INTERVISTE

A Certain Ratio

giugno 2010

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Un altro pezzo della Factory records sulle pagine di Erba Della Strega! Non credo servano introduzioni particolari per una band seminale che ha tracciato i confini tra il Funk ed il Punk segnando la musica alternativa in maniera indelebile.... In occasione del loro ritorno in Italia per il Moonlight Festival, abbiamo scambiato qualche parola con Martin Moskow...


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Prima di tutto benvenuto!

Grazie.

Cosa vi ha spinto a tornare sul palco? Solo un nmodo per ricordare il passato o un nuovo inizio?

Nel 2002 Sould Jazz ci chiese di suonare dopo 7 anni lontano dai palchi in una serata all' ElektroVerks a LOndra per promuovere una compilation chiamata "In the beginning there was rhythm", una compilation di post-punk dance music.
L'esperienza ci piacque molto e quindi ricominciammo ad esibirci dal vivo. Ne facciamo al massimo dieci all'anno e ci esibiamo solo in situazioni che crediamo speciali motivo per cui saremo al Moonlight Festival a Fano.

In trent'anni di carriera avete molti cambi di formazione. Chi suona attualemente nella band?

Il gruppo consiste in Jez Kerr al basso e alla voce, Martin Moscow alla chitarra e alle tromba e Donald Johnson alla batteria e voci (dalla formazione originale del primo album nel '79) inoltre ci sono Tony Quygley (sax e tastiere) che si unì a noi nell'85, Liam Mullan (tastiere) e Denise Johnson (voce) che sono con noi dal '93.

Dopo tutti questi anni cosa vi spinge ad andare avanti?

Semplice: nuove idee ed il fatto che dal vivo siamo davvero bravi.

Cosa fareste se lasciaste il mondo della musica?

Tutti noi facciamo altre cose, io ad esempio sono maestro di musica al college di Manchester.

Ci sono dei nuovi gruppi che amate e seguite?

Sì ci piacciono i Yesayear, i CSS, i !!! e gli LCD SoundSystem.
Seguiamo anche un sacco la scena inglese del dubstep con gente come Benga e Joker.

Cosa vedremo e sentiremo sul palco de4l Moonlight Festival a Fano?

Abbiamo suonato in Italia due volte nei primi anni '80 e a Venezia l'anno scorso.
Siamo davvero ansiosi di suonare a Fano dove potrete sentire canzoni che abbracciano 4 decadi dal '78 ad oggi.

Cosa pensate del recente rinato interesse nei confronti della scena della Factory? Intendo... due film, reunion, etc...

Ho lavorato a 24 Hours Party People come coordinatore musicale e credo che film come questo e Control abbiano creato una stigma riguardo alla Factory e alla scena musicale di Manchester.
In realtà facevamo solo quello che amavamo fare aiutati da persone splendide come Tony Wilson e Rob Gretton.

A proposito di Tony Wilson che ricordi hai di lui?

Ho aneddoti più che altro...
Tony decise che sarebbe stata una bella idea per noi andare a registrare il nostro primo album a New York perchè avevamo messo assieme il nostro sound punk-funk con il nostro nuovo batterista Donald Johnson e pensava che registrarlo lì avrebbe influenzato il nostro sound. Eravamo il primo gruppo della Factory ad andare in America e nel 1980 registrammo lì il nostro vero e proprio debutto (Il primo in realtà fu "The Graveyard and The Ballroom" che era solo disponibile su cassetta) con Martin Hannett agli E.A.R.S. Recording Studios nella East Orange, New Jersey.
Quella fu una fantastica esperienza per 5 giovani ragazzini di Manchester, suonammo anche qualche concerto a New York, Chicago, Boston e in Canada. Ricordo che il primo concerto nell Big Apple fu al Tear 3, un piccolo club con gli ESG come supporto... Tony affittò un loft a Tribeca che era semplicemente un enorme stanzone con finestre che davano sul fiume Hudson, questo prima che i loft divennero di moda e Tribeca era uno dei posti più economici in New York City e assolutamente meno dispendioso che rimanere in hotel per 6 settimane. Tony comprò 6 materassi, 6 cuscini, 6 lenzuola, 1 pianta e noi avemmo una casa per 6 settimane. Mettemmo la robe per dormire nelle valigie e tornammo in America l'anno seguente occupando il loft sotto Robert De Niro. La sua partner ci disse di  smetterla di giocare a basket, ma in realtà giocavamo a calcio. Questo per dimostrarti quanto erano grandi quei loft. La terza volta che andammo a New York suonammo al Danceteria e a supportarci era una sconosciuta cantante ballerina che si chiamava Madonna. L'hip hop stava prendendo piede ed ogni volta che tornavamo a Manchester dagli States dovevamo scontarci con quei piccoli schifosi club. Fu a questo punto che Tony e Rob cominciarono a mettere in piedi l'idea della Hacienda. Questa serebbe stata la versione di Manchester di un club di New York ed infatti diventò famosa e leggendaria come lo Studio 54.

Prossimi progetti?

Scrivere nuove canzoni, registrarle e suonare in concerti selezionati.
Lo stesso vecchio ciclo, decade differente.

Le ultime parole sono per te...

Ci vediamo a Fano.

 

Max1334

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