A CAPO CHINO
nell'incrociarsi di sguardi
non temo i pensieri
intuiti e rubati
ma lo spalancarsi
d'inferni d'angoscia,
voragini nude
di solitudine.
PENOMBRA
(2/1/95)
Sorge silenziosa
la consapevolezza
e stringe un cuore giovane
con le sue dita ossute.
Potessi liberarmi
da questo manto oscuro!
E invece son costretto
ad indossare il lutto
perchè ho intravisto il nulla
al termine del tutto.
9/4/1994
Dicono che un uomo è morto
quando sono morte le sue illusioni
allora
io sono morto
Dicono che un uomo è vivo
finchè viva è in lui la rabbia
allora
io sono vivo
Ma la rabbia senza illusioni
è triste
come gli déi dimenticati
e senza altari.
CROCI
Oggi la mia tristezza
ha il colore dell'asfalto bagnato,
ha l'odore che fanno le foglie
sui marciapiedi del viale alberato.
Osservo passare veloci
automobili, attimi, voci
e persone, e persone, e persone
che per me non son altro che croci.
E' per questo che sono depresso:
so bene che a chi mi guardasse
sarei come una croce io stesso.
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TENEBRA D'AMORE (dedicata
a Lisa)
Domattina ci sarà il sole
vedrai
riderai delle tue paure
ma stanotte
non finisce mai
stanotte
non osi muoverti
e respiri più piano che puoi
nel buio della stanza
e nel buio del tuo cuore
mille fugaci sospetti
mille accenni di spettri
come devi essere pallida
fissando le tenebre
con gli occhi sbarrati
attenta!
Quel rumore
davvero c'è stato
o l'hai solo immaginato?
Sudore di terrore
t'imperla la fronte
che bel diadema!
Le cose senza nome
che vivono nella notte
del tuo animo
anche stanotte non verranno;
vorrei essere io uno spirito
per baciarti delicato
sulle gelide labbra serrate
e poi sparire,
dopo averti sussurrato
"ti amo".
OMBRA
DI NIENTE
Pensarci, lo vedi, fa male.
Fa male per chi non accetta,
come me, di credere in dio.
Il senso svanisce d'un tratto.
Ci sono. Domani non ci sarò.
Che cosa comporta questa certezza?
Che ogni momento, che ogni mia gioia
sia come pervasa di tristezza.
Non ha senso la vita,
e non ha senso dirtelo in versi:
ma forse così mi capirai meglio.
Le parole più tristi
sono quelle che mai scriverò.
Le parole più tristi
sono l'ombra che fanno le parole che ho scritto.
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Notturno
Mille lacrime
lungo zigomi d'acciaio:
ecco la città
nella notte di gennaio.
Una ragazza attende qualcuno
la piazza è vuota
come le mie tasche
come la mia testa
come il mio teschio...
Ancora un lampo
e i cani randagi
che cercano scampo
nei portoni.
Questo gelo conosciuto
pare porgermi il saluto
di un vecchio amico,
e come un amico
lo saluto a mia volta.
La ragazza stanca di aspettare
torna in casa da sola;
neanche la conosco,
ma sento un nodo in gola
per il suo cuscino
stanotte bagnato di pianto...
Le pozze sul marciapiedi
mi osservano mentre mi volto.
Amico gelo, credi
che ci sarà un'altra notte così?
VENTO (27/12/99)
Il vento soffia forte
fra le macchine parcheggiate
"forse possiamo provare di nuovo"
il vento soffia forte
e increspa le pozzanghere
sui marciapiedi
so che lo dici ma non ci credi
e questa strana dolcezza nella tua voce...
vorrei trasformarmi in un uomo di foglie
e farmi soffiare via dal vento.
FARFALLA
Non avvicinarti troppo
alla fiamma della consapevolezza:
potrebbe bruciare
le tue ali di cera.
Guardami strisciare
nel fondo di un bicchiere:
compiangimi, disprezzami, odiami
ma non mi voler giudicare...
anch'io un giorno volavo
con ali di farfalla.
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