RECENSIONI DISCHI

CHRISTANNA - The Survival Land

autoprodotto 2009

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Il progetto Christanna, nato come duo (Fabio Cappelletto e Stella Talami), oggi è a tutti gli effetti un progetto solista di Stella, polistrumentista e cantante.
La musica di Christanna parte dalle intuizioni dei Dead Can Dance e dal suono della 4AD prima maniera per poi essere condotta in un territorio più vicino al mondo da cui proviene Stella, diplomata in pianoforte classico e musica da camera al conservatorio di Padova e Rovigo.
La struttura delle canzoni di questo demo, “The Survival Land” si basa principalmente su due elementi, la centralità del canto, lirico e romantico di Stella, e l’eleganza quasi ‘ambientale’ della parte strumentale affidata al piano e alle tastiere.
Irishtone ha il sapore maestoso di una ouverture in miniatura. E’ un frammento, un delicato momento di sospensione. Sull’ampia melodia strumentale si leva il canto, magico ed elegante di Stella. L’intensità del brano è la chiave di lettura di tutto il demo. La tensione accumulata si scarica nel brano successivo, Fairy rain. Il canto, quasi un assorto monologo, si dipana gradualmente in una sorta di immobilità sonora, che indugia su silenzi e su esili e impalpabili suoni isolati. E’ leggero, aereo, malinconico e allo stesso tempo luminoso. In Desolation l’agitazione è sottolineata dal ritmo incalzante del pianoforte, che si intreccia perfettamente con il canto, aulico ed epico. Le canzoni si inseriscono l’una nell’altra in una trama sonora tanto triste e desolata quanto sognante e incantata. In Goddess mountain il mesto richiamo delle campane annuncia il canto che inizia solenne e si apre gradualmente, la melodia è commovente. Parte piano, il suono è scuro, sfuocato, poi si anima, ora intenso ed ora dolcemente tranquillo, fino a sfociare in un’ampia e vigorosa melodia strumentale sulla quale si innesta di tanto in tanto il triste rintocco delle campane.
Nightfall for an angel si dispiega in un'atmosfera surreale e fiabesca, ha il sapore di una ninna nanna, è una carezza; un crepitio di tintinnii, che ricorda il tenue luccichio della neve, accompagna la melodia strumentale che si estingue dolcemente. Usciti dal sogno si entra in Queen of my useless heart sorretta da un elegante accompagnamento di clavicembalo e percussioni sul quale poggia il soprano aulico di Stella che conduce un inno epico. E’ un brano intenso e maestoso. L’atmosfera si placa nei due brani conclusivi.
Un delicato carillon introduce e chiude la lunga Cradle song, l'accompagnamento è scarno e funereo, il canto si libra solenne sulle note accorate di un pianoforte sostenuto da un tappeto sonoro di archi.
Nature song è fatta di sospiri, di suoni leggeri, di colori tenui, le note si disperdono nel nulla, delicatamente, come polvere di stelle.

Galati

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