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Alla sempre più lunga lista di metallers transumanti nelle praterie dark aggiungiamo lo Svedese Pierre Törnkvist, già leader degli Helltrain, che dirotta il suo progetto solista SCHEITAN, avviato inizialmente al black metal (vedi prime releases), verso il goth. Per chiarire ai vecchi fans che Scheitan non è più quello degli anni novanta è stata aggiunta sui social la postilla “gothic rock band” ed anche il titolo del nuovo lp “Songs For The Gothic People”(The Circle Music) non dà adito a malintesi. Le velleità di Pierre sono impossibili da raggiungere -cit. Metal Hammer it- "Mi sto facendo il mazzo per fare di questo album uno dei migliori album post-rock del 21° secolo. Voglio portare un suono nuovo nel genere del dark rock, o gothic rock come lo chiamano alcuni.", sebbene il lavoro sia discreto. Soprattutto la musica, dall’imprinting classicamente Scandinavo, potrebbe essere posizionata tra i Brotherhood ed i Lucyfire, overo tra gothpop e goth’n’roll, mentre per quanto riguarda la voce, sebbene falsamente truccatissima, non raggiunge l’overdose di autotune stile “trapper” presente nella cover di “White Wedding” -cover fortunatamente assente nell’album-.  La bontà dei brani è inversamente proporzionale al trucco vocale: bene “Lost In Time”, “The Last Time” e “Forevermore”; bene ma non benissimo “Fire At Dawn” e “Night” ; male “Beleve” ed “Erased”. Out fisicamente in cd/vinile dal 22 Maggio.

Mr. Moonlight