THE MISSION - "Transilvania Live" - Milano - 17/02/2002
 
Milano di notte, per chi viene dalla provincia, è un po’ come la pubblicità: potevamo stupirvi con effetti speciali...
Un incrociarsi costante di strade, semafori ed insegne luminose, uno sfrecciare d’auto, un turbinio di luci e colori, capannelli di persone e palazzoni silenziosi, i quartieri della finanza e le periferie degradate... Via nel pomeriggio lungo la A4, la pioggia battente, lasciarsi alle spalle Treviso, Vicenza, Verona, varcare il confine tra le regioni, Brescia, Bergamo, la tappa obbligata all’autogrill, Milano, finalmente Milano, la coda al casello come nella migliore delle tradizioni e poi la cartina, dove sarà quella strada...
Spostarsi per un concerto è sempre una piccola avventura, una vacanza in miniatura programmata e studiata, partire con una sacca vuota e ritornare con un’esperienza in più... Milano, 17 Febbraio, Transilvania Live, Mission... Tre date in tutta Italia, un evento imperdibile per chi ne ha seguito le orme dagli esordi, per chi sa che cosa sanno dare dal vivo e che il gioco vale la candela, la strada, la pioggia, domani è lunedì, devo andare al lavoro... ma nn ha importanza, ci sono i Mission a Milano... Poteva esser Prato ieri sera, per fortuna siamo qui, il concerto è stato annullato... C’è anche il tempo per una pizza e poi verso il locale... Il posto è carino, particolare, con tutti quei teschietti, l’enorme lampadario al centro della sala e le luci soffuse, e c’è già parecchio pubblico. Purtroppo arriviamo in ritardo per la performance acustica di Kirk Brandon, la voce dei Theatre Of Hate, riusciamo a sentire solo gli ultimi brani mentre ci guardiamo attorno, e poi c’è solo il tempo di salutare qualche conoscente. Sul palco viene allestito lo spettacolo, pochi minuti ancora prima di esser rapiti, rapiti e rilasciati dopo 90 minuti di estasi ed energia allo stato puro... Con una puntualità desueta per i locali italiani, allo scoccar delle 21.00 arrivano loro, tra un boato di acclamazione Wayne Hussey si impossessa del microfono e lo show ha inizio. Hussey sembra Dorian Gray, forse un ritratto nascosto mostra i segni del tempo, ma non lui, in forma perfetta, capello sbarazzino, maglietta in lurex e immancabili occhialini, una voce sconvolgente, un’energia irrefrenabile. L’esibizione comprende un repertorio completo: dai pezzi nuovi dell’apertura, "Evangeline", "Hand Across The Ocean" alla superba e affascinante "Wasteland". Gli strumenti danno il meglio di sé, simbiosi perfetta
di voce e musica, esperienza e complicità sul palco e col pubblico, attentissimo e acclamante per "Butterfly On The Wheel" per "Severina", "Dragonfly", "Garden Of Delight" ed in estasi per "Never Let Me Down Again" dei Depeche Mode e "1969" degli Stooges.
Attorno a noi ci sono persone di tutti i tipi, dai ragazzini nerovestiti a personaggi maturi che sembrano usciti per andare al circolo arci piuttosto che al pub, riuniti in quella sala da una passione comune e rinsaldati ancor di più a chi è distante, là sul palco, ma vicino, nel cuore, la catena d’unione lo scandire in coro i testi delle canzoni e Wayne, visibilmente soddisfatto dell’accoglienza, istrionico ed ironico, amareggiato per ciò che è successo la sera prima a Prato... Ma suvvia, ormai siamo qui, ci salutiamo, no ancora, ma non bis, canzoni diverse, c’è "Wake", ci lasciano di nuovo, non è possibile, manca solo lei, solo quella perché finisca lo spettacolo... non potevano deluderci, è una "Deliverance" da cardiopalma il saluto dei Mission! Un’ora e mezza di musica e passione... Una piccola sosta al merchandising, ho semplicemente una parola per firmare il guestbook: "meraviglioso"... Poi c’è solo il tempo per qualche saluto veloce, prima di affrontare i nostri abbondanti 200 km finalmente ad un orario decente, prima che noi ci si accomiati da Milano che a sua volta ci lascia andare con un tassello speciale nel cuore a comporre il mosaico di emozioni che lasciano i grandi concerti a chi ama e vive davvero la musica... Perché, signori miei, la classe non è acqua, la classe non si improvvisa!!! Recensione a cura di Monica "Nuancenoire"

Per leggere un'altra interessante recensione sul concerto dei Mission a Milano scritta da Andrea Salvi CLICCA QUI
Per le bellissime foto si ringrazia
Marco Baratti

[Vedi tutte le foto live]
 
Scaletta
 
Evangeline
Hands Across The Ocean
Like A Child Again
(Slave To) Lust
Severina
Dragonfly
Trophy
Garden Of Delight
Beyond The Pale
Swoon
Wasteland
Daddy's Going to Heaven Now
Butterfly On A Wheel
Never Let Me Down Again
1969
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Wake
Deliverance

 
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