RECENSIONI DISCHI

GALATI - Fire

Autoprodotto 2010

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Ero indeciso se parlare o meno di questo disco, dato che da un pò di tempo Galati è un nostro collaboratore occasionale, ma alla fine ne parlavo pure prima, quindi... Il lato artistico che ho sempre apprezzato di più di Galati è stata l'originalità. In quindici anni di autoproduzioni, non ha mai cercato di somigliare a qualcuno, e tutte le fasi della sua evoluzione hanno sempre e comunque portato il trademark tipico di Roberto. Sognante, etereo, dalle partiture ritmiche dissonanti, cambi d'accordo e d'atmosfera inaspettati e repentini, la sua musica è come un guizzo di luce che proviene dall'anima, una sensibilità in musica espressa in maniera non convenzionale, fatta di cerchi concentrici, loop infiniti che stratificati aggiungono nuovi dettagli ad ogni passaggio. Il lato malinconico (Blank Stares) va ad affiancarsi a quello più riflessivo (Gentle as the Rain) ma ecco che irrompe la psichedelia rumorista (All Around) poco prima che un lungo sabba seventies-oriented (No More) ci inchiodi alla poltrona per un quarto d'ora secco. Umile e discreto, probabilmente sorriderà di queste mie parole. Lui. Voi invece potete farvi un bel favore: andarte sul suo sito e scaricate, uno dop l'altro, in ordine cronologico, tutti i suoi lavori. E lasciatevi trasportare dai suoi brani. Una conferma.

http://www.galatimusic.com

Max1334

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