ANTONELLO CRESTI
novembre 2010
L'autore del libro "Lucifer Over London" parla ad EDS!!
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01-Prima di tutto, benvenuto! Vuoi presentarti ai lettori di EDS?
Sono Antonello Cresti e da svariati anni bazzico il mondo della creatività e dell'arte underground in varie vesti. Ho pubblicato diversi saggi specifici, ma per la pima volta mi rivolgo esplicitamente al mondo gothic e dark italiano e devo dire che sto riscontrando una preparazione ed un interesse davvero straordinari.
02-cosa ti ha spinto a scrivere un libro come Lucifer Over London?
Quando mi accingo a scrivere qualcosa il movente è sempre lo stesso: tentare di riempire un vuoto editoriale, o almeno offrire un mio contributo iniziale. Poi, nella fattispecie , trovo estremamente stimolante andare ad indagare alle radici culturali di un genere musicale, una cosa che industrial e folk apocalittico permettono perfettamente, visto il gran numero di riferimenti, sia pur alienati, alla cultura britannica del passato.
03-hai deciso di scandagliare a fondo la controcultura esoterica inglese... perchè?
Sono un appassionato di espressioni musicali underground e di cultura britannica... Il terreno dell'esoterismo è un fantastico punto di incrocio tra queste due grandi contenitori, dunque ho pensato fosse un magnifico terreno di ricerca...Non mi sbagliavo ed io stesso ho scoperto legami che neanche lontamente immaginavo!
04-Il libro è uscito nuovamente per Aereostella. una collaborazione che sembra durare dunque...
Lavoriamo per una piccola nicchia di mercato e certo non disponiamo di grandi apparati pubblicitari, quindi quando si incontrano persone che svolgono il proprio lavoro con serietà e professionalità è un piacere collaborare e dare il proprio contributo. Con Aereostella c'è un ottimo "gioco di squadra", dunque sono stato contento di pubblicare con loro il mio nuovo libro, pur dedicato a musiche lontane dal loro classico pubblico abituale.
05-Essendo sia musicista sia scrittore, vuoi tracciare un palallelo tra editoria ed industria musicale in questo momento storico?
Mi sembra che l'editoria, pur tra tante pecche, riesca a galleggiare anche con alcune proposte interessanti. Negli ultimi mesi tra l'altro proprio la scena industrial e apocalyptic folk è stata oggetto di analisi di lavori pubblicati da diverse case editrici, cosa che non può non farmi piacere. L'industria musicale è invece un cadavere putrefatto, gestita da incompetenti totali che regolarmente sacrificano i pochi talenti in circolazione. Potrei raccontarti degli aneddoti, ma mi limito a dire che raramente ho riscontrato tanta pochezza umana quanto nei cosiddetti discografici di casa nostra.
06-Hai il diritto di difenderti: in sede di recensione ho fatto notare che nel libro c'è qualche errore qua e là... semplice distrazione?
Non ho mai nulla da eccepire quando mi si fanno notare delle imprecisioni... al pari della correzione di bozze, sempre insufficiente, possono per varie ragioni venire fuori degli errori, dunque bene segnalarli...Non mi offendo affatto e anzi credo mi venga fatto un piacere! Credo che per i prossimi libri anzi ti farò assumere come supervisore del testo ;-) (guarda che ci credo eh! per un pacchetto di sigarette ed una Vodka faccio di tutto;) n.d.max1334)
07-Che mi dici delle serate di presentazione che stai portando in giro per l'Italia?
L'idea principale di questo tour ribattezzato "Lucifer over Italy" è quella di uscire dagli usuali contesti portando il libro anche in live clubs, università, negozi di dischi, etc... Questo perchè è bello incontrare situazioni differenti e sapersi adattare. Inoltre quando si parla di underground e culture alternative mi sembra evidente che i classici ambienti tipo biblioteca finiscono per essere contenitori fallaci ed inefficaci, molto meglio una promozione un pò più "ardimentosa" se mi passi il termine...
08-Vuoi parlarci del tuo libro precedente, "Fairest Isle"? Ci sono dei punti di contatto tra quello e l'ultimissimo Lucifer Over London? Intendo dire, possono i due volumi considerarsi complementari?
Fairest Isle intende narrare, come recita il sottotitolo, "l'epopea dell'electric folk inglese", ossia tutta quella serie di gruppi musicali che a partire dal 1967, ispirandosi alla tradizione musicale anglosassone seppero creare un genere ibrido tra moderna rock music e purezza folk. Sono sempre stato un grande appassionato del genere e delle sue tematiche... "Lucifer over London" in qualche maniera rappresenta il contraltare oscuro a quanto detto nel precedente libro, ed anche una diretta continuazione cronologica. Inoltre non dimentichiamo la profonda influenza che artisti folk come Shirley Collins, Comus, Jan Dukes de Grey hanno avuto sui personaggi oggetto di indagine nel nuovo libro, in particolar modo David Tibet dei Current 93.
09-Vuoi parlare a chi non li conosce dei Nihil Project?
I Nihil Project sono stati il mio principale progetto musicale per alcuni anni con 3 album all'attivo. L'idea era quella di creare un "collettivo controculturale" con molte affinità con il periodo psichedelico che desse voce ad una serie di artisti di rilevo ai margini del mercato, per varie ragioni.
10-cosa farai alla fine del periodo promozionale dedicato a Lucifer Over London? stai già scrivendo altro?
Sto già lavorando ad un nuovo libro... Non vorrei anticipare molto, ma diciamo che se in "Lucifer over London" ho voluto privilegiare le interpretazioni esterne, mie come di altri, nel prossimo lavoro farò esprimere direttamente i protagonisti... Aspettate e vedrete :-)
11-le ultime parole sono per te
La tua recensione si chiude con un auspicio che faccio mio: "Che la ricerca continui!". Quando sarà una idea di ricerca a guidarci allora avremo fatto un bel passo avanti sul nostro sentiero evolutivo. Turn on, tune in, drop out now!