RECENSIONI DISCHI

INTERZONE - In between/Democrazy

Autoproduzione - 2010/11

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E’ con il preventivo ascolto di “The land of ice”, a tutt’oggi con “Wide awake” degli Avaritia il miglior album di classico brit-goth mai pubblicato al di fuori del Regno Unito, che mi accingo ad esaminare l’evoluzione musicale degli INTERZONE in questi ultimi quattro anni costellati dal secondo full-length e dal nuovissimo singolo “Democrazy”. Uscito nei primi mesi del 2010, “In between” sancisce la maturità artistica della band in cui i pur sempre presenti influssi gothic-rock inglesi anni novanta si saldano alla tradizione post-punk della scena polacca. La riduzione nell’uso delle tastiere ed il passaggio dal classico basso ad una chitarra Danelectro Baritone ha ampliato gli orizzonti musicali del gruppo tanto che all’interno del secondo album trovano spazio tracce più aggressive come “Promises” nonché composizioni più ricercate e pop-rock come “Shadows On Your Wall”. Il cuore palpitante degli Interzone è comunque sempre quello gotico, lo dimostrano le “hit” “The Game Of Illusions” -brit-goth d’alta scuola- e “Niewidzialny Mur” che sono da annoverare tra le migliori tracce composte dal combo di Varsavia. La scelta della lingua madre nei testi delle canzoni in modo più significativo che in passato, il secco uso della batteria elettronica e l’ottima interpretazione vocale di Ilona Szewczyk non può che riportare alla mente dell’ascoltatore alcune bands post-punk cardine della scena Polacca: così “Chmury” e “Coś Wiecej” possono essere una sintesi tra i Siekiera di “Nowa Aleksandria” ed i primi Closterkeller di “Purple”. Nota di merito finale alla cover “Zvezda Po Imeni Solntse” (“A Star Called Sun”) dei KINO, la band wave-rock più importante dell’allora Unione Sovietica ed, al pari dei Sisters Of Mercy, da sempre fonte d’ispirazione degli Interzone.

Quando tutto sembrava andare per il meglio, ecco che problemi interni ed esigenze personali dei vari membri della band portarono a metà 2010 gli Interzone ad essere ridotti praticamente al solo fondatore Adam Pawlowski ed alla sua fedele drum machine Professor Destroyer. Ne seguì una lenta ri-fondazione del gruppo con l’ingresso del bassista Maciej Tomaszewicz e della nuova singer Anna (Shade) Mazur. E’ con questa line-up che lo scorso Marzo viene pubblicato il singolo “Democrazy” formato dai nuovi mix di “No more lies to tell” e “Chmury” nonché dalla cover “Love Will Tear Us Apart” dei Joy Division; tutte versioni che dimostrano ancora una volta la qualità della produzione targata Interzone.

Mr. Moonlight

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