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RECENSIONI DISCHI

DATE AT MIDNIGHT - s/t

In The Night Time Records

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I Date at Midnight festeggiano un anno di vita condito da un’intensa attività live con il loro primo Ep “ufficiale”: l’omonimo “Date at Midnight”, realizzato per la In The Night Time Records con il supporto tecnico di vecchie volpi della scena romana come G.Bellumori (Blooding Mask/More) o R.Rizzo -il fù spettro di se stesso- (Simon Dreams in Violet), esce di getto e senza nessun demo anticipatore. E’ d’obbligo iniziare questa critica con la canzone atipica dell’ep, canzone posta esattamente a metà lavoro e che, al pari dell’intervallo in una partita di calcio, divide consciamene o meno il minicd in due parti: “Date at midnight”, dall’incedere funereo di basso e batteria sostenuti da una chitarra lancinante, è il brano più “lineare” composto dalla band romana che si contraddistingue per il resto del cd da una sorta di “anarchia melodica” ben poco classificabile nell’attuale scena gothic. Il sound tipicamente post-punk del basso, le rasoiate deathrock della chitarra la precisione wave della batteria accompagnate dallo schizofrenico doppio timbro di voce del singer rendono tracce come “A story so old” e “Crucifying my lies” agitate da continui cambi di ritmo, alterazioni che trovano il loro parossismo in “Walking afterlife” dove il tortuoso andamento melodico fatto da insistenti e repentine “increspature” armoniche fa sembrare il brano un collage di diverse canzoni scekerate assieme. Ovviamente un pezzo da dancefloor non può mancare in un debutto che si rispetti ed i Date at Midnight trovano la loro “hit” in “Lost in Kreuzberg”, una veloce composizione tra il post-punk ed il deathrock che conquisterà molti fans del genere. Archiviato questo primo ep ora aspettiamo il combo romano alla prova del nove dell’album, la vera cartina tornasole sulla qualità di un gruppo in una scena ormai satura e standardizzata: aspettiamo fiduciosi!

Mr. Moonlight

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