Disponibile oltre misura, al contrario di quello che può sembrare, Mr. Dive è un tipo molto loquace e socievole... Ecco qualche domanda che sicuramente aprirà dei discorsi interessanti...

1) Hai cominciato la tua carriera in una band seminale e fondamentale come i Klinik... cosa ricordi di quegli anni?
- Era verso la fine degli anni '70 quando scoprii questo synth-duo di New York, i Suicide, e loro cambiarono radicalmente la mia vita. Prima ho suonato un alcune punk bands, ma non registrammo mai nulla. Quindi misi in piedi la mia prima band elettronica, ABSOLUTE BODY CONTROL e in seguito mi unii a Mark con i Klinik. Erano giorni molto interessanti, in quanto non avevamo sintetizzatori analogici e dovevamo crearci tutti i suoni per conto nostro. In Belgio c'era una buona scena electro e per quanto mi riguarda ho vissuto molto bene tutto quel periodo. C'erano un sacco di bands che facevano buona musica, non potevi restare
fermo ed annoiarti! Oggi ci sono ancora delle bands buone, ma il mercato discografico è enorme e ci sono uscite nuove in continuazione. A volte ho l'impressione che in tutto ciò non ci sia un vero progresso, che sia tutto un po' statico, ma continuo ad avere fiducia nelle formazioni valide che girano. Continuo a comprare dischi e ad andare a tutti i concerti possibili. La musica mi mantiene giovane!

2) Guardando indietro, c'è qualcosa che ora non avresti mai voluto incidere?
- No, credo che ogni canzone sia stata fatta con criterio, perlomeno rispetto al tempo in cui è stata incisa e la situazione in cui è stata composta. E' strano, inoltre, per me, notare che alla fine la mia discografia è veramente vasta, ma sono passati molti anni dagli esordi. Nemmeno il mondo è più lo quello di vent'anni fa.

3) Personalmente reputo "Concrete Jungle" uno dei tuoi lavori meglio riusciti, ma all'epoca della sua uscita ricevesti molte critiche. Addirittura le persone lo tacciavano di "commercialità"...
- Un sacco di persone dicono che il primo album dei Dive è il migliore, quindi se dovessi dargli ascolto avrei dovuto continuare su quella linea incidendo sempre le stesse cose con le medesime soluzioni. Il successo dei Dive, secondo me, è proprio basato sul fatto che ho sempre cercato di integrare un grosso numero di suoni diversi all'interno del mio sound senza comunque perdere di vista il mio stile. Da questo punto di vista può diventare interessante
sia per me che per gli ascoltatori vedere dove il suono Dive si dirigerà volta per volta. Find new angels...

4) La nuova collaborazione con Sonar sembra un passo indietro verso l'uso "primitivo" di pattern ed effetti sonori a creare un muro di suono. La cosa è studiata o è tutto istintivo?
- La musica dei Sonar è fatta per farvi muovere. Le persone hanno danzato su ritmi tribali fin dalla loro comparsa sulla Terra... Una cosa buona è che noi non usiamo nastri preregistrati on stage. Manipoliamo direttamente le nostre macchine e sequencers e questo ci lascia la possibilità di improvvisare parecchio. Abbiamo uno stopwatch sul palco per guardare il tempo, perché quando vediamo che la gente gradisce una certa canzone possiamo allungarla a nostro piacimento, dato che è totalmente improvvisata. E' molto diverso da ciò che faccio con Dive, dato che in quella situazione mi avvalgo di un mini-disc perché sono canzoni vere e proprie. Ciò che vogliamo creare con Sonar è un energia ipnotica sul palco e portarla sul pubblico che può in questo modo lasciarsi andare alle danze.

5) Le tue performance sono piene di energia. Ti muovi in continuazione sul palco e sembra che tu sia veramente coinvolto in ciò che stai facendo. E' sempre così oppure no?
- C'è una differenza enorme nel suonare le canzoni a casa o sul palco. Durante uno show ho un volume molto alto e la presenza di un audience. Il fatto che io sia l'unico uomo on stage che usa solo un mini disc come base mi da la possibilità di offrirmi al 100% a livello visivo, e le persone sembrano gradirlo. La sensazione che sul palco ci sia una persona che si sta veramente vivendo la cosa è uno dei fattori più importanti e le persone nel pubblico lo sentono. Quindi non gli importa granché se non ho musicisti sul palco perché vivono la cosa come una performance (esattamente!!! N.d.Max).

6) Sei soddisfatto del responso avuto a Vicenza?
- Assolutamente sì. Sono stato davvero bene e da quello che ho sentito anche un sacco di altre persone hanno vissuto due giorni davvero splendidi. A Vicenza abbiamo avuto richiesta di altre due date al più presto, quindi questo la dice lunga su quanto sia soddisfatto. Devo dire inoltre che è sempre un piacere incontrare di persona la gente che compra i nostri dischi e viene ai nostri show, e anche se fosse solo per loro sicuramente tornerò in Italia a suonare. Senza scordarsi delle chiacchierate che cerco di non evitare mai. E' molto, molto importante mantenere un contatto con la propria audience.

7) Molta gente vi conosce solo di nome e pensa "Dive? ah si, sono ebm!". Ma a conti fati, l'ebm nel 2003 è più orientata verso il danzereccio piuttosto che verso l'industrial (cose tipo Covenant o VNV Nation, per fare i nomi più
famosi). Che ne pensi di questa "evoluzione" se così si può chiamare?
- Credo che alla fine sarebbe terribile se la musica oggi suonasse identica a quella di 10 anni fà, c'è sempre bisogno di andare avanti, secondo me. Anche l'ebm e l'electro devono evolversi e sono certo che fra 5 anni avrai nuove band, ma non sai ancora bene che suono avranno. Questo è il lato eccitante della musica, non puoi guardare nel futuro. Per quanto riguarda VNV e Covenant, sono dei buoni amici e li apprezzo. Spero di condividere nuovamente il palco con loro al più presto.

8) Sei sulla scena da un sacco di anni. Quali sono i cambiamenti più grossi che ci sono stati nel fare musica?
- Senza dubbio il digitale. Quando cominciai avevo un mangianastri per registrare qualsiasi cosa dal vivo ed ora abbiamo le tecniche digitali. Tutti coloro che hanno un computer possono creare musica a casa propria, mentre noi quando cominciammo dovemmo comprarci tutti gli strumenti, trovare un locale, ecc... Dall'altra parte devo dire che noi eravamo creativi e tendevamo ad inventare il nostro stile personale cosa che oggi non è semplice dato che il mercato è saturo di elettro bands e simili...

9) Progetti futuri?
- Oltre a Dive e Sonar, sto lavorando con una cantante a Berlino su del materiale per un nuovo progetto. Non abbiamo ancora un nome, ma spero di riuscire a realizzare qualcosa con lei entro la fine dell'anno.

10) Ok Dirk, le ultime parole sono per te...
- Naturalmente spero di tornare al più presto, ma preferirei in primavera dato che qui d'estate fa veramente troppo caldo! :-) Comunque sto già cercando di organizzare qualcosa in modo da accontentare il più possibile i miei fans italiani. Tenete d'occhio il mio sito web:
www.dirkivens.com
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