INTERVISTE

All My Faith Lost

marzo 2010

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ritornano sulle pagine di EDS i fantastici All My Faith Lost, forti di un nuovo lavor eccellente di cui abbiamo parlato su queste stesse pagine poco tempo fa. L'inarrestabile band è un vulcano di idee e di progetti...facciamoci raccontare tutto direttamente da loro...

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01-Bentornati su Erba Della Strega!!!

Grazie, è sempre un piacere!

02-In questi giorni state festeggiando un anniversario importante...auguri!!! Volete fare un salto nel passato e ricordare con noi questi dieci anni di attività?

Racchiudere in una risposta i ricordi di 10 anni di attività é impossibile e, in alcuni casi, le parole non sarebbero sufficenti per descrivere le emozioni e sentimenti che abbiamo provato durante questo periodo. Tra i momenti più importanti ricordiamo le prime prove con a disposizione un paio di chitarre e poco più, il nostro demo registrato con un multi-traccia, l'amicizia con Gianfranco Santoro che pubblicò il nostro primo Maxi-CD ufficiale... Non dimenticheremo mai l'affetto e le attenzioni dei primi fans che ci hanno dato forza e ci hanno incoraggiato da subito. Poi c'é stato il contatto con la Cold Meat Industry (una sorpresa davvero inaspettata!), alla quale avevamo mandato il demo di “As You're Vanishing In Silence” senza illusioni. Indimenticabile sicuramente anche la nostra esibizione al Wave Gotik Treffen 2007 per la presentazione di “The Hours”, uscito qualche mese più tardi. Prima di questi piccoli successi artistici, comunque, ci sono l'affetto ed il calore di tantissime persone che ci sono sempre state vicino: amici, ascoltatori, musicisti con i quali abbiamo collaborato. Senza di loro tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora non avrebbe lo stesso valore.

03-Negli anni la formazione è cambiata...quali sono stati i motivi principali di questi mutamenti interni? E come vi trovate ora?

Ci sono stati cambiamenti importanti per noi ed i motivi sono diversi, forse il principale è che le cose cambiano e niente rimane ciò che era...“panta rei”, avrebbe suggerito Eraclito. A proposito delle nuove entrate, Fabio collabora con noi fin dalle registrazioni di “As You're Vanishing In Silence”, ma ha iniziato ad essere parte integrante della band da quando gli abbiamo proposto di accompagnarci dal vivo. La formazione a due era molto limitante in sede live e Fabio ha saputointegrarsi da subito sia a livello musicale che umano. Lo stesso Fabio ci ha fatto conoscere Stefania che, dopo aver registrato alcune parti in “Decade”, ha accettato da subito di essere parte attiva degli All my faith lost. Abbiamo già avuto occasione di esibirci in quattro e i risultati sono stati ottimi. Non vediamo l'ora di metterci di nuovo al lavoro anche in studio! Credo che il nostro modo di comporre migliorerà molto con le idee di più persone.

04-Vi siete anche fatti un regalo, pubblicando un album a dir poco eccellente. Volete parlarcene?

Il desiderio di far uscire “Decade” nasce dalla voglia di ricordare tutto il percorso fatto in questi dieci anni e di collaborare nuovamente con Gianfranco Santoro, il primo ad aver creduto nella nostra musica. Per questo abbiamo coinvolto le persone a noi più care. Abbiamo voluto che questo album fosse distante dai precedenti: dal punto di vista personale perché per la prima volta i testi riguardano la nostra vita e dal punto di vista tecnico perché abbiamo migliorato la qualità del suono.

05-Volete parlarci del rapporto con Final Muzik?

Abbiamo conosciuto Gianfranco Santoro di Final Muzik quando ancora gestiva il negozio di dischi Nail Records di Udine. Ai tempi facevamo lunghe chiaccherate con lui, discutendo delle nuove uscite discografiche e dei progetti della sua etichetta (a quel tempo era la Sin Organisation). Fin da allora abbiamo stretto un rapporto di amicizia che dura tuttora e che, nel corso degli anni, ci ha permesso di collaborare in maniera sincera e spontanea in varie occasioni (dalla produzione di “In A Sea, In A Lake, In A River...Or In A Teardrop” all'organizzazione di molti eventi, fino a “Decade”. Al di là delle affinità caratteriali ed intellettuali che ci uniscono, c'é una caratteristica di Gianfranco che ci piace molto: l'accuratezza che ripone in ogni aspetto della sua attività professionale.

06-La grafica ed il pakaging dei vostri lavori sono sempre curati, e secondo me fanno parte integrante del prodotto finito. In un'epoca dove la musica sembra essere destinata sempre più a venir consumata tramite web o su lettori mp3, come vi ponete nei confronti di chi preferisce distribuire i propri lavori in maniera dispersiva con download gratuiti o a pagamento?

Crediamo sia una scelta in linea con le necessità dei fruitori di musica, non con le necessità dei veri appassionati di musica. Un prodotto senza confezione, senza supporto, a volte senza prezzo e più facile da veicolare, arriva molto più velocemente a destinazione, ma quanto è soddisfacente per l'ascoltatore? Cosa ci si ricorderà di quel prodotto, fra qualche anno? L'emozione di quando l'abbiamo scovato “sfogliando” il negozio di Itunes, o l'attimo in cui abbiamo trasferito i file sull'Ipod?! La cosa peggiore é che ci stiamo abituando ad un prodotto di qualità inferiore a favore di una sua fruizione immediata. Fortunatamente crediamo che i supporti fisici come il CD (si veda anche il ritorno dei vinili) non scompariranno così presto e resisteranno comunque per chi, come voi e noi, continuerà ad acquistarli in qualità di collezionisti, ?salvo poi ascoltarli, una volta riversati, sul lettore mp3 :)

07-Che ne pensate della scena attuale? C'è qualcosa che vi stimola e in cui vi riconoscete oppure preferite guardare al passato?

Ti confessiamo che negli ultimi anni ben pochi gruppi della nostra scena ci hanno entusiasmato. Se togliamo nomi come Spiritual Front e Rome che ascoltiamo volentieri rimane ben poco. Forse é per questo che ci siamo aperti anche ad altri ascolti, ad esempio all' atmospheric metal di Anathema e Katatonia ed al calderone dell'indie meno autoreferenziale.

08-Si parla spesso della carenza di posti in cui suonare, eppure mi sembra che la vostra attività live sia sempre viva, pur senza intraprendere veri e propri tour...

Quasi tutti i nostri concerti ce li procuriamo da soli, adattandoci spesso a suonare in luoghi non molto consoni alle nostre esigenze e condividendo il palco con gruppi di generi molto distanti dal nostro (cosa non per forza negativa ?). Chi organizza eventi “oscuri” in Italia, comprensibilmente, preferisce portare grossi nomi dall'estero che garantiscono un'affluenza di pubblico certa. Perché rischiare facendo suonare gli All my faith lost ?da Pordenone piuttosto che una svociata lolita californiana che riempe locali come l'Unwound o il Siddharta ?

09-Un sogno nel cassetto che vorreste realizzare...e uno che avete realizzato.

Abbiamo molti sogni da realizzare, forse un po' troppi da elencare. Ad esempio, ci piacerebbe avere la possibilitá di girare un video, comporre delle colonne sonore e collaborare con molti artisti che stimiamo. Un sogno che abbiamo già realizzato invece é proprio quello di aver potuto condividere il palco con uno degli artisti che amiamo da tempo. Pochi giorni fa, infatti, abbiamo aperto la serata per il concerto di Danny Cavanagh degli Anathema, un'esperienza davvero emozionante ed unica!

10-Progetti futuri? Desideri? Mete?

Siamo pieni di iniziative da portare avanti, una delle prossime sarà la collaborazione con l'artista Saturno Buttò...vedrete!

11-Come tradizione, le ultime parole sono per voi!

Vi ringraziamo infinitamente per averci dato questo spazio, un caro saluto a tutti!

 

Max1334

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