Erbadellastrega.it non poteva esimersi dal dedicare uno speciale ai Nosferatu in vista della loro prima apparizione italica e, ovviamente, non poteva essere che la mia persona a redigerlo... ;-)

- Prima parte: "The Eighties"
I Nosferatu nascono ufficialmente nel Marzo del 1988 quando nella piccola cittadina di Harrow - Middlesex - Damien DeVille
(chitarra ex Sister Midnight), Vlad Janicek e Sapphire Aurora (rispettivamente ex basso e voce dei The Dreaming) fondano il loro progetto legato ad un sound "Hardcore gothic rock dall'immagine vampirica" (cit. Nosferatu biography).
Sette mesi dopo si consuma la prima, traumatica, esperienza live davanti a 28 spettatori in un locale di Covent Garden a Londra: suono pessimo e finale con bicchiere di birra distrattamente rovesciato dalla cantante sulla pedaliera della chitarra che provoca la demolizione on-stage della Gibson SG da parte di un DeVille in chiaro stato di crisi nervosa (o incazzatura acuta che dir si voglia). Questo costoso, ed in un certo senso tragicomico, siparietto mette in cattiva luce i Nosferatu tra i goths inglesi che logicamente non accolgono con la dovuta cordialità il terzetto durante il loro secondo concerto in quel di Wembley dove, fortunatamente sia per il loro prestigio sia per la loro incolumità fisica, tutto fila liscio e senza intoppi.
Il 1989 è un anno denso di attività per il gruppo che registra la sua prima democassetta "Bloodlust", spedita alle varie label del settore senza molte fortune concrete (firma di contratto) ma con molti attestati di stima, e continua la sua attività on stage per accrescere la propria popolarità in Inghilterra.
Irrimediabilmente, l'incostanza nel rapporto sentimentale tra la singer Sapphire Aurora ed il bassista Vlad Janicek va a minare anche la solidità dell'intero gruppo e dopo essere fuoruscita due volte dalla band e rientrata altrettante, la
cantante esce in modo definitivo dai Nosferatu nel Marzo del 1990 non prima di aver registrato la seconda democassetta "Symphony of shadows". Questa defezione chiude il primo periodo di vita della band.

Discografia:
"Bloodlust" democassetta [autoproduzione, 1989]
"Simphony of shadows" democassetta  [autoproduzione, 1990]

- Seconda parte: "The Possession Years"
Conclusa la collaborazione con Sapphire Aurora, che resterà legata ai Nosferatu come contatto tra la band ed i fans attraverso il fans club culturale "The Gothic Society", il gruppo inglese trova il nuovo frontman in Incubus (al secolo Gary Clark ex Grenadier Guard). Sebbene Incubus partecipi attivamente nei Nosferatu per poco più di sei mesi (da Aprile ad Ottobre del 1990) e non abbia mai registrato nulla di ufficiale con la band, ha avuto un ruolo molto importante per accrescere la "fama concertistica" del gruppo che durante la sua collaborazione vocale ha sostenuto il primo vero e proprio tour Inglese con gli Every New Dead Ghost
ed ha caratterizzato il proprio materiale scenico con amenità e stravaganze in stile "neogotico" (leggasi bare, tombe, arredi cimiteriali e chi ne ha più ne metta).
I Nosferatu rimangono privi di singer per altri sei mesi (nel frattempo Gary Clark fonda la Cure tribute band "The Curehead" attualmente attiva) fino a quando viene arruolato Luis DeWray nell'Aprile 1991. E' con questa formazione a tre che la band inglese si farà conoscere per la prima volta al di fuori del suo paese e che sarà identificata in ogni parte del mondo come una delle più importanti gothic-band degli anni novanta.
Ma andiamo con calma: il passo iniziale fatto dal terzetto è l'Ep "The Hellhound", prima produzione "professionale" del gruppo e secondo lavoro in vinile dopo la partecipazione alla compilation "New alternatives" edita da Nightbreed nel 1990 con la traccia "Bloodlust".
L'Ep, finanziato in toto dalla famiglia Janicek, ha un enorme successo in Inghilterra con entusiastiche recensioni non solo da fanzine del settore ma anche da riviste come il NME. "The Hellhound", contenente le prime versioni di hit quali "Dark angel" e "Siren", rafforza il particolare suono "alla Nosferatu" debitore soprattutto al sound dei Damned ma su cui si sviluppano intrecci personali derivanti dal pop-rock, dal glam e dal goth-punk. In questo periodo si rafforza anche l'immagine del gruppo: in primo luogo il look da "vampiro d'epoca classica" (tra il Lord Ruthven di Polidori ed il Varney the Vampire di  Peckett Prest)  ripreso anche in molte liriche delle canzoni; in secondo luogo il design dei lavori rimandante alle illustrazioni che accompagnavano i romanzi
neri di fine ottocento "convalidati" dal timbro/simbolo del gruppo con nome in caratteri gotici (o "Old Style English") sormontato da una effigie ad ali di pipistrello.
Il primo lavoro della band, formato da sei nuove canzoni suddivise tra "The Hellhound" Ep/cassetta e "The deathmaster remixes" limited K7, viene pubblicato dalla label Possession Records con la stessa sede del fan-club culturale "The Gothic Society": il mitico 138 di Canterbury Road ad Harrow, Middlesex. L'anno si chiude per i Nosferatu on the road con il loro famosissimo carro funebre d'epoca per un tour di 10 date tra Inghilterra, Scozia e Galles accompagnati on-stage dal batterista Belle (ora nei Killing Miranda).
L'iper-attività live del gruppo non ne intacca la vena compositiva ed a Marzo del 1992 viene pubblicato il secondo Ep "Vampyre's cry" dove tra le tre canzoni inedite "Crystal ring", "Vampyre's cry" e "Picture of betrayal" (contenuta nella versione in cassetta), è proprio quest'ultima con il suo cupo incedere fatto di campane a lutto, organi chiesastici e voce drammatica a diventare un piccolo capolavoro tra gli amanti del "rock da romanzo gotico".
Terminato il tour estivo di 10 date per supportare "Vampyre's cry Ep", ecco uscire nel mese di Settembre "Diva", il secondo Ep del 1992 (terzo totale), già pronto da inizio anno e prodotto durante la stessa sessione in studio di "Vampyre's cry". L'ultimo mese
del 1992 è molto importante per il futuro dei Nosferatu: oltre alla data live di supporto ai Doctor and The Medics, è infatti in dicembre che il gruppo inglese firma il primo contratto con una casa discografica. La fumata bianca avviene a Camden dove il terzetto cede alle lusinghe di Sir Dave Roberts (Sex Gang Children, Carcrash International) emissario della californiana Cleopatra Records, la vera mattatrice tra le label oscure degli anni novanta. Forti di un contratto discografico, i Nosferatu si chiudono nel The House of the Woods Studio di Bletchingley (n.d.r. lo stesso studio di registrazione che ha visto nascere i demo di "Generation terrorists" dei Manic Street Preachers) per completare il singolo "Inside the Devil" e l'album "Rise" con il supporto di Doc Milton (ASF) come ingegnere del suono e di Elizabeth Everett come backing vocals.
"Inside the Devil", uscito nell'Aprile 1993 anticipazione dell'album che vedrà la luce un mese più tardi, entra nella top 200 Uk Chart raggiungendo la posizione 131 e sarà il primo singolo di gothic-rock pubblicato da una label indipendente ad entrare in una classifica ufficiale britannica. E' in questo mese, quando tutto sembra andare a gonfie vele, che Luis DeWray lascia la band ed i Nosferatu rimangono per l'ennesima volta senza singer e con molti problemi da affrontare nonostante "Rise" venda più di 22.000 copie in tutto il mondo e diventi una pietra miliare del gothic-rock.
Dopo alcuni provini il nuovo cantante della band viene individuato in Niall Murphy che debutta on-stage nelle prime due date "continentali" dei Nosferatu a Parigi (n.d.r. capitale francese che diventerà il sepolcro per lo sfortunato carro funebre
irrimediabilmente stroncato dalla rottura della frizione) ed esordisce su disco con il singolo "Savage kiss" del Novembre 1993. Senza dimenticare la compilation "Legend", insieme di tutti gli Ep dal 1991 al 1993, edita da Cleopatra nel Gennaio 1994, il singolo "Savage kiss" è un antipasto delle molte novità presenti nel secondo full-length "The prophecy" che vede la luce ad Ottobre dello stesso 1994. Il lavoro è caratterizzato da una parte vocale totalmente fuori contesto (con la voce di Niall Murphy più adatta ad un gruppo di epic metal che ad uno di gothic rock) affrancata da una evidente evoluzione nella parte musicale che, partendo dal classico sound goth "alla Nosferatu", risulta essere più melodica ed ampliata da importanti assoli chitarristici testimonianza di come artisti quali Black Sabbath o Alice Cooper influenzino il gruppo. "The prophecy" raggiunge il 14° posto della classifica indipendente inglese ed avrebbe potuto scalare altre posizioni se il "Prophecy tour 1994" non fosse stato cancellato dopo sole due date a causa gravi dissidi interni che chiudono mestamente la seconda parte della Nosferatu's story.

Discografia:
"The Hellhound Ep" musicassetta [Possession/autoproduzione,1991]
"The deathmaster remixes" musicassetta [autoproduzione,1991]
"Vampyre's cry EP" musicassetta [Possession/autoproduzione,1992]
"Diva Ep" musicassetta [Possession/autoproduzione,1992]
"The gathering" musicassetta [autoproduzione,1992]
"Inside the Devil Ep" Cd singolo [Possession/autoproduzione, 1993]
"Rise" Lp/Cd/musicassetta [Possession/Cleopatra,1993]
"Savage kiss" 12"/Cd singolo [Possession/Cleopatra,1993]
"Legend" Cd [Possession/Cleopatra,1994]
"The prophecy" Cd/doppio LP/ musicassetta ed. limitata [Possession/Cleopatra,1994]

- Terza parte: "The Hades Years"
Nel Febbraio 1995 dire Nosferatu significava dire Damien DeVille: la band perde infatti sia il cantante Niall Murphy (n.d.r. la cosa
meno preoccupante) che il membro fondatore nonché fautore della maggioranza delle composizioni musicali Vlad Janicek (n.d.r. per motivi mai rivelati ufficialmente) e con lui si estinguono la Possession Records, il The Gothic Society ed il design del nome. In questa delicata situazione gioca un ruolo di primaria importanza la fiducia contrattuale della Cleopatra che permette l'unico membro di ricercare nuovi musicisti, individuati nel cantante Dominic LaVey (ex vocalist della ultra-cassettara goth-band nord irlandese Return to Khafji) e nel bassista Dante Savarelle.
I nuovi Nosferatu entrano nel consueto House of the Woods Studio di Bletchingley nel Luglio 1995 per registrare il prossimo singolo "The hunting" edito da Cleopatra su licenza della neonata Hades Records che prende di fatto il posto lasciato vacante dalla Possession. "The hunting", di cui è stato girato un video in bianco e nero dove alle immagini live del gruppo viene affiancato il film "Nosferatu, oder eine symphonie des grauens" di F.W. Murnau, anticipa di ben otto mesi il nuovo album "Prince of darkness" edito nell'Agosto del 1996.
Questo terzo full-length della band inglese, caratterizzato da una copertina con le bare dei tre membri su campo viola-defunto, si pone a metà strada rispetto ai suoi due predecessori, mettendo in evidenza le doti canore di Dominic LaVey che si contenderà con Luis DeWray il titolo di migliore singer dei Nosferatu fra i fans del gruppo. Canzoni quali "Ravage", "Uninvited guest", "Graveyard shift" o "The hunger" spingono l'album al secondo posto della classifica indipendente tedesca liberando il campo dalle
preoccupazioni nate negli addetti ai lavori dopo la dipartita di Vlad Janicek e consolidando la fama internazionale della band.
Il 1997 vede i Nosferatu impegnati nella registrazione del quarto Cd e nel "riassetto interno": Dante Savarelle, infatti, saluta i compagni lasciandoli senza bassista mentre le lusinghe di Damien DeVille strappano il consenso di Rat Scabies (ex batterista dei Damned) a dare un contributo (che poi risulterà fondamentale) alla musica del nuovo album. "Lord of the flies", ultimo lavoro di studio dei Nosferatu in ordine cronologico, esce nella Primavera del 1998 con una formazione che vede , affiancati ai due membri rimasti, due session-men mitici come Doc Milton (Alien Sex Fiend) e Rat Scabies (The Damned) rispettivamente a basso e batteria. Proprio il "ratto rognoso" grazie ai suoi energici giri di batteria rende leggendarie le tre canzoni in cui è presente: "Torturous", "Ascension" e, soprattutto, la memorabile "Witching hour" che con "Dark angel" è diventata la canzone simbolo dei Nosferatu.
Da questo momento in avanti il gruppo inglese, tornato ad essere ufficialmente un terzetto con l'ingresso del bassista Stefan Diablo, vivrà sugli allori per alcuni anni pubblicando per il solo mercato statunitense "ReVamped" (album di remix contenente i due inediti "Heaven" e "Blind faith") nel Luglio 1999 e "Reflections through a darker glass" (live-album che ne testimonia l'attività dal vivo con l'inedito "Happy ending" registrato live nel 1991) nel Marzo del 2000.
Il ritorno dei Nosferatu sul mercato europeo avviene nel 2002 con il best of "The best of Nosferatu Vol. I", compilation delle canzoni più rappresentative dal 1995 al 2001 pubblicata da Dancing Ferret e contenente la versione di "The night is young" e l'inedito "Lucifer rising (Part. 2)".
Le date live susseguitisi negli ultimi anni trovano il culmine di balordaggine all'Underworld di Camden nel Febbraio 2002, quando al basso frantumato on-stage da Stefan Diablo si aggiunge pure la chitarra di Damien DeVille che per ripicca scarica sul chitarrista una violenta scossa elettrica il tutto mentre il cantante Dominic LaVey collassa sul palco per evidente saturazione etilica. Proprio il singer nord irlandese pianta in asso i Nosferatu un giorno prima del loro live al Mera Luna Festival, esibizione che sarà comunque eseguita grazie al corpulento Christian Slaughter (ex Iron Heart) come "guest lead vocal".
La bislacca idea di rendere questo session man membro effettivo della band è prontamente (e giustamente) scartata dalla label, così, ad inizio 2003, il gruppo si trova nella tradizionale situazione di ricerca del vocalist: il settimo della serie.
Nell'Estate dello stesso anno il membro fondatore Damien DeVille rinsalda il legame con il vecchio cantante Luis DeWray che torna ufficialmente a far parte dei Nosferatu, mentre il posto vacante alla batteria è preso da J.J.Bones.

Discografia:
"The haunting" Cd singolo [Hades/Cleopatra,1995]
"Prince of darkness" Cd [Hades/Cleopatra,1996]
"Lord of the flies" Cd [Hades/Cleopatra,1998]
"ReVamped" Cd [Cleopatra,1999]
"Reflections through a darker glass" Cd [Cleopatra, 2000]
"The best of Nosferatu Vol. I" Cd [Hades/Dancing Ferret, 2002]

- Quarta Parte: "Dark Fortune Years"
Con questa formazione a quattro DeWray/ DeVille/Diablo/Bones iniziano le registrazioni del nuovo album (inizialmente chiamato "Lucifer rising" quindi "Chinese democracy") nell'Ottobre del 2003 e non ancora concluse. J.J.Bones non fa in tempo a incidere il singolo "Somebody put something in my drink" a causa di problemi con la giustizia di sua maestà e viene sostituito da Eddie McEvil, mentre Stefan Diablo lascia il gruppo nell'Aprile di quest'anno sostituito dal nuovo bassista Six. La doppia novità discografica targata 2005 affianca il singolo "Somebody put something in my drink" al box limitato a 150 copie (ormai esaurito nella sua prima edizione) "Visionary vampyres" comprendente il Dvd omonimo e le uscite "europee" pubblicate dal 1995 al 2002. Le ultime importanti notizie riguardanti i Nosferatu annunciano la partnership distributiva con la tedesca Pandaimonium Records e la nostrana Masterpiece Distribution mentre il nome del nuovo album è cambiato per l'ennesima volta in "The long lost week end".
Discografia:
"Somebody put something in my drink" Cd singolo [Dark Fortune Records, 2005]
"Visionary vampyres" Limited Box [Dark Fortune Records, 2005]

Concludo questo lunghissimo speciale, sperando di non avervi tediato più del dovuto :-) invitandovi il 7 Dicembre nella fredda, umida e nebbiosa Milano per assistere al primo concerto dei Nosferatu in Italia dopo 17 anni di onorata carriera.
Sito ufficiale:
www.nosferatu.fsworld.co.uk
[Articolo a cura di
Mr. Moonlight per Erbadellastrega.it - Novembre 2005]
 
 

 
° NOSFERATU - "Somebody put something in my drink" [Dark Fortune Records, 2005]
Non nascondiamoci dietro ad un dito: "Somebody put something in my drink" è una pubblicazione inutile che interesserà solamente i malati in fase terminale di collezionismo ed i fans più opulenti del gruppo. Chiuso il pistolotto introduttivo dedicato alla inusitata idea commerciale di pubblicare un Cd singolo formato da una cover proposta in due differenti versioni e del video della stessa, passiamo alla recensione più squisitamente musicale. Lo scarno telegramma con cui i Nosferatu fanno sapere ai propri sostenitori che il gruppo è vivo e vegeto dopo alcuni anni di silenzio, si traduce nella cover "Somebody put something in my drink" dei mitici Ramones. Da subito rimango stupito come un bambino che vede per la prima volta la neve: incedere musicale tra il punk a stelle e strisce ed il glam punk-rock dei primi Manic Street Preachers (per capirci quando erano ancora un quartetto) con la voce di DeWray che più che a se stesso
(album "Rise") sembra riprendere i toni dark pop dei Manuskript. Questo superfluo singolo, totalmente differente dalla precedente produzione dei Nosferatu, può essere tradotto in due diversi modi: il primo riguarda il lato più "humor" della band (vedasi pure la bizzarra copertina) ovvero del "for amusement only"; il secondo riguarda un vero e proprio cambiamento di stile e di rotta musicale del quartetto. Quali di queste interpretazioni sarà quella corretta? Per la risposta basterà aspettare il 7 Dicembre quando il gruppo si esibirà a Milano: chi ci sarà, saprà! [Mr. Moonlight]
 
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