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L'opera di restauro del materiale inedito sperimentale di Rozz Williams continua, e stavolta tocca ad un progetto meno noto, "The happiest Place On Earth". Come per i più conosciuti Premature Ejaculation, siamo in zona industrial, ma stavolta il tutto diventa più accessibile, per quanto questa parola debba venire presa con le pinze.  I brani non sono più lunghe suite caotiche, ma brevi scheggie sonore ed emotive, per un totale di ventisei tracce. Questo snellisce non poco l'ascolto, sopratutto quando in alcuni segmenti ci sono addirittura alcuni accenni a ritorlenni(!!) come in ""You can't kill kill" o "Bloodied walls (time)". L'arte del rumore di Rozz si stava affinando, e sarebbe arrivata in pochi anni a raggiungere vere e proprie vette inarrivabili. Questo passaggio (dalla quale prenderà poi il nome dell'etichetta indipendente che distribuirà i lavori successivi di Premature Ejaculation ed altri, Happiest Tapes on Earth. Un altro tassello si va ad aggiungere allo splendido mosaico artistico che fu la vita di Rozz Williams, qui ancora affiancato da Chuck Collison. Imprescindibile per conoscere "l'altro" Rozz.

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Max1334