INTERVISTE

INTERFERENZE

Aprile 2010

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In occasione dell'uscita del loro ultimo lavoro, scambiamo quattro chiacchiere con gli Interferenze. Botta e risposta senza troppi fronzoli. Buona lettura!

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01-Presentatevi ai lettori di EDS

Ciao, qui Interferenze, Jac (voce e chitarra) e Luca (synth, piano e programmazioni). Suoniamo insieme da diversi anni e finalmente abbiamo l'opportunità di presentarci su uno dei siti che seguiamo con più attenzione.


02-Un pò di storia...

Ci conosciamo da anni, seguivamo le mosse l'uno dell'altro, fino a quando le nostre strade si sono incrociate. Non abbiamo cominciato subito a suonare insieme, ci siamo piuttosto frequentati e scambiati musica, fino a quando abbiamo sentito l'esigenza di cominciare un cammino musicale comune. Abbiamo scelto la nostra strada sonora come scomposizione dei canoni stilistici, destrutturandoli ed adattandoli alla nostra sensibilità. Questa cosa ci ha portato a realizzare colonne sonore, a sonorizzare un evento bellissimo come la sfilata di L.E.M. nel 2006 per AltaRoma in cui ci siamo esibiti live durante la sfilata. Ci piacciono le sfide.
Fondamentalmente abbiamo una attitudine pop, intesa come modo di filtrare gli schemi della contemporaneità. Siamo figli degli anni '80 adoriamo i video, la canzone ed il suo recinto, ma al suo interno abbiamo scelto di portare elementi apparentemente provenienti da mondi lontani.
Detto così sembra una cosa facile, ma in verità è stato (e lo è tutt'ora) un lungo lavoro in cui abbiamo alternato esibizioni live ed interminabili sessioni in studio in cui abbiamo sperimentato con tutto l'armamentario tecnologico a disposizione, dai computer ai registratori a nastro. Ancora adesso continuiamo a seguire la strada della ricerca sonora. Sappiamo bene che è una scelta avventurosa e coraggiosa e che è una strada tutta in salita, ma la musica è anche sfida con l'ascoltatore. Offriamo la nostra ricerca/sperimentazione travestita da canzone. Così facendo possiamo dare diversi livelli interpretativi, chi si ferma alla superficie assapora solo il lato pop, chi scende di livello può avere molte altre chiavi di lettura. Oggi siamo molto legati alle etichette ed alla categorie, ma allo stesso tempo si sente l'esigenza di nuove definizioni perchè sempre più spesso chi fa musica cerca di andare oltre. Per questo  abbiamo un pubblico trasversale e controverso, perchè in questo blob sonoro ciascuno può trovare qualcosa di apprezzabile, a meno che non si ascolti il nostro lavoro con l'idea di catalogarci.


03-Elettronica/Industrial. Scena, Scelta, Caso, Amore, Odio...?

Un po' tutto questo. Ci piacciono i suoni ingombranti e fastidiosi, i rumori al servizio della melodia. Non siamo dei duri e puri, siamo un po' Ziggy non nel senso di "a rock 'n' rollin' bitch for you" quanto piuttosto nella voglia di far vedere la nostra visione della musica. L'odio invece è per tutto quello che ci limita, spesso ci sentiamo dire che siamo troppo di questo e poco di quello. Sappiamo bene che non diamo troppi appigli per definirci, ma anche in questo siamo un po' punk ed anarchici. Se ti piace quello che facciamo siamo davvero contenti di essere sulla stessa lunghezza d'onda, quello che invece odiamo è quando figure improponibili si ergono a giudicare il lavoro altrui, spesso portando esempi fuori luogo. Tutto questo fa parte del gioco e sinceramente lo alimentiamo costantemente con le nostre scelte, quindi siamo noi stessi i più feroci detrattori della nostra proposta.

04-America/Italia. Affinità e divergenze?

Non abbiamo esperienze dirette con la scena musicale americana, non abbiamo mai avuto occasione di suonare là, ma riusciamo a vendere un po' anche in USA. Per l'esperienza dei viaggi fatti in USA le cose sono diverse, ma anche simili. Sono diverse in quanto chi suona viene trattato con il dovuto rispetto da parte soprattutto degli addetti ai lavori, c'è un approccio più curioso alla musica e c'è un maggior spazio (anche nelle strutture e nelle scuole) dedicato a chi ha voglia di imbarcarsi in questa forma espressiva. In Italia la musica è relegata in secondo piano a partire dalle scuole, fino alle radio commerciali ed a coloro che si occupano di programmare i concerti nei locali. Il discorso è lungo e legato ad un modello culturale che si è imposto negli ultimi 20 anni in cui il vero talento è quello di non saper far niente. Le affinità invece stanno nella difficoltà che tutti incontriamo in questo periodo. Internet ha abbattuto le barriere e tutti i discografici poco illuminati. Oggi la discografia è ripiegata su se stessa, raschia un fondo di barile, le vendite sono crollate, la musica è considerata come un bene gratuito, con tutti i contro del caso: budget ridotti, autoproduzioni e qualità scadente.

05-Sede live. Come la vivete ed interpretate

Il live è sempre la prova del 9 per la musica. E' il modo per verificare la bontà del lavoro fatto in studio/sala prove. E' anche il modo per scaricare tutte quelle energie che accumuliamo con il lavoro di musicisti. Abbiamo un approccio molto più rude in sede live, esce il lato più istintivo e ruvido. Pur usando molta elettronica ogni performance risulta infatti diversa dall’altra.

06-Un occhio al passato

Siamo molto soddisfatti del lungo percorso fatto fino ad ora.  “v1.1”/”v1.2” è una “fotografia” che riproduce fedelmente il risultato di questo cammino fatto fino ad oggi.
Guardiamo quindi al passato con la convinzione di essere riusciti, con tanta passione e non senza difficoltà, a costruire qualcosa di importante e di cui andiamo fieri e che sicuramente costituirà un nuovo punto di partenza verso nuove direzioni.

07-una descrizione del presente

Il presente è dedicato alla promozione del nuovo lavoro. Abbiamo in programma una serie di live e release party e inoltre abbiamo girato una serie di  miniclip video che  condensano ciascun brano di “v1.2” in meno di un minuto di musica. Si tratta di una operazione nuova alla quale abbiamo lavorato e stiamo lavorando con fantastico  team di persone, il tutto sotto la supervisione di Camilla Di Biagio di 360gradiproduzioni, che ci segue dal 2006.

08-Lo sguardo verso il futuro

Nel futuro vediamo ancora tanta musica e tanta sperimentazione. Intendiamo proseguire la nostra ricerca sonora e stilistica spingendoci ancora oltre. In questo senso abbiamo già molto nuovo materiale in stato più o meno avanzato su cui metterci al lavoro! Non vi lasceremo a lungo senza novità!


09-Il vostro biglietto da visita sottoforma di canzone

Per noi la canzone è sempre stata un veicolo importante. Negli anni spesso il canone canzone è stato criticato, ma alla fine è nel DNA di chiunque. Per questo ci piace sempre presentarci con la canzone. Sceglierne una è praticamente impossibile. Il disco propone atmosfere e situazioni così lontane tra di loro che sarebbe troppo riduttivo fare una scelta. Facciamo che ne diamo più di una. Chi ama le atmosfere ipnotiche può orientarsi su "Punto di Contatto"  e "Senza Lacrime". Chi ama le atmosfere più energiche sicuramente "La Resurrezione" e "Sacrifichi Chimci" sono due esempio importanti. Chi ha un debole per qualcosa di più melodico troverà in "Dentro Un Attimo" e "Fuori Tempo" due piccole perle.

10-Ultime riflessioni

Ringraziamo voi per l’opportunità che ci avete concesso e tutte le persone che fino ad oggi ci hanno sostenuto e hanno creduto in noi!
Speriamo di aver incuriosito qualcuno dei vostri lettori, spingendolo a porgere un orecchio al nostro progetto. Se capitate sul nostro sito
http://www.interferenze.info avrete la possibilità di essere aggiornati sulle ultime novità e sulle future mosse e di accedere a materiale audio/video davvero speciale.

A presto!

Max1334

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