelligence Dept. con “Loneliness”, altro ottimo pezzo:
voce femminile, basso vivace, sassofono.
Il penultimo pezzo è l'inedita “Wake Up” dei Chromagain, anche loro
autori di uno splendido 12” per Supporti Fonografici: synth wave
energica e potente, la traccia in questione non tradisce le aspettative
di chi già li conosceva tramite l'ep.
Chiudono i Lisfrank con una versione alternativa di “Identity”: pezzo
cupo e oscuro dall'incedere marziale, scalfito da microscopici tocchi
melodici di sintetizzatore.
In conclusione non posso che raccomandare caldamente l'acquisto di
questa compilation...l'edizione e' limitata e al momento in cui scrivo
manca poco all'uscita, forse è il caso che chi ancora non l'ha fatto la
preordini di corsa.

ZA

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