RECENSIONI DISCHI

VIOLET TEARS - Breeze Of Solitude

Ark Records 2007

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Le promesse si mantengono. Sempre. Le persone vigliacche e senza talento non lo fanno. Gli artisti si. E i Violet Tears sono artisti. E hanno sempre mantenuto le promesse fatte con le loro release. Ad ogni uscita infatti non sono mai rimasto deluso ed anzi, ho amato ancor di più la musica del combo italiano. Dopo l'esperienza con la Fossil Dungeon i nostri sono approdati all'eccellente Ark Records, regalandoci nove pezzi di rara bellezza, un viaggio sognante tra sonorità gothic anni '90 (ma non di derivazione sisteriana, sia inteso) che non possono non piacere agli amanti di quelle soluzioni epiche e malinconiche, con la voce-bellissima- di Carmen che vola su tutto l'album, mentre Claudio Contessa, Gianluca Altamura e Claudio Cinnella tessono melodie ariose eppur dense, ritratti limpidi ed emozionali sempre in bilico tra memorie e consapevolezza del presente. Belle canzoni (a mio parere Doubt e The Long Years valgono da sole l'acquisto dell'album) che non si lasciano dimenticare facilmente. Suoni che non ci sono più. Suoni che dovrebbero esserci di più. Questo è Gothic, per essere chiari. Anche nelle reminescenze più pop (Velvet Moon), dove Robert Smith fa capolino più volte, la classe dei nostri non perde un grammo di credibilità e ci mostra invece una band piena di sfaccettature, matura e capace di destreggiarsi in diversi stili rimanendo comunque fedeli alle proprie radici. Ottima conferma, promessa mantenuta.

Max1334

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