CHRISTABEL DREAMS
Aprile 2009
Una delle band rivelazione degli ultimi mesi ci svela i retroscena del nuovo album ed altro ancora. Dalla capitale tre ragazzi giovani ma determinati, con le idee chiare in testa che si stanno facendo strada poco alla volta nel panorama underground italiano e non solo. Teneteli d'occhio!
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01-oilalà!! Prima di tutto presentatevi!
Emma – Ciao! Christabel Dreams, Roma. Passo! ;)
02-Un pò di storia...
Emma – Autunno 2005. Prendi tre persone con apparentemente ‘poco’ in comune fra di loro, tre personalità distinte, cosa che in molti riscontreranno, a torto o ragione non spetta a noi stabilirlo, durante i nostri live. Tuttavia eravamo pervasi dal desiderio di dire qualcosa, utilizzando un linguaggio che sicuramente non abbiamo ‘coniato’ noi. La riflessione che feci io personalmente fu la seguente, vale a dire se non valesse la pena di provare a riproporre quelle sonorità con l’ausilio però di nuovi mezzi e tecniche di registrazione, sicuri che il risultato avrebbe avuto anche nella peggiore delle ipotesi un che di personale. Per vedere concretizzarsi tutto questo, però, di tempo ne è passato: le prime quattro tracce che abbiano registrato hanno visto la luce soltanto due estati fa ed è molto meno di due anni che facciamo concerti. Tutto sommato siamo molto soddisfatti.
Chris –La passione per la musica con cui siamo cresciuti; la voglia di esprimere noi stessi tramite un linguaggio che, pur rimanendo ancorato ad uno stile ben definito,cerca una via espressiva personale a tale materia musicale; sempre nel rispetto dei nostri reciproci gusti. L’esigenza di proseguire un discorso stilistico che a nostro avviso ha ancora molto da dire,se vissuto in una prospettiva di attualizzazione di ciò che è stato…Tutte queste componenti ci hanno spinto a dar vita ai Christabel. Ovviamente non possiamo certo esser noi a valutarne i risultati, ma possiamo dire con certezza di essere animati da sincera passione e ad oggi siamo felici di quel che siamo.
03-Siete arrivati alla pubblicazione del secondo lavoro... nonostante sia comunque autoprodotto, il salto di qualità è evidente. Volete parlarci della sua gestazione e del suo sviluppo?
Emma – Beh..la gestazione ha avuto tempi molto lunghi considerando che alcuni dei pezzi lì presenti esistevano con stesso identico arrangiamento prima ancora che mettessimo piede su un palco. Ad eccezione di ‘Lies’ e la title track ‘The Broken Toy’, che sono figlie di un momento successivo! Il processo compositivo è stato diversissimo rispetto ai brani della demo allorché, orfano di un batterista stabile, ho iniziato a programmare la drum machine, scoprendo che pigiare bottoni ha il suo fascino. Gianmarco alla batteria si è attenuto esattamente a quelle basi. Altra nota importante è il lavoro svolto da Federico alle chitarre, ora più aspre ed essenziali. Infine ce ne siamo sbattuti altamente circa l’assenza di una etichetta in grado di distribuirlo e siamo andati dritti per la nostra strada ‘contro tutto e tutti’.
Chris – Prima di tutto,ti ringrazio per il complimento ;) La genesi del nuovo lavoro è stata alquanto travagliata; se non altro per la scelta unanime di presentarci in una veste differente,rispetto alla precedente uscita. Dopo esserci confrontati era chiara l’intenzione di non ripeterci ed abbiamo scelto di seguire il nostro istinto,nella più totale libertà stilistica …Il risultato ci ha indubbiamente soddisfatto. Personalmente ho vissuto la gestazione successiva,quella definitiva in studio,con uno stato d’animo particolare dovuto ai problemi personali del periodo. Nel mio piccolo spero di aver tradotto su supporto musicale,lo stato emotivo del momento…Credo sia una delle ragioni che ci spinge a far musica,dopotutto.
Fede - Hai ragione si tratta di un lavoro che ci è apparso da subito molto diverso dal precedente anche se non si è trattata di una scelta totalmente consapevole. Direi che con questo lavoro mostriamo un altro lato dei +cd+, affrontiamo delle tematiche che sin dall’inizio sono presenti nel nostro modo di suonare e di scrivere, e che semplicemente non hanno trovato spazio nel demo precedente. La scelta invece c’è stata nell’ambito dei suoni. In questo caso abbiamo scelto un suono più scarno e diretto, lasciando spazio ai vuoti e ai cambi ritmici, il tutto direi con buoni risultati.
04-I testi sembrano molto personali, anche se ho notato un poco velato riferimento a Fuschia, personaggio letterario conosciuto dai fan dei Cure...
Avevo bisogno di un soggetto femminile e ho pensato ‘perché non citare la protagonista di quella che è la mia canzone preferita dei Cure?’ (con i quali sono cresciuto). Non doveva assolutamente esser velato e vale più di un ‘grazie’ per ciò che hanno rappresentato per me Bob & Co. Ma ha solo valore simbolico, avrebbe potuto chiamarsi in mille altri modi. Il testo di quel brano è un racconto all’interno del quale non mi sono risparmiato frasi dirette! E’ una fiaba..ma senza lieto fine. Potevi avere dubbi?
Chris – I Cure hanno influenzato tutti noi…Quale occasione migliore per rendere loro un “piccolo omaggio”?
05-quando vi ho visti dal vivo mi avete regalato un set asciutto, senza troppi fronzoli, diretto ed onesto. Come vivete la situazione live?
Emma – Ti dirò, nel mio immaginario il live deve esser scarno ma non ti nego che abbiamo lavorato molto su quella dimensione. Ad esempio siamo ora soliti far partire un brano strumentale durante il nostro ingresso e forse il tutto adesso è un po’ meno controllato. Specie quest’anno abbiamo davvero tratto piacere dai concerti e in particolare dalle due date lontane da Roma: forse perché vivevamo di più il sapore della sfida! E per me lo stare su un palco è esattamente questo: una sfida verso te stesso e verso chi ascolta. Alla fine vorresti conquistare tutti.
Chris – La dimensione live per tutti noi, rappresenta il modo più diretto e spontaneo per dare forma alle nostre emozioni correnti. La componente emotiva è fondamentale per la nostra proposta; il live rappresenta un veicolo,un tramite per comunicare tale urgenza espressiva nel modo più diretto possibile…Con la speranza nel cuore che una parte della nostra esperienza emozionale sul palco, contagi almeno in parte i presenti ;)
Fede - Suonare dal vivo per noi è fondamentale sotto vari aspetti. Fino ad oggi siamo saliti sul palco pensando quasi esclusivamente a suonare bene, il che non è sempre facile per chi non ha molta esperienza dal vivo. Quello che cerchiamo di dare a chi ci ascolta dal vivo, è un bel concerto intenso e tirato. Ultimamente cerchiamo anche di divertirci un po’.
06-parlando di concerti, siete stati scelti tra centinaia di bands per partecipare al Moonlight Festival. Soddisfatti? che aspettative avete a riguardo? come pensate di immergervi in quella situazione e cosa regalerete ai presenti?
Emma – Siamo onorati soltanto dall’idea di presenziare al Moonlight! Io l’unica cosa che posso dire al riguardo è che il mio – ma credo di poter dire anche il nostro – obiettivo sarà quello di far conoscere e apprezzare ulteriormente la proposta. In fondo siamo tra gli emergenti.
Chris – Soddisfatti? Fino a qualche tempo fa avremmo solo sognato di far parte di una simile esperienza; ora che ci viene offerta una tale possibilità l’obiettivo comune sarà sicuramente quello di far bene dando il massimo sul palco per dimostrare, soprattutto a noi stessi ,di esser degni della scelta attuata dagli organizzatori
Fede - Siamo veramente felici. Comunque vada sarà un momento importante nella storia del nostro progetto. Noi lo vivremo sicuramente con grande trasporto ed emozione. Speriamo che chi ci ascolterà viva con noi le stesse emozioni
07-tornando all'album, noto con piacere che per la scena romana Gianmarco Bellumori rimane un punto di riferimento fondamentale per gli aiuti in studio. Suona la batteria nel vostro disco e se non erro gli studi sono i suoi...
Emmanuele – E’ stata la seconda recording session firmata Christabel/Wolf Recording Studio! La prima risale a due anni fa. In riferimento ai nostri obiettivi siamo rimasti soddisfatti per la seconda volta dei risultati. I brani indubbiamente risentono del tocco di Gianmarco, ora impegnato anche dietro la batteria oltre che al banco mixer
Chris – Una significativa, piacevolissima collaborazione nell’ottica di un obiettivo precedentemente prefissato…Il risultato lo puoi ascoltare su disco ottico;)
08-ora al volo, datemi un brano che secondo voi vi rappresenti al cento per cento
Emmanuele – Io citerei proprio ‘The Broken Toy’
Chris – Il prossimo brano che scriveremo…;)
09-progetti futuri?
Emmanuele – Eheh..bella domanda! In questi giorni stiamo lavorando ai brani che andranno a comporre quello che sarà il nostro full-lenght. Credo che non ce ne siano molti altri al momento. Per il resto suonare dal vivo il più possibile compatibilmente agli impegni extra-musicali.
Chris –Nelle nostre menti sta prendendo forma ben definita l’idea di un full-lenght che possa soddisfare appieno le nostre aspettative; stiamo al momento lavorando sui nuovi brani e le buone idee,secondo il nostro modesto parere,non mancano di certo…
Fede - Stiamo lavorando ai nuovi brani anche se non sappiamo quando e come usciranno.
10-le ultime parole sono per voi!
Emmanuele – Grazie per lo spazio che ci hai concesso e in bocca al lupo per tutto! ‘Keep alive your trust in nothing’ ;)
Chris – Ti ringrazio per tutto! A presto;)
Fede - Mentre scriviamo queste risposte c’è gente in Abruzzo che ha perso tutto. Viviamo questa cosa con grande dolore. Solo due parole di solidarietà e grazie a Voi per averci concesso questo spazio