INTERVISTE

UK Decay

Aprile 2009

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In tanti lo sognavano, in molti custodivano questo desiderio segreto, altri hanno pregato per anni…e finalmente THE DREAM’S COME TRUE! Gli UK Decay riuniti suoneranno tre concerti in Italia!!! Quale occasione migliore per scambiare quattro parole con Steve Spoon? Passato presente e futuro di una band che ha fatto scuola e che ha ancora molto da insegnare alle nuove leve per quanto riguarda spirito ed attitudine!

 

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01-Benvenuti su Erba Della Strega! Prima di tutto presentatevi al pubblico più giovane che non vi conosce ancora e raccontategli un po’ di storia…

Ciao EDS! Sono Steve Spon, il chitarrista degli UK Decay. Lasciatemi presentare il resto della band. Alla voce abbiamo Mr.Steven “Abbo” Abbott, al basso il signor Edmund “Twiggy”-conosciuto anche come “Dutch”-Branch e il nostro nuovissimo membro, Mr Raymondo Phillpott alla batteria. Ci siamo riformati di recente dopo il nostro record di pause pranzo: ben venticinque anni!

Che sia una coincidenza o meno, sembra che ora sia stato il momento più adatto per farlo: il mondo sta cadendo in depressione economica e noi siamo di nuovo assieme.

Tra il 1978 ed il 1983 l’entità che sarebbe divenuta UK Decay venne fuori dal Post Punk, era in atto una recessione enorme nelle piccole città inglesi. Nel nostro caso, la città era Luton, un piccolo paese 40 km a nord di Londra.

L’idea del nome all’inizio era un voler rispecchiare la situazione inglese di quegli anni, che erano il risultato del governo Thatcher.

Mentre il tempo passava, cercavamo nuove strade da percorrere musicalmente, ed allargammo il nostro concetto di Degrado e decadenza.

Per un certo periodo fu fascinoso assumere pose da miserabili che si crogiolano nella tristezza e nella malinconia, ma non era il nostro vero stile. Eravamo più portati ad uscire e fare il botto più che infilarci in situazioni di pura protesta. Lasciammo quelle cose ai gruppi AnarcoPunk. Avevamo anche noi i nostri proclami seri, ma avevamo diverse maniere per svilupparli e comunicarli. Abbo definì così la nostra presa di posizione riguardo la decadenza:

“la parola Decay in UK Decay sta per decadenza. Il nostro mezzo per essere diversi è la decadenza-non nel nichilistico senso del termine, che comprende abusi di droga ecc, ma nel senso di usare metodi differenti e canali alternativi per raggiungere uno scopo”

02- Cosa vi ha portato dunque a riunirvi? Che è successo?

Inizialmente dopo che Steve Harle morì nel 1995 credevo che ogni reunion degli UK Decay fosse impossibile. Tuttavia qualche anno fa un amico ci fece notare il fatto che sul web il nome UK Decay era sempre circondato di interesse. Dopo aver visitato Deathrock.com ed altri siti simili, decidemmo di mettere assieme una nostra community online. Rapidamente un sacco di vecchi e nuovi fans o tribù come preferiamo chiamarli, si sono registrati e hanno cominciato a partecipare al forum. In passato non abbiamo mai perso il contatto con il nostro pubblico, siamo cresciuti con e grazie a loro ed abbiamo capito l’importanza di non perdere mai i contatti. Questo finchè non ci separammo a fine 1982-inizi 1983.
Ora I nostri fans, o “tribù”, o “audience”, hanno la possibilità di riconnettersi tra loro e con noi. Questo ha portato all’inevitabile domanda, che ci ha portato a riflettere riguardo una possibile reunion.
Abbiamo messo insieme un paio di re-union party per la “vecchia tribù” per tornare assieme, mettendoci dentro un paio di bands e dj. Qualche giorno prima del party del gennaio 2007, Abbo mi telefonò, saltò fuori dal nulla e mi disse che poteva essere carino suonare un paio di canzoni. Così facemmo questa cosa estemporanea con un brano soltanto, ed è stato come mettere un gatto in mezzo ai piccioni. Il sito web era vivo e vegeto e anticipava ora nuovi concerti e, finalmente, la ristampa dei nostri lavori su cd. Ci vollero altri 17 mesi prima di fare il nostro primo vero e proprio concerto a casa nostra, a Luton. Quattro mesi dopo eravamo a Lisbona in Portogallo per suonare al Drop Dead Festival. Suonare assieme ci ha dato davvero una scarica di energia, ci siamo divertiti un sacco, anche se l’avere famiglia ed impegni di lavoro non ci permettono di fare date intense con lunghi tour come in passato. Nonostante ciò, come sai, faremo qualche show speciale quest’anno.

03-le reazioni del pubblico riguardo il vostro essere ancora on the road sono entusiastiche. Ne siete sorpresi o ve lo aspettavate in qualche modo?

Non diamo nulla per scontato. Dobbiamo guadagnarci il rispetto e gli apprezzamenti nel ventunesimo secolo. Fin’ora, i due concerti che abbiamo fatto (pur con gli immancabili problemi tecnici del caso) hanno suscitato reazioni molto positive. Siamo stati riportati a suonare grazie all’entusiasmo che ci ha circondato in tutti questi anni, non solo dai fans di vecchia data, ma anche da nuove leve che sembra conoscano tutto su di noi.

04-Quali sono state le ragioni principali che vi hanno portato allo scioglimento nel 1982?

Credo ci siano state varie ragioni che hanno portato al nostro scioglimento nel tardo 1982. C’era una pressione crescente per farci suonare ancora un sacco di concerti, scrivere più canzoni e, cosa più importante, scendere a compromessi che avrebbero diluito la nostra missione. Abbiamo suonato letteralmente centinaia di concerti nel nord Europa e nel Regno Unito negli ultimi 18 mesi in cui eravamo assieme. Eravamo esausti! Capivamo che sarebbe successo qualcosa di grosso nella scena che gli UK Decay avevano aiutato a crescere e c’era la sensazione che per emergere avremmo dovuto cambiare la nostra vecchia pelle con qualcosa di totalmente nuovo.
L’intensità della vita on the road aveva inoltre intaccato I rapporti tra I membri della band. Ho sempre visto le bands come un matrimonio tra più persone, solitamente dello stesso sesso! Credo che Abbo ed io avessimo sviluppato idee diverse sulle nuove strade da percorrere. Alla fine, Abbo decise di formare una nuova band con Steve Harle ed ED. Credevo che avrebbero potuto prendere il nome UK Decay, ma nel rispetto del significato che aveva avuto la band, il moniker fu sacrificato (come Valor…tzè…ndMax1334)Decidemmo di suonare le ultime due date all’ Hammersmith Clarendon dove Abbo promise ad un pubblico emozionato e con le lacrime agli occhi “non è una fine…ma un inizio tutto nuovo”. Fu un simbolo, passavamo il testimone alle band concittadine che stavano ribollendo nella nostra scena underground.Continuammo poi con le nostre rispettive bands. Ma credo che a distanza di anni sia chiaro quanto ne i Furyo ne gli In Excelsis avessero la stessa energia o magia propria degli UK Decay.

05-Cosa pensate di poter offrire oggi al vostro pubblico? Avete ancora un messaggio o è solo un modo per tornare assieme a suonare le vecchie cose divertendosi?

“Sembra passata una vita da quando giravamo il mondo con gli UK Decay. Avevamo uno spirito pionieristico all’epoca, con un attitudine ed una musica fresche e nuove. Tornare oggi non ha nulla a che fare con la nostalgia o il tentare di ricatturare qualcosa di perduto. Riguarda solo il mantenere quello spirito vivo e fresco. Suoniamo musica come nessun altra band e continuiamo a dare tutti noi stessi ai concerti. Garantiamo che le nostre performance saranno al massimo”

Abbo

 

Credo che il nostro messaggio oggi sia più rilevante che mai.

Ognuno di noi ha il potenziale sufficiente per scatenare la bestia che abbiamo dentro, o per far evolvere l’umanità attraverso progressi di benignità. 
Dipende dalle scelte che facciamo, basato sulle nostre reazioni nel cercare di nutrire ciò che conta. Dobbiamo prendere il sentiero a sinistra o quello a destra? Cerchiamo il buio o la luce? Cosa è buono e cosa è cattivo? Domande, molte di loro. Confusione? Forse. Ma Domandatevi, Domandatevi, Domandatevi qualsiasi cosa! Questo è ciò che ci rende quello che siamo. Lasciate che il vostro spirito giocoso e giovane venga alla luce!
Le ribellioni vanno e vengono, ma l’aspirazione umana per l’0individualità e la luce restano. Inseguite i vostri sogni e aspirazioni con la spada dell’ottimismo e con la festosità dello spirito che è del vivere. Questa è la vera scintilla di luce nelle tenebre. Tutto ciò di cui avete bisogno è la vostra convinzione, un sentimento interiore

'But when rebellion’s the cause, like a Spartacus its yours,’

Dobbiamo continuare a pensare fuori dagli schemi e andare a cercare I misteri che incantano la nostra immaginazione.

06-1980-2009. La scena musicale e la società sono cambiate. Voi stessi non avete più vent’anni e magari qualcosa è mutato anche dentro di voi. Che differenze puoi tracciare tra oggi e allora? E parallelismi?

Ventinove anni dopo e il grande cerchio alla fine torna a zero, solo che questa volta si è mosso verso l’interno. E’ una spirale! Beh, qualcosa è cambiato ovviamente. Soprattutto nelle aree della sofisticazione e della complessità. Nel 1978/1980 l’esplosione del Post Punk e della Do It Yourself avevano ridato forma al modo in cui il music business operava. Prima di allora, non si era mai sentito di questa piccola frangia di persone che sfidavano le major e il loro status quo. Nel giro di poco, diventò possibile per una piccola band fuori dal giro delle etichette prodursi un album ed averlo tra le mani. E la cosa non si fermava lì. Le fanzines spuntavano da ogni buco. Ora le bands e i fans, ovunque, prendevano potere tramite I loro messaggi non censurati verso il mondo. Non c’erano più tramiti. Persone comuni presero parte alla nuova rivoluzione e c’era davvero un grosso fermento nell’underground musicale. All’epoca nessuno sapeva a cosa avrebbe portato tutto ciò, ma il music business sarebbe cambiato per sempre. Alimentammo subito questa nuova rivoluzione e producemmo la nostra etichetta personale, la nostra fantine e per un po’ di tempo il nostro negozio di dischi indipendenti! Oggi quel che resta del music biz è in un'altra fase di cambiamento, stavolta deve ricostruirsi attorno al World Wide Web. Il potere del web amplifica il libero potenziale espressivo di un individuo o di una band. Puoi raggiungere e toccare chiunque ed ovunque tramite il web. In un certo modo, il Web è la definitiva espressione della cultura D.I.Y. , cultura che ci ha fatto emergere nel 1979. E’ tramite il web che gli UK Decay e molte altre bands hanno avuto la possibilità di tornare in contatto, suonare nuovamente assieme di fronte ad un nuovo pubblico. In altre parole, sembra che abbiamo una specie di pagina Myspace dal 1979! Musicalmente abbiamo attraversato tutti diverse fasi e preso strade diverse nel corso della musica, prendendone esperienze, ispirazioni, ogni volta (speriamo!) crescendo un po’ di più ed acquistando maggior esperienza. Tra di noi, ora abbiamo un potenziale musicale eccellente. L’immaginazione è l’unico limite!

 07-Avete intenzione di pubblicare qualcosa di nuovo?

Niente succederà rapidamente nel ventunesimo secolo per gli UK Decay. I ragazzi sono impegnatissimi nelle loro carriere professionali e nelle loro famiglie per dedicare più tempo alla band e a ciò che gli gira intorno. Nonostante questo, ho delle buone idee per dei pezzi strumentali, e Abbo ha detto che ha pronti dei nuovi testi, quindi penso che sì, registreremo qualcosa, ma un passo alla volta.Forse potremmo concentrarci ora, ed avere, cessò, una manciata di brani, tipo quattro, e vedere come funzionano. Potrebbe essere una cosa da fare entro il 2009. Un obiettivo, diciamo. Se andasse bene, potremmo organizzarci e buttare fuori un altro gruppo di canzoni per, cessò, i primi mesi del 2010 e poi chissà, un album vero e proprio verso la fine dell’anno prossimo…Ammetto, ci sono troppi “forse” qua dentro. Ma fare un disco nuovo significherebbe avere abbastanza idee allo stato embrionale che dovrebbero essere flessibili quel tanto che basta per sviluppare il processo di scrittura in un modo realistico e positivo. Inoltre dobbiamo ancora verificare e confrontare il nostro approccio alla cosa. Detto questo, semplicemente non abbiamo i soldi per affittare studi professionali, ma quando c’è la volontà, un modo si trova! Posso fare un tot di cose nel mio studio personale, ma non è utilizzabile per band complete con kit di batteria. Può essere comunque buono per buttare giù le prime idee. ED era nei paraggi per un weekend recentemente, e abbiamo improvvisato assieme, mettendo su nastro un po’ di idee. Abbiamo lavorato in maniera molto emotiva, ED è un musicista tosto che ha l’abilità di spezzettare un brano fino a trarne le linee guida e a lavorarci finchè non sia tutto perfetto. Entrambi siamo sempre stati interessati a progressioni oscure di accordi, e abbiamo sviluppato individualmente i nostri stili negli ultimi 25 anni. Il potenziale è genuinamente eccitante. Credo che su ogni ipotetico nuovo disco, oltre che la chitarra, suonerò un sacco di tastiere. Sempre però in brani che mantengano la vecchia matrice oscura e gioiosa del vecchio UK Decay sound

08-E che mi dite del tour italiano imminente? Avete anticipazioni da farci? Se non sbaglio è la prima volta che vi esibite da noi…

Siamo davvero felici di poter venire in Italia. E’ una cosa che avremmo sempre voluto fare, ma non ce n’è mai stata l’occasione quando all’epoca eravamo in giro. Abbiamo sempre avuto un enorme feedback dal vostro paese, richieste, lettere, contatti web che ci chiedevano incessantemente di venire da voi a suonare. L’entusiasmo di alcune persone ci ha dato il via! Non possiamo fare così tanti concerti, ma siamo abbastanza felici di poter suonare le tre date in Italia prima di ridurci a suonare per noi stessi in modo vergognoso senza un soldo! Abbiamo incontrato alcuni italiani al Drop Dead festival a Lisbona ed abbiamo avuto un accoglienza calorosa oltre ogni aspettativa! E si, ci sono delle anticipazioni: i concerti italiani saranno il terzo, quarto e quinto concerto da noi suonati in oltre 27 anni! Affronteremo ogni singolo concerto come se fosse l’ultima volta che suoniamo! Ogni show sarà speciale per noi e speriamo ancora di più che lo sia per il pubblico. Ci concentreremo sulla scaletta classica per questo tour. Sfortunatamente non abbiamo ancora materiale completo da suonare, ma sono certo che la maggior parte della gente verrà per sentire i vecchi cavalli di battaglia, e la cosa non ci dà nessun problema. Siamo in debito con Kamo di Mi-Decay per aver investito un sacco di energie e di lavoro per portarci lì! (yep, mi unisco: grazie Kamo!!! N.d.Max1334)

09-Avete qualcosa in cantiere?

Il Blackpool Rebellion 2009 è confermato ed anche il WGT in Germania ci ha chiesto di partecipare. Ne stiamo ancora discutendo, nulla di certo. Faremo ancora un paio di concerti verso la fine dell’estate, forse in Inghilterra, forse a Londra. Dovremmo suonare un altro paio di volte il prossimo inverno. Al momento abbiamo dovuto rifiutare qualche offerta per fare concerti. Non perché non vogliamo farli o perché i soldi non erano abbastanza, semplicemente per i motivi che ti ho detto prima: famiglie, vite personali ecc. Dobbiamo pianificare i nostri show con un margine di anticipo davvero lungo. Per la mia esperienza personale nell’organizzare concerti nella mia città natale, prima pianifichi le date, migliori sono le possibilità di trarne una vera nottata celebrativa e di festa! Nel frattempo ovviamente dovremmo scrivere del nuovo materiale come ti ho già detto.

10-Grazie per la lunga chiacchierata Steve, lascio le ultime parole a te

Grazie a tutti coloro che hanno speso tempo a leggere questa intervista. E’ un piacere corrispondere con le persone davvero interessate alle cose che abbiamo da dire. All’inizio della nostra carriera, avevamo sempre tempo per le fantine. Era un metodo per comunicare direttamente con il nostro pubblico ed è bello vedere che oggi molto di quello spirito si è trasferito nel web, come la vostra Erba Della Strega. Non vediamo l’ora di fare il nostro primo tour italiano e siamo eccitati all’idea di conoscere un sacco di gruppi durante quei festival. Ed ovviamente vogliamo conoscere anche voi, pubblico!

Grazie mille a te Max e a tutto lo staff di Erba Della Strega.

Per concludere, per chiunque fosse interessato porteremo con noi del merchandise. Oltre a delle magliette, avremo il tanto sospirato cd, “For madmen Only”. Conterrà tutto il nostro back catalogne in un disco solo” E sarà realizzato su scala mondiale proprio in concomitanza del tour italiano.

Ci vediamo lì!!!

Steve Spon con citazioni di Abbo per gli UK Decay

 

www.ukdecay.co.uk

www.myspace.com/ukdecay

 

Max1334

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